Nell’incantevole
cornice delle colline torinesi il primo week end di
novembre da oltre un
ventennio è
dedicato al prodotto tipico del territorio: il
Tuber Magnatum Pico ovvero il
Tartufo Bianco
Pregiato, Il Sindaco di Rivalba Davide Rosso, in
occasione della
presentazione di
questa edizione ha ricordato che
“Il tartufo è senza dubbio un
marchio
distintivo
d’eccellenza direi il più prestigioso dei prodotti, da
considerarsi come l’ambasciatore
del Piemonte e
delle sue colline nel mondo. Sono ventidue edizioni che
Rivalba presenta la
Fiera regionale
del Tartufo Bianco delle Colline Torinesi,
manifestazione che sottolinea il ruolo
fondamentale del
“Tartufo Bianco Pregiato” essere il veicolo trainante
dell’enogastronomia locale.”
Giunta alla 22°
Edizione, la Fiera dedicata al Principe dei Tartufi si
festeggia a Rivalba dal 6 al
8 novembre.
L’edizione 2009
presenta una vetrina realizzata con accurate selezioni
dei ricercatori
presenti ed una ricca esposizione di tartufi
rigorosamente selezionati e
certificati.
“Grazie
alle abbondanti nevicate dell’inverno scorso, alle tante
piogge in primavera
inoltrata ed alle
prime nebbie di questo anno il 2009 promette di essere
un’annata
particolarmente
generosa per il raccolto, ottima sia per la qualità del
prodotto che per la
quantità
”
– sottolinea Giovanni Revello Presidente
dell’Associazione Trifole & Trifulè di Rivalba
che da sempre
promuove ed organizza la Fiera con il Sindaco Davide
Rosso.
In programma per
questa edizione le mostre mercato dei prodotti tipici
delle colline
torinesi e dei
prodotti artigianali; inoltre la mostra di tartufi con
il concorso: “Il
Tartufo più
Bello” che nel 2008 ha visto vincitore un esemplare
da 215 gr. trovato da un
ricercatore di
Moncucco. Tanti gli appuntamenti per i buongustai e non
solo:
tre giorni di
degustazioni con
menù rigorosamente al tartufo bianco
,
ma anche musica dal vivo,
rappresentazioni
teatrali, mostre di pittura, musica e cabaret.
IL TARTUFO BIANCO
PREGIATO IN CUCINA
Il Tartufo
bianco pregiato o Tuber magnatum pico è il
leader incontrastato nelle preparazioni
in cucina. Per
elencare alcuni cibi dove il tartufo la fa da Re
potremmo ricordare:
spolverato a
lamelle sottili sull’insalata di carne cruda,
sui tajarin e con tante altre paste
compresi gli
agnolotti, sulla fonduta, dove il tartufo si
esalta per la morbidezza della
fontina e la
cremosità dell'uovo, sull'uovo all'occhio di bue,
sul prosciutto crudo con un
goccio di olio, e
ancora sul filetto ai ferri, sulla scaloppina al
burro e sulla tagliata alle erbe. Il
Tartufo bianco
risulta il più delicato dei tartufi alcuni segreti
per la conservazione: tenerlo
immerso nel riso,
nella sabbia o anche nell'argilla, dopo averlo pulito
della terra che lo circonda
al momento della
raccolta.
TARTUFO BIANCO
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Il Tuber
magnatum pico, chiamato normalmente tartufo
bianco pregiato, è la varietà di
tartufo più
preziosa in assoluto dal punto di vista alimentare. Per
il suo profumo intenso ma
delicato, il suo
sapore unico e la larga possibilità di impiego in cucina
è il
tartufo più
ricercato
e più apprezzato dagli
chef di tutto il mondo. Le sue dimensioni sono variabili
e nella
media variano
dalla dimensione di una noce a quella di una grossa
arancia, ma possono
raggiungere in
alcuni rari casi, anche quelle di un grosso melone.
L'aspetto esteriore del
Tuber
magnatum pico
è più o meno
quello di una patata, di forma non molto regolare. In
alcuni
casi invece, in
presenza di terreni friabili, il suo aspetto è regolare
e liscio e questi esemplari
hanno un valore
commerciale maggiore.
Il Tuber
magnatum pico, visto in sezione, si presenta con
polpa che va dal color marrone al
nocciola,
talvolta con sfumature rossicce-rosate e venature
biancastre.
Il suo
profumo è
intenso e molto
gradevole, superiore a qualsiasi altra specie di tartufi
,
per questo
motivo è sempre
il più costoso.
La
sua maturazione e quindi il suo periodo di raccolta va
da ottobre a
dicembre
,
periodo nel quale,
fioriscono innumerevoli manifestazioni e
fiere a lui
dedicate, eleggendolo a pieno titolo: “Principe di tutti
i tartufi”.
La sua
distribuzione è
sparsa in molte regioni d'Italia, dal Piemonte alla
Toscana, nelle Marche, in
Emilia Romagna,
in Umbria, in Abruzzo e anche in Molise e Campania.
DOVE E COME
CRESCE IL TARTUFO
Nel cuore
pulsante dell'enogastronomia regionale che batte sotto
le colline del vino
,
che noi
riconosciamo con nomi famosi - come Langhe o Monferrato
-
su tutte queste
colline
regna un sovrano
incontrastato: il Tartufo Bianco
,
gioia e desiderio di ogni chef del
mondo. E’ un
fungo ipogeo profumatissimo da tagliare a
lamelle sottili per
esaltare e
impreziosire le
grandi ricette del Piemonte
.
Si trova in battute notturne, segrete e
misteriose con
l'aiuto di cani appositamente addestrati, e si raccoglie
da Ottobre a Dicembre.
Come tutti i
funghi, i tartufi sono sprovvisti di parti verdi e non
riescono a
sopravvivere con
la sola attività di fotosintesi clorofilliana.
Le sostanze
necessarie al
loro sviluppo le
assumono dall'esterno
,
e nello specifico
dalle radici di alcune piante
superiori
(quercia detta Rul, farnia,
cerro, roverella, tiglio, nocciolo ecc.), con le quali
instaurano
rapporti di simbiosi:
dalla pianta il tartufo ricava
gli zuccheri, e le offre in
cambio acqua e
sali minerali che migliorano decisamente il suo stato
funzionale
vegetativo.
I tartufi
possiedono una parte vegetativa (micelio)
costituita da sottili filamenti
(ife), che
hanno come compito principale l'assorbimento. Queste, a
stretto contatto con le
radici delle
piante ospiti (o simbionti) sviluppano
particolari organi (micorrize) attraverso i
quali si instaura
lo scambio delle sostanze vitali precedentemente
descritte.
La
presenza
delle micorrize è
determinante per la formazione del tartufo:
infatti, ogni anno, al
verificarsi di
determinate condizioni climatiche,
esse stimolano la formazione
del corpo
fruttifero
(carpoforo), facendo sì
che si formi nel sottosuolo la celebre "pallina", ad
una
profondità
compresa tra la superficie e i 60 cm. Un’ultima
curiosità: si ritiene che il tartufo sia
afrodisiaco,
credenza giustificata dal fatto che contiene piccole
quantità di un alcol dal profumo
muschiato simile
al testosterone umano.
In collaborazione
e con il contributo di:
Comune di Rivalba