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TEATRO: ANNA PROCLEMER
- Roma
TEATRO GHIONE
Dal 9
all’11 novembre 2009
ANNA PROCLEMER
in
ANNA DEI PIANOFORTI
di
Cesare Scarton e Mauro Tosti-Croce
da
Alberto Savinio
Pianoforte
Antonio Sardi de Letto
La
poliedrica personalità di Alberto Savinio (Atene, 1891 –
Roma, 1952), scrittore, musicista, pittore, ha suggerito
l’idea di dedicargli una serata dove potessero fondersi
insieme i diversi linguaggi della sua creatività. Tra le
tante pagine scritte dall’artista un numero non
irrilevante è dedicato a soggetti nei quali la musica
assume un ruolo protagonistico. Ciò avviene comunque nel
segno, tipicamente saviniano, dell’insofferenza verso
ogni modello codificato e ogni forma di accademismo. Il
processo di deformazione della realtà, messo in atto
dall’autore, spoglia infatti il fenomeno musicale di
ogni paludato atteggiamento per conferirgli forme
fantasmagoriche e imprevedibili. Del resto per Savinio,
abilissimo in ogni campo artistico a fondere il concreto
con l’assurdo, “realtà e sogno sono aspetti della stessa
verità”.
Tra i
soggetti sottoposti a questo scardinamento metafisico,
il pianoforte – il più sacralizzato strumento della
tradizione romantico-ottocentesca – assume nella
narrazione saviniana tratti di surreale “magismo”. Ed è
proprio il pianoforte l’elemento cardine di questa
serata, il protagonista diretto o indiretto evocato
dalla voce della Proclemer, qui nel ruolo di “Anna dei
pianoforti”.
Se è
lo stesso Savinio ad affermare che i suoi racconti
sollecitano una versione musicale, ciò vale a maggior
ragione per quelli intessuti di esplicite citazioni
pianistiche, la cui esecuzione sembra giustificata dalla
stessa struttura narrativa. È il caso di Pianista
bianco e di Vecchio pianoforte, dove è venuto
spontaneo utilizzare come commento sonoro frammenti dei
brani citati che contribuiscono al tempo stesso a
esaltare l’intima teatralità di questi racconti,
trasformandoli quasi in partiture per voce e pianoforte.
Più complesso il discorso per La pianessa, nella
quale la sbrigliata fantasia dell’autore antropomorfizza
lo strumento al punto da fargli assumere una propria
specifica personalità: per dar voce a questo pianoforte
“umanizzato” non c’era altra scelta che quella di
ricorrere ai suoni del Savinio compositore. Da qui
l’idea di reperire nell’archivio dell’artista,
conservato al Gabinetto Vieusseux di Firenze, musiche
inedite, il cui utilizzo è stato gentilmente concesso da
Angelica e Ruggero Savinio. Il testo è così diventato un
racconto in musica, nel quale la voce recitante e il
pianoforte interagiscono fra loro, dando vita a quella
fusione di parola e suono che prende il nome di “melologo”.
Una
volta intrapresa questa strada, si è pensato di
recuperare un ulteriore aspetto dell’artista: il Savinio
critico musicale. I saggi L’ultimo mago della
tastiera e soprattutto Chopin ci rivelano,
accanto all’acutezza e alla provocatorietà dei giudizi,
uno stile letterario di grande suggestione che riesce,
ora con pennellate brillanti ora con impennate liriche,
a offrire ritratti di estrema vivezza, in grado di
imprimersi indelebili nella memoria.
Cesare Scarton
Mauro Tosti-Croce
I racconti e le musiche
Pianista bianco
(Tutta la vita, Milano, Bompiani, 1945)
Chopin, Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle
maggiore
Chopin, Notturno op. 15 n. 2 in fa diesis
maggiore
Liszt,
La campanella, studio da Paganini n. 3
Chopin, Presto dalla Sonata n. 2 op. 35 in
si bemolle minore
L’ultimo mago della tastiera
(Scatola sonora, Torino, Einaudi, 1977)
Chopin, Notturno in do diesis minore (opera
postuma)
Chopin
(Scatola sonora, Torino, Einaudi, 1977)
Chopin, Preludio op. 28 n. 15 in re bemolle
maggiore
Chopin, Studio op. 10 n. 12 in do minore
La
pianessa
(Tutta la vita, Milano, Bompiani, 1945)
Savinio, musiche inedite
Mozart, «Là ci darem la mano», da
Don Giovanni
Mozart, Eine kleine Gigue KV 574
in sol maggiore
Vecchio pianoforte
(Tutta la vita, Milano, Bompiani, 1945)
Paderewski, Minuetto op. 14 n. 1 in sol maggiore
Bach/Busoni,
Ciaccona in re minore
Chopin, Scherzo n.2 op. 31 in si bemolle minore
Teatro Ghione
Via
delle Fornaci 37 Tel. 066372294
info@teatroghione.it
Orario
botteghino: dal martedì al sabato 10,30 –13,00 e 16,00
–20,00
Costo
biglietti,
€ 22,00
platea intero,
€ 18,00
platea ridotto,
€ 28,00
galleria, galleria
ridotto € 16,00 (più 2€ di prevendita).
Orario
spettacoli: dal martedì al sabato ore 21,00 - domenica
ore 17,00
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