a cura di Tommaso Fanfani ed Elena Colombini
4 Dicembre 2009 – 30 Gennaio 2010Fondazione Piaggio
Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli” Pontedera
(Pisa)
cartella stampa
on-line:
www.rosifontana.it
Si inaugura
venerdì 4 dicembre alle ore 17.30 presso il Museo
Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”, nei locali della
Fondazione Piaggio a Pontedera (PI), la mostra Shhh…rumori
d’artista a cura di Tommaso Fanfani ed Elena
Colombini, con opere di Gloria Campriani, Lorenzo
Filomeni, Tannaz Hosseini Lahiji e Luca Palatesi. La
Rassegna è organizzata dalla Fondazione Piaggio in
collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune
di Pontedera, l’allestimento e la grafica sono a cura di
Beppe Pistelli.
La mostra si
inserisce all’interno del progetto: “Una rete
regionale delle culture della contemporaneità.
Multicultura ed arte” promosso dalla Regione Toscana.
Il vernissage
della mostra è preceduto dalla tavola rotonda sul tema
della Multicultura e Arte a cui prenderanno
parte il Presidente della Fondazione Piaggio Tommaso
Fanfani, il Presidente della Provincia di Pisa Andrea
Pieroni, l’Assessore alla Cultura del Comune di
Pontedera Stefano Tognarelli, l’Assessore alla Cultura
della Provincia di Pisa Silvia Pagnin e gli autori dei
testi critici pubblicati nel catalogo della mostra:
Ilario Luperini, Massimo Innocenti, Francesco Mutti,
Siliano Simoncini e Alba Roca Plans.
La mostra ed il
concept critico
La collettiva
accoglie le suggestive opere di artisti che, nonostante
la giovane età, hanno saputo imporsi nel mondo dell’arte
attraverso la scelta di linguaggi innovativi ed
originali, atti a rispondere alle nuove esigenze
scaturite negli ultimi anni dal pubblico contemporaneo.
L’incontro tra
culture diverse ha costituito e continua a costituire il
carattere prevalente dell’arte contemporanea nel nuovo
millennio, le poetiche sono contaminate anche attraverso
la velocità di circolazione dei vari codici visivi tra i
diversi continenti.
Oggi più che mai,
nomadismo culturale ed eclettismo stilistico
caratterizzano la ricerca artistica nei vari campi:
linguaggi vicini e lontani, astratti e naturalistici,
internazionali e autoctoni, sperimentali e tradizionali,
colti o popolari che convivono nelle più diverse forme e
poetiche artistiche.
La tendenza al rapido
consumo, carattere dominante della civiltà del nostro
tempo, non risparmia neppure la produzione e la ricerca
artistica. La velocità della diffusione, che sottopone
le tendenze ad una rapida obsolescenza e, l’esigenza del
mercato di esibire creazioni sempre nuove generano un
andamento vorticoso dell’arte dei nostri giorni.
Ciò provoca
operazioni di radicale e continuo revisionismo a
dispetto di quanto la storia dell’arte ha codificato nel
Novecento e nel passato.
Shhh…rumori
d’artista,
la mostra che si presenta alla Fondazione Piaggio, lo
dimostra con assoluta chiarezza.
I quattro artisti che
costituiscono questa collettiva mostrano caratteri di
evidente originalità, benché siano chiare le diverse
ascendenze culturali.
D’altra parte, non va
dimenticato che durante il secolo Ventesimo Avanguardie
e Neoavanguardie hanno fortemente contribuito al
formarsi di un ricchissimo patrimonio di opere, di idee,
di dibattiti, di scritti da consultare e da cui
attingere.
E’ naturale che quel
ricco patrimonio entri a far parte integrante delle
ricerche delle nuove generazioni.
Il tema della
complessità sembra essere al centro degli interessi
speculativi e creativi di Gloria Campriani. La
fibra tessile rappresenta il centro, il motore della sua
multiforme ricerca. Originariamente unica struttura
portante dell’opera, nei lavori più recenti diviene
grumo di materia, spesso accostata, fusa, impastata con
materiali estrapolati dal mondo naturale.
L’uso di colori
acrilici che investono le fibre, consentono all’artista
di sviluppare trame di grande fascino: la gamma
cromatica varia da sgargianti modulazioni di colori (Luce
travolgente) a scabre sfumature tonali (Insenature).
Gli assetti compositivi sono assai articolati: cangiano
da controllate geometrie (Il cane o Confronti)
a fantasmagoriche e sconvolgenti invenzioni (Energia).
Le superfici
fluiscono da accostamenti e intrecci piani in cui è la
sensazione tattile della materia a dominare, fino ad
intensi e vibranti bassorilievi, vere e proprie sculture
di fibra; superfici spesso tormentate, frementi e mosse
da spessori diversi.
Lorenzo Filomeni
manifesta analogo carattere di scultore su supporto
pittorico nelle sue Ruggini. La ruggine è
elemento evidente di degrado, ultimo residuo di vita,
decomposizione di oggetti artificialmente costruiti.
Scarto da accantonare, rifiuto. Sorge subito una
domanda: “Siamo di fronte ad un’ulteriore, stanca,
manifestazione della mitologia, della retorica del
rifiuto, del recupero estetico dell’oggetto già fatto
che tanto ha caratterizzato la ricerca, ma anche la
ripetitività, l’imitazione fino alla noia, del fare
artistico a noi contemporaneo?”.
Sembrerebbe di no. Il
lavoro di Lorenzo Filomeni è pervaso da un sottile filo
di poesia che riscatta immediatamente ogni scoria di
elucubrazione intellettualistica. C’è consapevolezza
della storia e delle stratificazioni culturali, insieme
ad un autentico desiderio di scoprire, di scavare, di
calarsi dentro i caratteri del materiale senza
condizionamenti, preconcetti o pregiudizi, di coglierne
il trascolorare, il diverso spessore. L’originalità del
lavoro di Filomeni sta nell’aver messo in lirico
rapporto l’intensa, uniforme stesura pittorica del
supporto caratterizzata da colori acrilici dalla
vigorosa cromia, con le ruggini di diverso spessore e
colore, di varia dimensione e di articolato equilibrio
compositivo. La ruggine diviene materia del comporre,
stimolo alla creatività, Burri e Fontana – come è già
stato osservato - sono presenti, ma lontani. L’opera di
Filomeni è concrezione profonda di vissuti diversi e,
insieme, slancio creativo; memoria e proiezione verso il
futuro; frammento di realtà e ritmo interiore.
Le fotografie di
Luca Palatresi vanno a collocarsi in una dimensione
che varia dall’accentuato realismo della serie Adam,
all’icastico surrealismo di Food &Fashion. Forti
contrasti luministici, bagliori di luce astratta,
irreale, incombente, animano sia plastici dettagli del
bianco e nero sia le immagini di rigogliosa e serrata
atmosfera ambientale, quali Alice in Wonderland,
My Old Man, The Lady who Deceived Death.
Attraverso modalità
rappresentative ora statiche e fredde, ora di forte
impatto espressionistico, Luca Palatresi sembra voler
trattare la realtà con imparzialità e rigore oggettivo,
con un atteggiamento duro e cinico invece, rivela
un’intensa partecipazione, una forte carica emozionale
con cui investe i soggetti rappresentati.
L’assoluta padronanza
del mezzo tecnico guida l’autore in azzardate
elaborazioni di elevata efficacia e raffinatezza, come
in Woman in white. L’artista non sembra
preoccuparsi della coerenza di stile e dell’unitarietà
del linguaggio. Egli esplora possibilità diverse con
molteplici e difformi modulazioni e piega lo strumento
di ripresa e le successive elaborazioni ai diversi
momenti della sua eclettica ispirazione. Le foto di Luca
Palatresi rivelano realtà esterne e interne
trasfigurate, esasperate, colme di ambiguità e di
contrasti.
Anche la pittura di
Tannaz, giovane artista iraniana, sembra limitare
l’intervento della ragione per dare voce alle pulsioni
più autentiche dell’interiorità umana. La realtà viene
filtrata attraverso l’immaginazione dell’artista e fusa
con i suoi ricordi, impressioni e sensazioni. Il mondo
che ne scaturisce è frutto delle visioni, dei desideri,
delle suggestioni della pittrice. E lo fa con queste
inconsuete raffigurazioni, deflagrazioni spaziali che
sembrano originarsi nel caos primigenio e, a loro volta,
generando vortici vivificanti. Tutto appare in continuo
ed esplosivo movimento entro il quale anche la figura
umana, quando c’è, tende a sfaldarsi e a fondersi nello
spazio.
In mostra sarà
proiettato un video di presentazione delle opere e delle
attività dei quattro artisti.
Iniziative
collaterali alla mostra:
Laboratori
didattici degli artisti
rivolti agli studenti della scuola primaria e secondaria
di primo e secondo livello (su prenotazione):
15 Gennaio ore
10.00:
Gloria Campriani presso la Fondazione Piaggio
19 Gennaio ore
10.00:
Luca Palatresi presso la Fondazione Piaggio
Tannaz Hosseini Lahiji
presso il
laboratorio di via Turati
22 Gennaio ore
10.00: Gloria Campriani
presso la Fondazione Piaggio
Lorenzo Filomeni
presso il laboratorio
di via Turati
29 Gennaio ore
10.00:
Lorenzo Filomeni presso il laboratorio di via Turati
Il 16 Gennaio
alle ore 17.00 sarà istituito presso la
Fondazione Piaggio il Caffè con gli artisti,
un incontro fra gli artisti, il Maestro Nespolo e il
pubblico sul tema della mostra.
Il 30 Gennaio
la mostra si chiude alla presenza del Presidente della
Fondazione Piaggio Prof. Tommaso Fanfani e degli artisti
che alle ore 16.30 presentano gli elaborati eseguiti dai
ragazzi che hanno partecipato ai laboratori.
Scheda Tecnica
Shhh…rumori d’artista
A cura di: Tommaso
Fanfani ed Elena Colombini
Sede:
Fondazione Piaggio - Museo Piaggio “Giovanni Alberto
Agnelli” Pontedera (PI)
Indirizzo:
Viale Rinaldo
Piaggio, 7 Pontedera (PI)
Info e prenotazioni:
elena.colombini@fondazionepiaggio.it Tel.
0587/271721 Fax 0587/290057
silvia.guidi@comune.pontedera.pi.it
Tel. 0587/299620 Fax 0587/53292
ufficioturistico@comune.pontedera.pi.it Tel.
0587/53354
Periodo espositivo:
4 Dicembre 2009 – 30 Gennaio 2010
Inaugurazione:
venerdì 4 dicembre alle ore 17.30
Orario:
dal martedì al sabato ore 10 – 18 ingresso gratuito
Conferenza stampa:
Giovedì 3 dicembre alle ore 12.00 Fondazione Piaggio