La seconda domenica
di Settembre si celebra a Selargius l'Antico Sposalizio
Selargino, è la rievocazione storica della cerimonia
nuziale sarda campidanese. Gli sposi (veri novelli sposi
rigorosamente di Selargius) in antico abito nuziale
sardo percorrono le vie del paese seguiti dal
numerosissimo corteo nuziale composto, oltre che dal
gruppo folkloristico di Selargius (e i parenti degli
sposi), da tantissimi gruppi folk provenienti da tutti
gli angoli della Sardegna che animano il tragitto con
canti e balli. Il corteo accompagna gli sposi fino alla
chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta, dove viene
celebrato il matrimonio in lingua sarda campidanese.
Alla fine del rito gli sposi si presentano al paese con
una catena che cinge la vita della sposa e termina con
un anello al dito mignolo dello sposo. Insieme si recano
nell'antica chiesetta di San Giuliano (XII sec.) dove si
scambiano la promessa di fedeltà e scrivono per i futuri
figli un messaggio su una pergamena, che verrà custodita
per 25 anni prima che gli venga consegnata. Per questa
festa tutto il paese si mobilita: molte persone
indossano gli antichi abiti tradizionali, si addobbano
le strade con fiori e palme, si espongono arazzi alle
finestre e si offrono dolci tipici e vino di produzione
propria per strada. Il paese torna indietro nel tempo...
per le strade che profumano di menta si possono ammirare
gli antichi carri trainati da buoi (is traccas) che
trasportano sfarzosi vestiti tradizionali (is arrobbas),
pane e dolci tipici di particolarissime forme (come la
torta nuziale di gattò), il letto nuziale, cestini di
asfodelo fatti a mano, gli attrezzi della vendemmia
(eredità dell'antica tradizione vitivinicola di
Selargius). Cavalieri in abito sardo cavalcano stupendi
esemplari e tutt'intorno echeggiano i suoni delle
Launeddas, delle fisarmoniche e a tratti le trombe e
tamburini provenienti da Oristano e i tumbarinos di
Gavoi. Ogni paese porta con se le sue tradizioni, i suoi
canti, i suoi strumenti, i suoi antichi vestiti...