paesi dell’Europa dell’est e
dai Balcani
(Russia, Bulgaria,
Ucraina, Macedonia). Tra questi, il
poeta russo Aleksandr
Kušner
(forse il più noto poeta russo
contemporaneo, ammirato da Josif Brodski);
Vladimir
Bojarinov
(autore di libri per l'infanzia
e giornalista, vicepresidente della comunità
internazionale
delle Unioni degli scrittori (Msps); il grande
scrittore, drammaturgo e editore
Anatolij Krym;
l’intellettuale bulgaro, scrittore e poeta, Ljubomir
Levčev,
conosciuto e
amato in patria e
all’estero
(medaglia
d’oro dell’Académie Française per la poesia, medaglia
dell’Associazione
degli scrittori del Venezuela, primo premio
dell'Istituto Puškin e della
Sorbona, nel
2008); il poeta e scrittore macedone Branko
Čvetkovski, critico letterario e
uomo politico,
già viceministro della cultura, presidente del
teatro nazionale e
vicepresidente
del Premio Struga; lo scrittore russo Viktor Erofeev,
autore del bestseller,
tradotto in venti
lingue, La bella di Mosca e dell’Enciclopedia dell’anima
russa (Spirali, 2006),
autore di saggi,
conduttore di trasmissioni televisive di successo,
figura di riferimento
nella
cultura russa
contemporanea
, non solo
come narratore, ma anche come giornalista e critico
letterario; lo
scrittore e giornalista Nikolai Petev,
presidente dell’Unione degli
scrittori
bulgari e
dell’agenzia Sofia-press
,
direttore della casa editrice Bălgarski Pisatel,
vicepresidente
con Vladimir Bojarinov della comunità internazionale
delle Unioni degli
scrittori (Msps).
Il suo libro Farăt, pazačat i vjatărăt (2006),
pubblicato in serbo, in macedone,
in russo, in
azero e in ucraino, esce ora da Spirali con il titolo Il
faro, il suo guardiano e il vento.
In ambito
europeo, intervengono lo scrittore e giornalista
Ruggero Guarini, autore di
Fisimario
napoletano (2006) e di Fisimario 2008. Lettere
immaginarie (2009) e lo scienziato
tedesco Uwe
Henrik Peters, che presiede il dipartimento di
Neurologia e Psichiatria
dell’Università
di Colonia, autore del fortunato libro Robert Schumann e
i tredici giorni prima
del manicomio
(2007) e membro onorario della Wpa (World Psychiatric
Association), e i
filosofi italiani
Carlo Sini e Vittorio Mathieu.
Di eccezionale
valore anche la partecipazione dei protagonisti dello
scenario politico e
economico
internazionale come Boris Nemtsov, attualmente,
insieme con Garry Kasparov, il
maggiore
oppositore politico di Vladimir Putin, vicepremier e
ministro per l’energia
durante il
governo Eltsin; l’economista di origine russa e
di adozione americana
Vladimir
Kvint
,
esperto di economia dei paesi emergenti e
consigliere di ministri (famosa la
copertina che gli
ha dedicato “Forbes” in occasione della pubblicazione
del suo articolo
Russia should
quit Soviet Union); il presidente della Fondazione dei
Programmi
Socioeconomici e
intellettuali Sergej Filatov, copresidente
dell’Unione degli scrittori russi;
il principe
Nikita Lobanov Rostovskij, discendente della
dinastia Romanov, uomo di
profonda cultura
e esperto di questioni finanziare nell’ambito delle
risorse energetiche,
famoso per le sue
collezioni d’arte e di costumi teatrali russi, membro
onorario del MoMa di
New York;
Ljudmila Semiletenko, segretario generale del club
dei parlamentari della
federazione russa
e assistente del vicepresidente del Comitato della Duma.
La dissidenza
e la battaglia per la libertà civile e
intellettuale saranno tra i temi principali
di questa settima
edizione del Festival della modernità, che si avvarrà
della testimonianza di
Rebiya Kadeer,
la più famosa dissidente politica cinese che ha
animato le pagine delle
testate
internazionali negli ultimi mesi, in seguito
all’esplosione mediatica che hanno
suscitato le
repressioni del governo cinese nei confronti della
popolazione uigura.
Intervengono
anche gli intellettuali iraniani Mehdi Khalaji,
uno dei maggiori studiosi del
ruolo della
politica nel clericalismo sciita in Iran e Iraq, senior
fellow al Washington Institute
for Near East
policy e in passato stretto collaboratore di Ali
Khamanei, e
il
vignettista,
caricaturista e
fumettista Nikhang Kowsar
,
esule in Canada, collaboratore delle più
importanti
testate giornalistiche di stampa negli Stati Uniti (dal
“New York Times” al
“Washington
Post”), testimone della vivacità e del fermento
artistico della cultura persiana.
Ci sarà pure il
giornalista italoiraniano Ahmad Rafat, esperto di
vicende iraniane e
mediorientali
presso l’agenzia di stampa Adnkronos International (Aki)
di Roma, membro
fondatore
dell’associazione Iniziativa per la libertà
d’espressione in Iran, e del comitato
esecutivo di
Information Safety and Freedom.
Tra i relatori
che parteciperanno al Festival:
dall'Italia,
lo scrittore e studioso Bachisio Bandinu, il professore
di semiotica e linguistica
Augusto Ponzio,
l’esperta di semiotica e di teoria della traduzione
Susan Petrilli, il critico
d'arte Luciano
Ponzio, lo scrittore e giornalista Ruggero Guarini, i
filosofi Carlo Sini e Vittorio
Mathieu, padre
Roberto Busa S.J., già docente di filosofia scolastica,
di linguistica e
ermeneutica
computazionali, è autore di più di trecentocinquanta
saggi.
dall'Europa,
i russi Vladimir Bojarinov, Viktor Erofeev, Sergej
Filatov, Aleksandr Kušner,
Vladimir Kvint,
Nikita Lobanov Rostovskij, Boris Nemtsov, Elena
Nevzgljadova, Ljudmila
Vladimirovna
Semiletenko, Maksim Zamšev; l'ucraino Anatolij Krym; i
bulgari Dora Boneva,
Anton Dončev,
Dimitrij Gačev, Ljubomir Levčev, Nikolai Petev, Rajna
Vassileva, Vladimir
Vladigerov,
Ekaterina Vladigerova; il macedone Branko Čvetkovski; il
tedesco Uwe Henrik
Peters.
dall'Asia e
Medioriente, la cinese di etnia uigura Rebiya Kadeer;
gli iraniani Mehdi Khalaji,
Nikahang Kowsar,
Ahmad Rafat.
Sabato sera, il
concerto del duo composto dal violinista bulgaro
Vladimir Vladigerov e da
sua moglie,
Ekaterina Vladigerova, solista alla viola
all’Orchestra di Vienna, che si esibiranno
in onore dei
relatori nelle splendide sale di Villa San Carlo
Borromeo.
La diplomazia e
la pace
Temi principali
di questa edizione del Festival, la diplomazia e la
pace, un modo per
affrontare
questioni fondamentali per la nostra attualità: come
giungere alla lingua
diplomatica,
senza più l’uno contro uno, senza più l’ideologia delle
masse, senza più
totalitarismi,
senza più rappresentazioni del muro e dell’odio, senza
più “blocchi ideologici”,
senza più
fantasie di padronanza? Come intendere che la pace esige
la dissipazione di ogni
rappresentazione
dell’Altro, che sia pensato come amico o come nemico?
L’esigenza della
lingua diplomatica riguarda la nostra vita di cittadino
e si riferisce a
ciascun aspetto
dell’esperienza: nell’ambito della società civile, nella
famiglia, nelle
relazioni, negli
affari, nel commercio e nella finanza.
La diplomazia e
la pace si annunciano quali istanze di salute e di
qualità rispetto alle quali
ciascuno di noi è
invitato a compiere un ragionamento e a formulare una
proposta di valore,
compiendo
un’analisi in particolare dei pregiudizi più comuni e
delle abitudini più radicate.
I Festival della
modernità, appuntamenti speciali avviati
dall’Università nel 2006, sono
occasione di
dibattito, di incontro e di formulazione di proposte
culturali e pragmatiche in
direzione del
valore, dell’ospitalità e della qualità per l’avvenire.
Nelle scorse
edizioni sono stati trattati i temi “La scrittura”, “La
politica”, “La libertà”, “La
democrazia” con
autorevoli interlocutori italiani e stranieri tra i
quali Carlo Sini, Roberto
Cecchi, Alina
Fernandez Castro, Harry Wu, Jingshen Wei, e Carlos
Franqui. Gli interventi dei
relatori sono
editati in una pubblicazione che raccoglie gli atti del
Festival, in vendita
direttamente
presso l'editore e tutti i punti vendita. Festival della
modernità in quanto
festa
della parola
.
La modernità
viene dal modo della parola, dal modo del dibattito,
dall’attualità della
conversazione,
del ragionamento e dell’incontro. Come scrive Armando
Verdiglione “nel
momento in cui si
afferma la modernità è sempre classica”: questo
l’auspicio per l’avvenire
anche per questa
edizione del Festival.
Sede del Festival
Villa San Carlo Borromeo
piazza Borromeo
20, 20030 Milano Senago
t 02 994741 f 02
99474241
info@villaborromeo.com
Orari Venerdì 27
novembre: 14,30 – 18,30
Sabato 28
novembre: 8,30 – 12,30; 14,30 – 18,30
Domenica 29
novembre: 8,30 – 14,30
Per informazioni
tel 02 8054417 fax 02 8692631
press@spirali.com
Web
www.spirali.com – sezione “Agenda”
www.thesecondrenaissance.com –
sezione “Attività”