I VENERDI' AL SANTA
CHIARA - Roma
Il
Municipio XII
presenta
I VENERDI’ AL SANTA CHIARA
Musica, Teatro & Danza
Dal
16 gennaio al 15 maggio 2009
Ore
21:30
Auditorium S. Chiara
(Via Caterina Troiani, 90 – Torrino nord)
Ingresso gratuito
Organizzata e interamente finanziata dall’Ufficio
Cultura del Municipio XII, la manifestazione I
Venerdì al S. Chiara giunge quest’anno alla sua
nona edizione, affermandosi sempre più come appuntamento
classico e irrinunciabile per gli amanti di Musica,
Teatro e Danza.
Nata
dal desiderio di stabilire un rapporto diretto con un
pubblico motivato e partecipe, l’iniziativa sarà
caratterizzata nel 2009 non solo da un’offerta culturale
di livello e orientata all’interdisciplinarietà, ma da
un profilo solidale incentrato sull’abbinamento di ogni
performance ad una campagna di sensibilizzazione,
delineandosi quindi come importante spunto di
aggregazione sociale.
Sedici associazioni
onlus (AISA,
AMICI DI TEXO,
AMNESTY INTERNATIONAL,
ARMONIA ONLUS, ASEM,
ASSOCIAZIONE POPICA ONLUS, AVIS,
CISV, ECPAT,
EMERGENCY, FONDAZIONE
PANGEA ONLUS,
FREEDOM,
CHANGAMANO, LEGA
ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI,
UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI - UIC,
TELEFONO AZZURRO) saranno infatti i testimonial
etici che apriranno gli spettacoli con l’obiettivo di
informare e coinvolgere il pubblico sulle battaglie in
corso a favore di diritti umani, ambientali, della
tutela dei minori, della salute o del sostegno alle
fasce più deboli in genere e dei paesi in via di
sviluppo.
Altra
curiosità sarà l’abbinamento di libri agli spettacoli o
ai temi della rassegna: un’occasione di stimolo alla
lettura per ogni generazione con produzioni editoriali
accuratamente selezionate dal Municipio e donate
gratuitamente agli spettatori.
Infine, ogni sera si avrà l’opportunità di iscriversi a
visite guidate gratuite in luoghi di rilevanza
archeologica, artistica, urbanistica, museale di Roma.
La
stagione proposta all’Auditorium Santa Chiara, che si
avvale della direzione artistica di Paolo De Pascale,
si è negli anni arricchita sotto il profilo artistico e
dei contenuti, attraversando i diversi generi e
linguaggi espressivi, all’insegna di una specifica e
curiosa cifra innovativa e di ricerca e di un
democratico e continuo ricambio di proposte. Non solo
intrattenimento, quindi, ma un attento esame di ogni
espressività, reso mediante serate a tema, con
particolare attenzione alla tradizione italiana da Roma
alla Commedia dell’Arte, e agli strumenti musicali (il
sassofono, il mandolino, l’organetto, i fiati, etc..)
secondo la formula del concerto guidato, dove l’artista
dialoga e interagisce con il pubblico.
Ad
aprire la rassegna il 16 gennaio sarà Fabrizio Amici,
erede del grande Alvaro, alla riscoperta della canzone
romana in un tributo a chi l’ha composta e a chi l’ha
interpretata, da Balzani a Fregoli, Petrolini, Fabrizi,
Sordi, Proietti. Ancora musica nei concerti del Trio
“Pro Arte et Musica” dedicati a Beethoven, Haydn e
Mendelssohn-Bartholdy, nei mandolini del Quintetto
“Giuseppe Anedda” e nei sassofoni del
Quartetto “Reinaissance”,
nei brani cantautorali dell’ultimo trentennio
interpretati da Ina e il suo quartetto jazz,
nella rilettura di Lucio Battisti ad opera delle
Anime Latine, nelle improvvisazioni
musical-fotografiche della performance Un fiore
non parla, nel suono degli strumenti
arcaici e primitivi a fiato di Mario Crispi (Agricantus),
nell’uso polifonico degli organetti della Piccola
Orchestra La Viola, nell’omaggio ad Astor Piazzolla
dei Cuartetango… Teatro e danza saranno invece
protagonisti nei Ritratti della Commedia dell’Arte
di e con Cinzia Grande e Andrea Lattari, nel connubio
flamenco-danza mediorientale di Algeciras,
negli stornelli romaneschi del Caronte di
Claudio Fois e Andrea Furbini, nei racconti del teatro
viaggiante di Titino Carrara. E per i più
piccoli, a Carnevale, lo spettacolo teatrale con musica
dal vivo Il Soldato e la figlia del Re,
narrazione ispirata ad una fiaba della tradizione
italiana raccolta da Italo Calvino. I venerdì si
concluderanno il 15 maggio con AriaFuocoAcquaTerra,
…canti e danze tra cielo e terra…, spettacolo di
teatro-danza con musica dal vivo dedicato alle
tradizioni popolari, seguito da una degustazione di vini
offerta dalla Cantina Sociale Di Cerveteri.
La
rassegna si conferma dunque un evento culturale di
primissimo piano non solamente a livello territoriale ma
per tutta la città, autentico vanto e motivo d’orgoglio
per un Municipio che, in un momento di ristrettezze e
difficoltà economiche è comunque riuscito a mantenere il
suo impegno culturale con i cittadini.
www.municipio12.it
Per
informazioni: 06 69612679 – 339 4953334
paolo.depascale@comune.roma.it
I VENERDI’ AL SANTA CHIARA
Musica, Teatro & Danza
Un’iniziativa ideata, finanziata ed organizzata dall’
Ufficio Cultura del Municipio XII
Dal
16 gennaio al 15 maggio 2009
Ore
21:30
Auditorium S. Chiara
(Via Caterina Troiani, 90 – Torrino nord)
Ingresso gratuito
Nel
corso delle serate verranno distribuiti libri in omaggio
Possibilità di prenotazione per visite guidate gratuite
Programma
16
GENNAIO
SI NUN CONOSCI ROMA
con
Fabrizio Amici
e
Alessandro Di Stazio (fisarmonica), Claudio Merico
(violino), Ennio D’Alessandro (clarinetto), Carmine
Bruno (percussioni).
Si
nun conosci Roma
è un concerto - spettacolo che analizza le origini della
canzone romana dal 1200 fino ai giorni nostri. Un
percorso storico divertente che si snoda attraverso il
racconto di aneddoti e fatti realmente accaduti i quali
hanno ispirato la nascita di alcuni brani celebri
appartenenti alle radici della tradizione romanesca.
Protagonista dello spettacolo la voce
vellutata di Fabrizio Amici, erede del grande Alvaro
considerato da molti “la voce di Roma”, accompagnato da
quattro musicisti (violino, clarinetto, percussioni,
fisarmonica) per un unico grande obiettivo: la
riscoperta della canzone romana, e con essa un tributo a
chi l’ha composta e a chi l’ha interpretata, da Balzani
a Fregoli, Petrolini, Fabrizi, Sordi, Proietti.
Le
streghe, Vecchia Roma, Roma mia, Tanto pe’ cantà, Nina
si voi dormite, Aricciarola, L’eco der core, Fiori
Trasteverini, Roma nun fa la stupida, La vita è
un’osteria
sono solo alcuni dei brani in programma, per far
rivivere al pubblico l’emozione di una Roma che non c’è
più.
In
collaborazione con l’Ass Cult. Michele Mazzella
Intervento di Amnesty
International
In
omaggio il libro Ma qui è
tutto copiato da Las Vegas!, di M. Francia
23
GENNAIO
RITRATTI DELLA COMMEDIA DELL’ARTE
Piccolo spettacolo di Maschere
di e
con Cinzia Grande, Andrea
Lattari
scene
Domenico Canino
musica
rinascimentale
costumi Cinzia Grande
realizzazione Maner Manush
Oh!
Meravigliosi i tempi in cui gli uomini vedevano riflesse
le loro immagini in sintesi di colore e sapevano in esse
cogliere profondamente il senso primo dei loro
sentimenti e delle loro aspirazioni! Le maschere
italiane, nel loro sfarzoso sfoggio d’allegria, nascono
in quest’era di purezza ed esprimono, accanto alla
poesia e alla pittura cinquecentesca, il tripudio della
natura umana finalmente libera dal Medioevo. Tutto ha
inizio con la vita! La nascita dell’uomo e dei suoi
bisogni vengono presentati dalle maschere che noi,
caduti in un’epoca grigia, senza colore, giudichiamo col
distacco col quale si guarda alle cose perdute. Ma ad un
tratto, ad uno ad uno, i personaggi, escono da stinti
manoscritti e dall’oblio di lunghi secoli, e si
disegnano davanti a noi in un ritmo di parole e
movimenti.
I
commedianti dell’Arte erano attori, cantastorie,
acrobati, cantanti e parolieri; giocavano, saltavano e
raccontavano storie tanto strane, quanto vere. Giullari
vaganti inventarono lazzi e canovacci che divennero
parodie e ritratti della realtà. Lo spettacolo
ripercorre la storia della Commedia dell’Arte, la
nascita e l’evoluzione delle maschere che, testimoni del
tempo, racconteranno leggende, avvenimenti e fatti
storici, tra intrecci amorosi, locande, cibo e vino. Una
pennellata di suoni e gesti, musiche, storie e colori…
Ritratti.
Produzione IMAGO MUNDI
Intervento dell’AVIS
30
GENNAIO
TRIO “PRO ARTE ET MUSICA”
Marcella Crudeli
(pianoforte)
Santi Interdonato
(violino)
Francesco Mariozzi
(violoncello)
Nei
Trii di Haydn, tra i più belli che siano mai
stati scritti, la fantasia dell’autore è particolarmente
intensa, poiché li scrive per il puro piacere degli
interpreti, sfruttando magistralmente le caratteristiche
dei singoli strumenti pur senza affidare loro delle vere
parti solistiche. Il primo Trio in sol minore H. 1 è un
brano splendido e possiede un primo movimento che è
quasi completamente nello stile barocco francese per
armonia, melodia, abbellimenti e ritmo.
Il
Trio in do minore op. 1 n. 3 di Beethoven
presenta contorni taglienti ed estremamente personali,
anticipatori di successive creazioni. All’iniziale
Allegro con brio, dal tono intensamente drammatico
segue un Andante cantabile con variazioni; il
terzo movimento è rappresentato da un Minuetto, quasi
allegro di sorprendente originalità che prelude ad
un Finale: Prestissimo energico e agitato che si
conclude con un tocco geniale, dove la musica si
eclisserà fino a svanire.
Il
Trio in re minore di Mendelssohn-Bartholdy,
composto nel 1839 affascina per la bellezza intrinseca,
per i temi e per la capace strumentazione, oggetto
d’arte non casuale. Il Molto allegro ed agitato
inizia con un lirico e intenso tema di violoncello e si
svolge tutto in un clima di fremente comunicativa; il
seguente Andante con moto tranquillo evoca invece
un’atmosfera liederistica pacata, intima e suadente;
frizzante e irresistibile, al contrario la scrittura del
successivo Scherzo: leggero e vivace, di ridente
vitalità, mentre il Finale: allegro assai
appassionato, nonostante una realizzazione altamente
virtuosistica e spettacolare, risulta di minore
efficacia espressiva.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Fryderyk Chopin
Intervento dell’ASEM
6
FEBBRAIO
ALGECIRAS
Tra
flamenco e danza mediorientale
Il
fascino della molteplicità culturale depositata nel
bacino del Mediterraneo
Ideato
e diretto da Paolo Monaldi
Danza
Mediorientale Irene Da Mario
Samirairene
Flamenco Francisca Berton
Ocampo
Recitazione Luca Ventura
Musicisti
Sergio
Varcasia - Chitarra
Carlo
Soi - Chitarra
Laura
Senatore - Violino
Paolo
Monaldi - Percussioni
Barbara Tetti - Voce
Lo
spettacolo nasce dall’unione di diversi artisti
provenienti da esperienze differenti ma con il comune
intento di rappresentare attraverso la musica e la danza
l’affascinante mondo arabo andaluso. La rappresentazione
si snoda in una serie di immagini coreografiche e
musicali che, attraverso il flamenco e la danza
mediorientale, trascinano lo spettatore in un viaggio
immaginario dall’Andalucia al Mediterraneo.
Il
passaggio dallo stile più serio a quello più leggero e
festoso, tipico delle manifestazioni più popolari,
cattura l’attenzione dello spettatore trasportandolo
nell’affascinante e sensuale mondo di questi antichi
luoghi del Mediterraneo.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Meditazione e Movimento
Intervento di PANGEA Onlus
13
FEBBRAIO
CARONTE
Regia
Claudio Fois
Artisti
Andrea
Furbini
Stefania Ciaprini
Ettore
Spina
Costantino Pucci
Andrea
Di Cosimo
Leonardo Donghi
Paolo
Valentino
Caronte
è l’opera prima di Andrea Furbini ed è un modo nuovo di
rappresentare il sonetto romanesco, lo stornello e la
poesia in genere. Anziché snocciolare una dopo
l’altra le poesie del Belli, di Trilussa e di tanti
altri poeti in una sorta di semplice sfilata, Caronte
comprende i componimenti in una commedia divertente
ambientata in un’osteria nella metà del ‘900.
Le
poesie vengono così contestualizzate ed intercalate da
dialoghi spiritosi, rigorosamente in dialetto romanesco,
che portano per mano lo spettatore alla scoperta di un
mondo e di una società ormai sparita (migliore o
peggiore di quella di adesso? Sicuramente più sincera e
meno frenetica) nonché di poesie che sono quasi
“inquietanti” per la loro strepitosa attualità.
Lo
spettacolo scorre veloce anche grazie alle musiche e
alle canzoni che permettono di completare la proposta
del panorama artistico romanesco.
Caronte
è uno spettacolo che per chi conosce ed ama la
produzione dei poeti romani sarà una piacevole conferma
della forza e dell’immortalità di certe opere, mentre
chi non si è mai avvicinato a questo mondo potrà
scoprire tutta la forza e la bellezza di sonetti e
poesie, nonché il sarcasmo e l‘intelligenza dello
spirito romano di un tempo. Rappresentato durante la
stagione 2007/2008, in numerose piazze e teatri romani,
vista la pulizia nel linguaggio tale da rendere il
copione assolutamente privo di “parolacce”, Caronte
è una commedia divertente che conferma la linea
culturale di Roma Nostra, di voler rivalutare un
patrimonio culturale immenso che spesso viene equivocato
con il linguaggio di borgata.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Roma Nostra Onlus
Intervento di FREEDOM
20
FEBBRAIO
GIUSEPPE ANEDDA E LA RIVALUTAZIONE DEL MANDOLINO
Conferenza - Concerto
Emanuele Buzi - mandolino
Norberto Gonçalves da Cruz - mandolino
Valdimiro Buzi - mandola
Andrea
Pace - chitarra
Emiliano Piccolini - contrabbasso
Virtuoso di fama mondiale, Giuseppe Anedda è
unanimemente considerato il più grande concertista di
Mandolino del ‘900. Ha imposto questo strumento nelle
sedi concertistiche di maggior prestigio, affrancandolo
da un’opinione comune che lo relega nello spazio di una
letteratura “minore” o in quello di un folklore da
cartolina. Le sue ricerche nei musei e nelle biblioteche
di tutta Europa hanno portato alla scoperta dei
manoscritti originali di musica per mandolino firmata da
autori come Vivaldi, Pergolesi, Beethoven e molti altri.
Il
Municipio XII in collaborazione con l’Associazione
Culturale Sol-Fa-Mi, vuole ricordare l’illustre maestro,
lo studioso, l’uomo ed il virtuoso dedicandogli una
serata condotta sul filo della memoria e della grande
musica.
Il M°
Emanuele Buzi, docente di Mandolino presso il
Conservatorio di Musica “V.Bellini” di Palermo,
presenterà, durante la prima parte, un tracciato della
vita e della carriera artistica di suo nonno, il M°
Giuseppe Anedda, con l’ausilio di foto e filmati
inediti. La seconda parte vedrà impegnato il Quintetto a
Plettro “Giuseppe Anedda”, dedicato al grande Maestro,
formazione che in pochi anni di attività ha raggiunto i
massimi livelli del concertismo italiano, esibendosi
presso la Cappella Paolina del Quirinale a Roma, presso
le più importanti istituzioni concertistiche in Italia e
all’estero.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Sol fa mi
Intervento di LILT
In
omaggio il libro Carta per
Musica. Diario di una passione da Mozart a Philip Glass
di Enzo Siciliano
22
FEBBRAIO - Domenica di Carnevale
ore
17:00
Spettacolo teatrale per i più piccoli e le loro
Famiglie
IL
SOLDATO E LA FIGLIA DEL RE
Spettacolo di narrazione con musica dal vivo ispirato ad
una fiaba della tradizione italiana raccolta da Italo
Calvino
Ideazione e Regia
Federica Migliotti
Con
Antonello Pascale
Musiche dal vivo
Sara Marchesi
- voce, chitarra e castagnette
Enzo Troina -
organetti e tammorra
Scenografia Loredana Spadoni
Organizzazione Rossella Marchi
Lo
spettacolo Il soldato e la figlia del Re
è liberamente tratto da Il soldato napoletano,
favola della tradizione romana raccolta da Italo
Calvino nelle Fiabe italiane (1956).
Lo
spettacolo nasce dalla collaborazione tra la Discoteca
di Stato e la Compagnia TeatroViola al fine di
valorizzare e far conoscere alle nuove generazioni la
cultura orale popolare italiana. Di qui la scelta di un
genere teatrale antichissimo, la narrazione, con una
fiaba tradizionale trascritta da Italo Calvino e i
materiali sonori, musiche, canti e conte, tratti dall’Archivio
etnomusicologico della Discoteca di Stato-MAV.
La
storia racconta le avventure di Ciro, pavido soldato
napoletano, che insieme ad altri due compagni diserta la
guerra imbattendosi così in una serie di avventure
rocambolesche che lo porteranno a riscattare il suo
valore e ad incontrare l’amore e la gloria.
Un
attore, Antonello Pascale, narra la storia
interpretando tutti i personaggi; alla sue spalle la
scenografia, realizzata da Loredana Spadoni,
mostra in tre pannelli dipinti tutti i personaggi e le
ambientazioni evocate dal racconto, proprio come in un
libro illustrato.
La
narrazione, caratterizzata da un registro
prevalentemente comico, non esclude suspence e
momenti poetici, ed è integrata dalla musica eseguita
dal vivo dalla cantante Sara Marchesi e dal
maestro Enzo Troina, con vari strumenti tipici
della tradizione laziale e campana: organetti, chitarra,
castagnette e tammorra. Le musiche e i canti
accompagnano l’azione dei personaggi, sottolineandone la
diversa provenienza regionale. Secondo l’usanza della
tradizione orale i testi delle canzoni sono stati
riscritti per servire la narrazione, lasciando invariati
i temi musicali, quali lo stornello laziale, la
villanella e la tammurriata napoletana.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Comp. TeatroViola
Intervento di TELEFONO AZZURRO
27
FEBBRAIO
A
WORLD FOUR SAX
Quartetto Reinaissance
Pier Paolo Iacopini - saxofono soprano
Grazia Stella - saxofono contralto
Donato Mangialardi - saxofono tenore
Michele Marzella - saxofono baritono
Il Quartetto Reinaissance cercherà di
ripercorrere la storia musicale del sassofono in tutte
le sue forme, offrendo una panoramica sia sull’utilizzo
dello strumento nei diversi generi musicali (colto e
popolare) sia degli autori italiani contemporanei che
hanno dedicato a questa formazione lavori originali.
Saranno eseguiti brani tratti dal
repertorio americano del musical, della musica europea
del cabaret degli anni '30, dei tanghi argentini
rivisitati da Astor Piazzolla, fino a brani di autori
contemporanei.
Lo scopo principale di questo concerto è,
quindi, quello di far intravedere i legami sottili, tra
le varie forme di musica popolare della prima metà del
Novecento e la musica colta che ne ha fatto proprie
alcune caratteristiche sia di linguaggio sia di sonorità
e vedere come tutto ciò è ancora sentito e proposto ai
giorni d’oggi.
Costituitosi tre anni fa, il Quartetto
Renaissance è un quartetto di sassofoni
“classico”.
Il termine classico è qui usato nella sua
accezione di musica colta europea ed extraeuropea:
classico per il riferimento alle origini dello strumento
nato 160 anni fa, per la formazione artistica dei suoi
componenti docenti e laureati dei corsi di
specializzazione; classico infine per la scelta del
repertorio costituito, nella sua quasi totalità, da
composizioni originali.
Il Quartetto Renaissance oltre al
repertorio “storico”, propone una personale ricerca su
autori contemporanei, con i quali è fondamentale il
rapporto diretto di stimolo e confronto.
Numerose sono le composizioni dedicate al
quartetto. Lavori dei Maestri D.Nicolau, G.Ricci,
R.Santoboni, B.Speranza sono stati eseguiti in numerosi
concerti e rassegne internazionali.
Nel 2006 il Quartetto Renaissance è
risultato vincitore assoluto nella sua categoria, al
Concorso Internazionale di Musica da Camera “Città di
Massafra” e secondo assoluto (ex equo) tra tutti i
premiati.
Intervento di EMERGENCY
6
MARZO
INA
INTERPRETA I CANTAUTORI ITALIANI
Massimo D’Avola al sax
Claudio Zitti al pianoforte
Francesco Puglisi al contrabbasso
Osvaldo Mazzei alla batteria
Lo
spettacolo è un percorso musicale dove le canzoni
scritte negli ultimi trent’anni dai cantautori italiani
sono le vere protagoniste.
Ina
interpreta le note e i testi con profonda semplicità ed
emotività , supportata da un quartetto jazz di rilievo.
Si
passa da Battisti a Dalla, da Cocciante a De Gregori, da
Daniele a Paoli, con estrema armonia facendo fondere
musica e poesia in un unico linguaggio universale.
Ascolteremo Caruso, La donna cannone, Napul è, Una
lunga storia d’amore, Generale, E penso a te, I giardini
di marzo e tante altre!
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Italiallegra
Intervento di AMNESTY
INTERNATIONAL
13
MARZO
ANIME LATINE
Rivivendo un mito
TRIBUTO A LUCIO BATTISTI
Luca
Vicari - voce
Ruggero Brunetti - chitarre
Roberto Rocchetti - piano/tastiere
Sergio
Grammatico - basso elettrico
Alessandro Pinnelli - batteria
Nel
1994 Luca Vicari fonda La Batteria, Il Contrabbasso
Ecc..., gruppo/tributo a Lucio Battisti. Il nome stesso
della band è preso in prestito dall'omonimo disco del
cantautore di Poggio Bustone. Luca Vicari dà vita alla
prima vera band-tributo a Lucio Battisti.
Conclusasi l'avventura durata 4 anni de La Batteria, Il
Contrabbasso Ecc..., Luca, nel 1998, costituisce Anime
Latine. Il gruppo prende in eredità l'esclusività della
musica di Battisti, ma con nuova energia e l'idea di
proporre uno spettacolo che ripercorra in modo logico le
tappe salienti della vita artistica del mito Battisti.
Anima latina
è l'album pubblicato da quest'ultimo nel 1974, Anime
Latine è invece il nome di un gruppo di 5 musicisti
professionisti con alle spalle prestigiose
collaborazioni (Gino Paoli, Paola Turci, Patty Pravo,
Amy Stewart), accomunati dalla passione per la musica
che Lucio Battisti ci ha regalato e dalla voglia di
riproporre nella maniera più fedele possibile le canzoni
che sono state la colonna sonora degli ultimi 40 anni.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Effemme Records
Intervento di Associazione
AMICI DI TEXO
20
MARZO
GODIAMO INSIEME DELLA MUSICA
concerto con “suggerimenti” per un ascolto consapevole.
Senio
Diaz - chitarra
Monica
Secondini - pianoforte,
Tiberio Di Fiori - contrabbasso
Marco
Malagola - batteria
Raffaele Napoli - guida all’ascolto
Lo
scopo di questa modalità di concerto “con suggerimenti”
è quello di offrire agli ascoltatori l’opportunità di
dotarsi di criteri utili a rendere più consapevole
l’ascolto di un brano di musica. Si parte da una
considerazione di base: “Il suono non è musica ma può
diventare musica”. Questa affermazione suscita
immediatamente una serie di interrogativi. Il più
importante dei quali è sicuramente: Che cosa rende
possibile il passaggio dal suono alla musica? A questo
possiamo aggiungere: Quale elemento consente ad un brano
di musica di esistere? Come si decide il tempo di
esecuzione di un brano di musica? Che significa
“comporre”? Di quali elementi si avvale un compositore
per suscitare il nostro interesse?
Queste
sono alcune delle domande alle quali si cercherà di dare
una risposta.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Tuttomusica
Intervento di UIC
27
MARZO
Un fiore non parla
Spettacolo di Improvvisazione col
Collettivo ImproBabilon
Fotografia e Musica Dal Vivo
L’attenzione verso l’ambiente e la relazione tra
uomo-corpo e natura divengono spunto per uno spettacolo
ed una mostra in cui l’improvvisazione è stata scelta
come chiave per far nascere nuovi incontri.
Danza,
fotografia e musica trovano un legame profondo in una
ricerca verso tutto ciò che è molto piccolo, verso il
dettaglio prezioso che da solo può racchiudere mondi
inaspettati.
Il
lavoro fotografico è stato eseguito con una vecchia
Mamiya biottica grazie alla quale il controllo tecnico
sfugge alla razionalità e con un materiale delicato come
la diapositiva, richiamando il sottile equilibrio in cui
si intrecciano luci ed ombre di un mondo quasi
sotterraneo che si apre per mostrarsi al cielo e che può
insegnare molto a chi vuole ascoltare. Il Collettivo
ImproBabilon proprio attraverso l’ascolto crea un
terreno comune, fertile e generoso dal quale nasce e si
manifesta una performance offerta al pubblico, proprio
nel momento in cui quest’ultimo ne diventa spettatore.
Un
lavoro sul “qui e ora” nella danza e nella musica.
Danza
Collettivo ImproBabilon - Damiana Ferrari, Glenda
Giacco, Claudia Giordano, Claudia Pelliccia, Marco
Ubaldi
Fotografia e video Francesca Manzini
Musica
Fabio Muccini, laBa
Luci
Chiara Zecchi
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Interconnessioni
Dinamiche
Intervento di AISA
3
APRILE
SOFFI
Mario Crispi -
strumenti arcaici a fiato, computer, composizione,
concept
Video
Mario Crispi, Cinzia Garofalo
Montaggio Video Cinzia Garofalo
Soffi
è unoncerto in cui strumenti arcaici e primitivi a fiato
vengono suonati dal vivo da Mario Crispi
(fondatore e fiatista degli Agricantus) e
filtrati in tempo reale con un computer portatile
comandato da pedali, interruttori e comandi elettronici.
Il computer infatti, oltre a miscelare i microfoni che
catturano i suoni degli strumenti, possiede al suo
interno vari programmi che consentono la registrazione
dei suoni in tempo reale (ovvero le frasi musicali
appena suonate sono restituite all'ascolto
immediatamente dopo e in continuo), il processamento del
suono (ottenuto mediante compressori, filtri, echi e
reverberi che, modificando la natura stessa del suono,
creando spazialità e profondità diverse da quelle
originarie) e lo sdoppiamento delle melodie (creazione
di armonie secondo precisi intervalli scalari). A
queste tecnologie e tecniche esecutive si aggiungono
anche alcune che riguardano alcuni strumenti a fiato
come le launeddas sarde che richiedono la respirazione
circolare, tecnica di respirazione continua che permette
al suonatore di eseguire melodie ad libitum senza dove
interrompere il suono per prendere fiato.
La
strumentazione utilizzata nello spettacolo é composta
prevalentemente dai seguenti strumenti a fiato arcaici:
whirlies
(tubi armonici a rotazione) ney (flauto obliquo
persiano, turco e arabo con imboccatura libera),
caval rumeno (flauto a becco invertito gutturale),
selijefløyte lappone (flauto ad amonici
naturali), bansuri indiano (flauto traverso di
bambù), duduk armeno (oboe popolare a tonica
bassa), morcheng indiano (scacciapensieri in
ottone), didjeridoo australiano (risuonatore
armonico delle labbra e modificatore della voce),
launeddas sarde, arghoul egiziano (entrambi
clarinetti popolari), quena boliviana (flauto a
tacca), sikus andino, nai rumeno (flauti
di pan di canna), quartara (anfora di
terracotta), flauto a chiavi con imboccatura libera,
maui xaphoon hawaiano (clarinetto di bambù).
La
performance è anticipata da un'introduzione esplicativa
degli strumenti e delle tecniche utilizzate per
avvicinare il pubblico al mondo degli strumenti a fiato
arcaici e al computer utilizzato per la creatività
musicale immediata.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Formedonda
Intervento di POPICA Onlus
17
APRILE
STORIA DEL TANGO E OMAGGIO AD ASTOR PIAZZOLLA
Cuartetango
Luis
Gabriel Chami - Pianoforte
Raul
Dousset - Flauto
Giuliano Bisceglia - Violino
Gianfranco Benigni - Violoncello
Il
gruppo strumentale Cuartetango, sodalizio tra musicisti
argentini e italiani operanti nel campo della musica da
camera e della musica etnica è attivo dal 1995 e fin
dall’inizio si è specializzato nella diffusione del
repertorio del grande maestro argentino Astor Piazzolla.
Il
quartetto ha intrapreso un lungo lavoro di ricerca e
approfondimento per il quale si è avvalso della
prestigiosa collaborazione del M° Daniel Piazzolla,
figlio di Astor, che oltre ad aver fornito alcune
introvabili partiture autografe, ha più volte espresso
pareri lusinghieri, fino a dichiarare “Mio padre sarebbe
fiero di voi”.
Cuartetango ha partecipato a numerose manifestazioni
nazionali ed è spesso ospite dell’Ambasciata Argentina
in Italia e dell’Auditorium della casa Argentina.
All’estero si è esibito al Tabak Museum di Vienna e al
Cemal Resit Rey Concert Salonu di Istanbul. Sono stati
ospiti della Radio Vaticana.
I
musicisti di CUARTETANGO sono professionisti con
sensibilità specifica al fenomeno “tango” non facendone
solo rilettura ma anche nuova interpretazione.
Conservano la radice di ritmo afro-cubano ed esaltano la
sensualità delle melodie che cantano gioia e afflizione
dell’“amor” latino. Il loro repertorio comprende oltre
alle musiche di Astor Piazzolla, anche brani di Luis
Borda, Matos Rodriguez, Castillo, Julian Plaza, Carlos
Gardel (el mas grande), J. Gade, Mariano Mores e altri
grandi compositori.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Romus
Intervento di ARMONIA Onlus
24
APRILE
AROVA’
Piccola Orchestra La Viola
Antonella Costanzo - voce, percussioni
Alessandro Parente - direttore
Alessandro D’Alessandro -
organetto solista
Elisa Di Bello, Giuseppe Di Bello, Silvia
Di Bello, Gianfranco Onairda, Laerte Scotti,
Francesca Villani, Rosalba Punzo,
Stefania Pisanò, Matteo Mattoni -
Organetti
Giacomo Nardone -
Organetto, bassoon
Maria
Sole La Torre, Valentina Lauri - Percussioni
Daniele Chiantese - Cocktail drum
Mario Mazzenga -
Basso
Nata
nel 1994, da un’idea di Antonella Costanzo
(voce solista) e di Alessandro Parente
(direttore e compositore) dall'incontro di
musicisti delle province di Roma, Latina e Frosinone,
la Piccola Orchestra La Viola, formazione di ispirazione
popolare con influenze mediterranee, è considerata uno
tra i gruppi più inediti nel panorama della world-music
italiana.
Numerose le collaborazioni sia discografiche che live
con Daniele Sepe, Peppe Barra, Angelo Branduardi, Franco
Battiato, Lino Cannavacciuolo, Arnoldo Foà, Alfio
Antico, Mosshen Kasirossafar e altri i numerosi concerti
in Italia ed all’estero (Francia, Danimarca, Germania,
Polonia).
Da
ricordare gli spettacoli tenuti per I Concerti del
Quirinale (Radio3), per il Maggio Musicale Fiorentino e
per Radio 3 Suite.
L’uso polifonico
degli organetti, una morbida sezione ritmica composta da
batteria, basso elettrico e percussioni, insieme al
timbro teatrale della voce di Antonella Costanzo,
danno vita ad una nuova idea di concerto dove la voce
della terra si fa sentire con forza e vibrante energia.
La
Piccola Orchestra mette in scena uno spettacolo,
all’interno del quale lo spettatore viene portato per
mano lungo lo svolgersi del racconto, costruito su
composizioni originali come altra forma della musica
popolare.
Il
gruppo, unico nel suo genere, si caratterizza
ulteriormente per la particolare attenzione alla
modalità espressiva, sia musicale che scenica.
In
collaborazione con l’Org. di volontariato La Scatola
del vento
Intervento di CHANGAMANO Onlus
8
MAGGIO
La
Piccionaia - I Carrara
Teatro
Stabile di Innovazione
STRADA CARRARA
Tavole di un teatro viaggiante
con
Titino Carrara
progetto di Laura Curino,
Titino Carrara
regia
Laura Curino
Titino
Carrara ci fa entrare nella sua infanzia di girovago,
nella memoria di una delle ultime famiglie d’arte ancora
attive del nostro paese: I Carrara.
Si
tratta del racconto di un’esistenza nomade e zingara,
lontana dagli schemi borghesi ai quali la nostra
società ha teso dal dopoguerra ai giorni nostri.
Un
soggetto che affronta il tema della diversità, rivelando
un tessuto sociale, appartenuto alla storia italiana,
fatto di carovane e teatri mobili, espedienti e
repertori teatrali sconfinati, recitati a volte
all’impronta e misurati sull’esigenza e il gusto
estemporaneo della piazza. Gusto dal quale è dipesa la
reale sopravvivenza di una famiglia, che ha fondato
nell’arte l’unica possibilità di sostentamento.
“È una
storia raccontata con gli occhi di un bambino “diverso”,
figlio di attori nomadi, commedianti da 10 generazioni.
È una
storia di carovane con le ruote di gomma piena e di
attori che smontano e rimontano il teatro sulle
“piazze”. È una storia di sacrifici, burlette atroci,
improvvisazioni ed illusioni che svaniscono al "calar
della tela". Questa storia l'ho vissuta in prima persona
e tutto quello che racconto è assolutamente vero, anche
se, alle volte ai limiti della credibilità. Oggi ci sono
nuovi personaggi, costumi, trucchi, ma il cuore,
l'essenza necessaria del "fare teatro" rimane sempre la
stessa: il riflesso di una fiamma negli occhi di chi il
teatro lo fa vivere e il teatro, si sa, vive solo se
brucia”.
Titino
Carrara
In
collaborazione con la Soc. Coop. La Piccionaia. I
Carrara
Intervento di ECPAT
In
omaggio l’audiolibro Marcovaldo. Ovvero le
Stagioni in città di Italo Calvino. Letto da
Marco Paolini. Musiche di Paolo Fresu e i Tenit
15
MAGGIO
ARIAFUOCOACQUATERRA
…canti e danze tra cielo e terra…
Spettacolo di teatro-danza dedicato alle tradizioni
popolari
Testi
Luca Parravano
Regia
Roberta Parravano
Voce
recitante Tullia Conte
Coreografie Roberta Parravano
Musiche dal vivo
Silvano Boschin - voce, chitarra, mandola, mandolino
Loredana Terrazza - voce, flauto traverso, flauti,
ciaramella
Mauro
Bassano - voce, organetto, zampogna, lira calabrese
Gianmichele Montanaro - voce e tamburi a cornice
Danze
a cura della CompagniaBallettoPopolare con
Roberta Parravano
Alessandra Bertoldi
Stefano Fraschetti
Antonella Potenziani
Enzo
Morganti
Canti,
suoni, balli e rituali che caratterizzano la tradizione
della nostra terra, ripercorsi attraverso i quattro
elementi principali. L’aria simbolo etereo, il respiro,
il soffio che dà melodia e suono, rappresentante del
cielo invocato, dimora del divino. Il “fuoco” come luce,
come guida nella notte, come i ceri votivi, come
purificazione e liberazione, ultimo stadio, la
rinascita. L’acqua come archetipo primordiale, come
sostentamento, predominante simbolo di rituali arcaici e
rappresentazione del grande mare che bagna la nostra
terra. La terra, ultima e grande madre, simbolo di
femminilità, fertilità e lavoro di braccianti.
L’intento dell’insieme è quello di proporre attraverso
le arti quali la danza, il teatro e la musica, nella
semplicità più ricercata, un elogio alle nostre
tradizioni. Lo studio accurato di danze tradizionali del
Centro e Sud Italia e riproposte nel rispetto della loro
autenticità, la scelta rigorosa di brani ripresi dalla
tradizione musicale popolare e l’aggiunta di testi
narrati ispirati alla poesia cantata popolare, portano
lo spettatore in un viaggio tra le tradizioni popolari
della nostra terra nel ripercorrere la storia, la
memoria, l’identità di un popolo.
In
collaborazione con l’Ass. Cult. Apparte
Intervento del CISV
Chiusura della rassegna con degustazione di vini offerta
dalla
Cantina Sociale di Cerveteri
Elenco delle Visite Guidate Gratuite cui è
possibile iscriversi ogni venerdì sera presso il
tavolino appositamente allestito nel Foyer
dell’Auditorium S. Chiara
-
Museo della Civiltà Romana (XII MUN)
-
Museo Nazionale Romano (affreschi)
-
Museo Nazionale Romano (mosaici)
-
Abbazia delle Tre Fontane (XII MUN)
-
Basilica di Sant’Agnese fuori dalle mura e Santa
Costanza
-
Basilica di Santa Prassede
-
Basilica di San Clemente
-
Basilica di Santa Maria in Trastevere
-
Basilica di Santa Maria Maggiore
-
Basilica di San Paolo fuori le mura
-
Area Archeologica di Ostia Antica
-
Area Archeologica del Foro Romano e Palatino
-
Complesso Archeologico della Villa dei Quintili
-
Complesso Archeologico delle Case Romane al Celio
-
Mitreo di Santa Prisca
-
Catacombe di Domitilla
-
Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo
(archeologico)
-
Museo Nazionale di Arte Antica (dipinti)
-
Chiesa e sotterranei di Santa Cecilia
-
Realtà Urbanistica dell’EUR
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