RENDE - Franco Di Mare al Metropolis presenta il suo
ultimo libro ai “venti anni di missioni di pace” in
occasione del 148° anniversario della Fondazione
dell’Esercito Italiano.
“Il
cecchino e la bambina” sono venti anni di storie di
donne, uomini e bambini raccontate dai fronti più caldi
che la guerra ha trasformato in vittime e carnefici allo
stesso tempo. L’autore, Franco Di Mare, ex reporter di
guerra del tg1, affida alla scrittura ciò che il
linguaggio dell’immagine non riesce a comunicare. Un
incontro, oggi, al Museo del Presente con gli studenti
delle scuole del cosentino. L’occasione i “Venti anni di
missioni di pace nel mondo” del 1° Reggimento
Bersaglieri di Cosenza, tra i più decorati d’Italia e
comandato dal colonnello Francesco Maria Ceravolo. Un
evento che si celebra proprio nel 148° anniversario di
Fondazione dell’Esercito Italiano. Un’intera settimana,
dal 4 al 10 maggio, al Centro Commerciale Metropolis di
Rende per ripercorrere e rendere omaggio al valore e
all’impegno per la pace dei Bersaglieri della Caserma
“Settino” di Cosenza. Un evento promosso dal Comando
Militare Esercito "Calabria" di Catanzaro, in
collaborazione con il C.do 1°rgt. Bersaglieri di Cosenza
e la Direzione del Centro Commerciale Metropolis al fine
di informare la collettività, soprattutto le giovani
generazioni, sul ruolo svolto dall’Esercito Italiano
nell’ambito del processo di stabilizzazione delle
relazioni internazionali e pacificazione.
Un
incontro introdotto dalla proiezione di un video che ha
racconta le attività e l’impegno degli uomini del 1°
Reggimento Bersaglieri.
Al
tavolo dei relatori: il Colonnello Salvatore Rampulla,
Comando Militare Esercito Calabria e il Vice Comandante
Battaglione 1° Reggimento Bersaglieri, Michele Sciascia.
Il
libro di Franco Di Mare, edito da Rizzoli, è lo spunto
per riflettere sul ruolo determinante dell’esercito
italiano in questi venti anni di missioni di pace nel
mondo. “Nei miei reportage ho incontrato i ragazzi del
1° Reggimento Bersaglieri - racconta Di Mare - nel 1981,
a Beirut mi ricordo il loro impegno e quanto erano
apprezzati dalle popolazioni a cui prestavano soccorso”.
Giovedì 7 maggio, il 1° Reggimento Bersaglieri ha
ricevuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, l’alta onorificenza dell’Ordine Militare
d’Italia e in particolare per l’Operazione svolta con
successo in Iraq denominata “Antica Babilonia 10”.
“ Il
nostro obiettivo è quello di raggiungere i cittadini,
comunicare loro - spiega il Colonnello Rampulla - cosa
significare essere militare oggi. Intendiamo rinsaldare
il legame con la cittadinanza – aggiunge - grazie anche
a iniziative come queste, in luoghi come il Metropolis,
poli di aggregazione importanti sul territorio,
raccontando l’impegno delle forze armate per la pace,
per la difesa dello stato e per la sicurezza nazionale e
internazionale”.
“Essere militari - commenta il Colonnello Michele
Sciascia - significa essere professionisti. Il 1°
Reggimento in questi venti anni ha partecipato a tutte
le missioni di pace che si sono svolte dal 1992, ben 16
negli scenari di guerra più caldi - e continua - essere
un bersagliere del 1° reggimento significa far parte di
un sistema di interagenzia; vuol dire contribuire alla
sicurezza - e conclude - ho letto il libro di Franco Di
Mare e mi sono ritrovato in molti racconti dell’autore;
ho ricordato vicende che ho vissuto in prima persona. La
storia dei reporter di guerra spesso si incrocia con
quella dei militari in missione. Il nostro compito è
anche quello di riportare alla cittadinanza queste
testimonianze”.
Nelle
pagine del suo libro l’autore; l’uomo; il giornalista,
esorcizza e si libera di quei tic, di quelle piccole
grandi schizofrenie che ogni inviato speciale porta
dentro e con sé al termine di ogni viaggio senza
riuscire a dividerle con chi non ha visto. “Oggi ritrovo
un amico del passato - racconta Di Mare - il Tenente
Col. Carmine Gallo. Entrammo insieme a Pech, zona calda
del Kosovo, affidata all’esercito italiano. Entrammo in
una Pompei del 2000. Case aperte, abbandonate dai propri
abitanti, con ancora le tavole apparecchiate. Una città
vuota e surreale”.
“Lo
strazio dei civili è il vero testimone e unico
sopravvissuto a ogni conflitto” così spiega agli
studenti il giornalista del tg1. “Cambiano i mezzi, le
tecnologie che rendono intelligenti perfino le bombe ma
non cambiano le miserie umane”. Nel corso della sua
carriera giornalistica, Franco Di Mare, ha ricevuto
numerosi premi, fra cui due Oscar della televisione per
i suoi reportage dal fronte. Dopo venti anni come
inviato di guerra, ha deciso di ritirarsi per ora dai
reportage nelle zone calde per dedicarsi alla conduzione
televisiva (Speciale Tg1, Uno Mattina, Uno Mattina
Estate e Sabato domenica e… la tv che fa bene alla
salute). Cronaca, romanzo e “teatro-reportage”, venti
anni di guerre viste da vicino da un inviato al fronte,
“Il cecchino e la bambina”. Di Mare ripercorre la storia
dalla prima guerra del Golfo all’Iraq di oggi, dal
Ruanda alla Somalia, dal Libano all’Afghanistan, “La
guerra vista e raccontata da un reporter diventa
l’occasione per scendere in profondità nell’animo
umano”.
“Ciò
che ai giornalisti si può recriminare è la fretta con
cui raccontano i drammi umani - afferma Di Mare - non si
può condensare in un pezzo di 90 secondi la sofferenza,
il dolore ma anche l’amore e la passione che possono
nascere anche in guerra. Ho raccontato le storie che mi
sono rimaste addosso per troppo tempo. Non mi facevano
dormire la notte - e conclude - la guerra è il più
grande male del mondo solo la cultura può combattere la
violenza e le atrocità”.
Erano
presenti il Direttore del Centro Commerciale Metropolis,
la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i
Carabinieri, la Croce Rossa Italiana, Valentini della
Soprintendenza, l’Assessore Covelli per il Comune di
Cosenza, l’Assessore Gagliardi per la Provincia di
Cosenza e il Sindaco di Rende Bernaudo
Per
tutta la giornata il giornalista ora anche scrittore ha
autografato libri nella galleria del Centro
intrattenendosi con i numerosi visitatori.
Fino a
domenica 10 maggio il centro commerciale Metropolis di
Rende ospiterà in piazza e nelle sue gallerie la storia
e il valore dimostrato dal 1°Reggimento in questi venti
anni. Nel centro, per l’intera settimana, una mostra
storica di divise, accessori ed immagini che documentano
i venti anni di missioni; nella piazza antistante il
Metropolis, la mostra statica di mezzi e strumenti in
dotazione dell’Esercito; inoltre, esibizioni ginniche
eseguite dal gruppo sportivo della compagnia. In
scaletta, il salto nel cerchio di fuoco; la cavallina e
un carosello motociclistico. Inoltre uno stand
informativo anche della Polizia di Stato.