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TEATRO: LE FUGGITIVE -
Roma
TEATRO GHIONE
Dal 12 all’22 novembre
2009
Compagnia del Teatro
Ghione s.r.l.
Presenta
Valeria Valeri Milena
Vukotic
In
Le
FUGGITIVE
(Les
Fugueuses)
Di
Pierre Palmade e
Christophe Duthuron
Regia
Nicasio Anzelmo
Costumi: Graziella Pera
Scene: Antonella
Luberti
Musiche:
Luciano Francisci
Note per una messa in
scena
di Nicasio Anzelmo
Il testo, mai
rappresentato in Italia, ha avuto un enorme successo in
Francia dove è stato uno degli spettacoli più visti, in
particolar modo Parigi, dove tutte le repliche erano
portavano la dicitura “tutto esaurito”. E’ un testo di
una grande attualità pieno di humor, ma non per questo
privo di contenuti. Sono infatti i contenuti che ti
fanno amare questo bellissimo lavoro destinato al
teatro. La vita di due signore per bene che decidono,
per continuare a vivere, di ribellarsi all’universo che
le circonda e ribellarsi così alle regole che lo stesso,
attraverso gli uomini, detta. Un mondo che non guarda i
bisogni e i sentimenti, un mondo che non rispetta la
sensibilità dell’animo umano, un mondo fatto di regole e
sfruttamenti.
Così Claude,
un’anziana signora, rifiutando la realtà degli anziani
che la circonda nella casa di riposo dove è ospite,
armata solo di una camicia da notte, senza nessun
bagaglio, armata dalla voglia di fuggire dalla
situazione di premorienza dalla quale si sente stretta,
rompe il cordone ombelicale con il suo passato. Passato
a cui è anche legato il figlio, ultra 50enne, che la
costringe in quella situazione di pre-morte.
Da un'altra parte del
mondo Margot, una signora più giovane, addobbata
con il suo abito da festa fugge dal 20° compleanno della
figlia. Fugge da una situazione di chiusura familiare,
da una situazione di “usura” mentale, fugge dal sentire
di essere per gli altri solo un elettrodomestico. Ma a
differenza dell’anziana lei si trascina dietro, in una
grossa valigia, i cimeli inutili della propria
esistenza. Ricordi, oggetti di nessun valore, che hanno
fatto parte dell’arredamento di un esistenza inutile. Il
tempo e l’aiuto di Claude aiuteranno Margot a lasciarsi
dietro tutte quelle inutili cianfrusaglie, dando valore
alle vere necessità dell’esistere, del vivere vero e non
dei legami, sempre apparenti, con gli oggetti che
attraversano la nostra esistenza.
I due iniziano un viaggio,
come Ulisse, alla ricerca della verità del mondo per
raggiungere l’essenza della propria vita. Sono due
ulissidi minori, non per sesso e per qualità di
avventure, ma per la circoscrizione di indagine. Mentre
Ulisse cercava oltre i confini sconosciuti, le due donne
si accontentano di confini meno lontani ma più vicini
alla loro qualità di vita.
La storia si articola in
varie quadri legati uno all’altro dall’evoluzione della
storia. Da una strada provinciale, nel fare l’autostop,
all’esperienza di dormire all’addiaccio, poi nel
“servire” in una fattoria, un tentativo di suicidio da
un ponte di una delle due, ad un cimitero che
successivamente li conduce, abusivamente, dentro una
casa e quindi, di conseguenza, in prigione con l’accusa
di furto. Ripescate dei rispettivi familiari si
ritrovano a rifare la stessa vita di prima. Ad avere la
peggio sicuramente Claude, la signora anziana,
costretta a vivere nella casa di Riposo “I Gladioli”
e, per la sua avventura fantastica, agli occhi degli
altri anziani ospiti, costretta a vestire ogni mesi la “fascia
di miss Gladiolo, super nonna del mese”. Ma
improvvisamente, dopo mesi si silenzio, Margot irrompe
ai Gladioli. Il dialogo che ne segue è un dialogo di due
amiche, una della quali offesa per il prolungato
silenzio dell’altra. Ma è un dialogo pieno di
sensibilità e di affettuosità tra le due. Quando tutto
sembra che stia per ritornare alla normalità, alla vita
noiosa di sempre, dopo i saluti di Margot, ecco il
colpo di scena: l’amica ha imparato la lezione e vuole
metterla in pratica. In verità l’apparizione di Margot
era per strappare Claude ai Gladioli e iniziare insieme,
con un camper già parcheggiato sotto la casa di riposo,
una strabiliante avventura in giro per l’Europa.
Il testo è ricco di
innumerevoli richiami alla vita di oggi, alla situazione
della terza età, alla condizione della casalinga, più
delle volte frustrata. E’ un testo che ti fa ridere, e
non sorridere, della tragicità dell’esistenza umana,
delle piccolezze a cui siamo legati. E’ un inno alla
gioia e alla libertà. Non ha mai momenti di “stanco” è
sempre un crescendo fra le varie avventure. I ritmi sono
serrati, ritmi che toccano in molti punti la comicità
assoluta, sia per l’assurdità delle situazioni sia per
l’assurdità delle parole legate alle situazioni.
Trama
Su una strada, si
incontrano due donne. La prima in fuga dalla casa di
Riposo che la ospita, l’altra, con il vestito delle
occasioni, in fuga dalla festa del 20° compleanno della
figlia. Si incontrano per caso facendo l’autostop per
allontanarsi, fuggire appunto, dalla routine giornaliera
e da un mondo che le avvolge loro malgrado. . Due vite
che si incontrano e da quel momento si intrecciano.
Il loro è un autostop che
li porterà a condividere esperienze a loro sconosciute.
Due donne con due caratteri molto diversi e, a modo
loro, complementari. La prima è un’anziana donna arzilla
e ancora piena di vita, che affronta gli ostacoli con
molta disinvoltura, una donna che ha sempre vissuto
indipendentemente dei fatti della vita. L’altra, invece,
succube di una famiglia che la sempre trattata come un
elettrodomestico. Due vite a confronto in un
susseguirsi di avventure fino alla prigione. Poi,
quando tutto sembra tornato come sempre, la più giovane
delle due, che ha imparto la lezione dalla sua amica, si
“arma” di camper per il giro dell’Europa, un giro di
libertà, coinvolgendo l’anziana compagna di autostop.
https://www.youtube.com/watch?v=GSGRdad5RCw
Teatro Ghione
Via delle Fornaci
37 Tel. 066372294
info@teatroghione.it
Orario botteghino: dal martedì al sabato 10,30 –13,00 e
16,00 –20,00
Costo biglietti,
€ 22,00
platea intero,
€ 18,00
platea
ridotto,
€ 18,00
galleria,
galleria ridotto € 16,00 (più 2€ di prevendita).
Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21,00 -
domenica ore 17,00
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