di Alice
Capitanio
con Caterina
Ghidini e Tiziana Martucci
Regia Alice Capitanio
Assistente alla regia Vanessa Podda
Progetto luci Lele Dentoni
Scenografie e costumi Salvatore Aresu
Organizzazione Roberta Setzu
Responsabile di produzione Luca Sorrentino
Teatro
Arvalia - Via Quirino Majorana 139 - 00146 Roma
Tel. 0655382002 – Cell. 3334366182 - e-mail:
arvalia.lofficinadelteatro@gmail.com
www.teatroarvalia.it
Orario Spettacoli:
ore 21 – Domenica ore 17
Biglietti: Intero € 12 – Ridotto € 10 + tessera
associativa € 2
Lo spettacolo è
ispirato alla vita vera di Valerie Solanas, lesbica,
femminista separatista e fondatrice di una società per
la castrazione del maschio. Nel giugno 1968 la Solanas
attentò alla vita di Andy Warhol, maestro della pop art.
Passò tre anni in un manicomio criminale, ai quali seguì
un'esistenza randagia.
Lo spettacolo ha debuttato il 22 settembre 2008 al
Teatro delle Saline di Cagliari.
New York 1978.
Non è morta. Non è stata, come si era persino detto,
lobotomizzata. E non è neppure vero che se ne stia
sepolta nelle tenebre di un ospedale psichiatrico.
Valerie Solanas, l’attrice che anni fa, scrivendo il
manifesto di un immaginario movimento femminista
ultraradicale, lo SCUM, lanciò la parola d’ordine
dell’eliminazione dei maschi e poi, il 3 giugno del
1968, si presentò in casa del più famoso artista
americano, Andy Warhol, e gli sparò con un’automatica
calibro 32, è viva. Abita negli slums della parte bassa
di Manhattan in assoluta povertà, in precaria salute e
sta progettando un libro.
D - Valerie, puoi
dirci che si tratta?
R - Non posso anticipare ma ho un progetto
grandioso, lo venderò e guadagnerò cento milioni di
dollari, spiegherò anche perché ho sparato a Warhol,
farò un implacabile requisitoria contro altri parassiti
come Warhol.
D - Perché gli hai
sparato?
R -“Hanno detto che gli ho sparato perché mi aveva
rifiutato un copione. Non è vero. Certo gli avevo
portato una commedia che si intitolava “In culo a te”:
così sono cominciati i miei rapporti con lui. Ma lui è
un abile uomo d’affari. Ha un gran talento per vendersi.
Vende tutto: se stesso, gli altri. Però stavolta dovrà
sbavare un bel po’ prima di avermi di nuovo”.
D -“E gli volevi
proprio sparare o fu un errore?”
R -“No, no: lo volevo. Quell’artista di merda!
Partii apposta dalla California, dove stavo in quel
momento, per sparargli. Anzi prima andai a Reno in
Nevada; allora lì le armi si compravano con grande
facilità. Mi comprai un’automatica. Poi quando arrivai a
New York per paura che l’automatica non funzionasse,
corsi nel Vermont e me ne comprai una seconda. Con
entrambe le pistole raggiunsi la Factory, trovai Andy,
lui gridava “Non farlo, non farlo”, e io gli tirai tre
colpi nel petto”.
D -E gli uomini? Li
vuoi ancora eliminare fisicamente?
R -Il maschio è intrappolato in una zona d’ombra a
metà strada tra l’essere umano e la scimmia; ma sta
molto peggio di loro poiché dispone di una vasta gamma
di sentimenti negativi: odio, gelosia, disprezzo, sensi
di colpa, vergogna, insicurezza e, come se ciò non
bastasse egli è inconsapevole di ciò che è.
D -Le chiedo se
sappia che in giro la danno per morta.
R - La storia della mia morte ha fatto il giro del
mondo, hanno persino detto che sarei stata trovata morta
in un albergo di Parigi. Ma io a Parigi non ci sono mai
stata. Non saprei dire come nascono tutte queste storie.
Un francese ha persino scritto un libro Tombeau pour
Valerie…Forse sono lo spirito di me stessa.