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MOSTRA:
MELCHIORRE CESAROTTI - Padova
200° Anniversario della
morte di Melchiorre Cesarotti
Mostra
“MELCHIORRE CESAROTTI (1730-1808):
UN
LETTERATO TRA IL VENETO E L'EUROPA”
22
APRILE – 10 MAGGIO 2009
PADOVA – Oratorio di San Rocco
COMUNICATO STAMPA
Si
continua ancora, in questo inizio di 2009, a parlare di
Melchiorre Cesarotti, sempre nell’ambito delle
manifestazioni che nel 2008 hanno celebrato il
bicentenario dalla sua morte. L’occasione, in questo
caso, sarà offerta dall’allestimento della mostra che
dal 22 aprile al 10 maggio occuperà, a Padova,
l’Oratorio di San Rocco.
“MELCHIORRE CESAROTTI (1730-1808): UN LETTERATO TRA IL
VENETO E L'EUROPA”
è il
titolo dell’evento che prevede l’esposizione di stampe e
manoscritti delle opere e dei documenti originali del
Cesarotti.
Al di
là del richiamo e dell’attenzione di un pubblico sempre
più vasto, sulla figura e sull’opera del Cesarotti, la
mostra, ed il catalogo che la documenta, segneranno
certamente una tappa importante nelle vicende degli
studi e delle ricerche, già assai fitte soprattutto
nell’ultimo decennio, intorno a un protagonista della
cultura italiana ed europea nella delicata transizione
fra Sette e Ottocento.
L’evento realizzato sempre dal Comitato Nazionale per le
celebrazioni del bicentenario della morte di Melchiorre
Cesarotti, (nominato con Decreto del Ministro per i Beni
e le Attività culturali del 20 marzo 2008) ha la
collaborazione del Comune di Padova ed è organizzata
dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca Universitaria
di Padova e dalla Biblioteca del Seminario.
I
documenti, i mss. e le stampe esposte, che nel loro
insieme, pur nella necessità di una selezione adeguata
agli spazi espositivi, rappresentano il corpus
più ampio mai esposto al pubblico e pertinenti a
Melchiorre Cesarotti, provengono dai patrimoni
documentari e librari, oltre che dell’Archivio di Stato
di Padova, della Biblioteca Universitaria di Padova,
della Biblioteca del Seminario di Padova, enti tutti
rappresentati nel Comitato Nazionale, dell’Archivio
Vescovile e della Biblioteca Civica di Padova, della
Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, della
Biblioteca del Museo Civico di Bassano del Grappa
(Vicenza), della Biblioteca Nazionale Centrale e della
Biblioteca Riccardiana di Firenze. Non pochi dei “pezzi”
che saranno esposti vengono sistematicamente descritti
per la prima volta.
La
mostra ed il catalogo documentano, in primo luogo, la
centralità della figura e dell’opera del Cesarotti, nel
contesto della cultura veneta fra la metà del Settecento
e il primo decennio del nuovo secolo: con una varietà di
interessi, di competenze e di progetti che ne fanno
rapidamente (specie dopo l’Ossian del 1763)
personaggio di spicco, ben al di là dei confini pur
assai ricchi dell’ambito di provenienza (Padova, Venezia
e il Veneto), a livello nazionale ed europeo, al centro
di una fitta rete di rapporti documentati solo in parte
dall’epistolario a stampa.
Traduttore in primis (con una vastissima, e
inusuale, gamma di interessi: da Voltaire ai greci, ai
latini, all’Ossian e non solo), filosofo del linguaggio,
teorico dell’estetica, non sordo alle istanze anche
“politiche” di decenni difficilissimi, segretario
competente e interessato dell’Accademia di Padova,
letterato e poeta in proprio, il Cesarotti dimostra in
tutti questi ambiti spiccati interessi e preferenze,
capacità e volontà polemiche, specie nei confronti delle
chiusure del classicismo pedantesco, ma anche
disponibilità cospicue alla mediazione, secondo
equilibri variabili nel tempo, ma sostanzialmente
consoni alla fisionomia spiccata di un “uomo di lettere”
in grado di far fronte ai nuovi compiti offerti dal
secolo dei lumi e dalle sin drammatiche vicende europee
fra l’ultimo scorcio del Settecento e l’avvio del nuovo
secolo, attraversando con sostanziale coerenza
(nonostante accuse spesso ingenerose di acquiescenza)
gli anni del declino della Dominante, la stagione
rivoluzionaria, il breve intermezzo austriaco e l’età
napoleonica. Di questa varietà di interessi, e di questa
costanza, la mostra e il catalogo offrono uno spaccato
di singolare evidenza.
I due
massimi dell’attività cesarottiana, sul piano non solo
dell’impegno personale, ma della messa a frutto delle
sue competenze di traduttore, di lettore di “buon gusto”
e di erudito, sono riconoscibili nei lavori, che
impegnarono il Cesarotti per decenni, in margine a
Ossian e a Omero.
La
mostra, ed il catalogo, offrono su questi due versanti
una documentazione completa: indicativa non solo della
mole e della qualità del lavoro cesarottiano, ma anche
della maturazione delle intenzioni e dei giudizi in
corso d’opera, con ricadute di grande rilievo anche per
le vicende della cultura italiana ed europea delle
generazioni successive, dal Monti traduttore dell’Iliade
alla stagione romantica.
Ma non
meno interessanti sono i documenti esposti pertinenti
alla biografia cesarottiana (spesso primizie che hanno
comportato ricerche ad hoc presso l’Archivio di
Stato e l’Archivio Vescovile di Padova, come, sul
versante delle lettere, fortunate acquisizioni della
Biblioteca Universitaria e valorizzazione del patrimonio
della Biblioteca Civica sempre di Padova), e, seppur in
misura assai limitata rispetto alle possibilità della
documentazione disponibile, alla ricezione soprattutto
dell’Ossian.
MELCHIORRE CESAROTTI (1730-1808):
UN
LETTERATO TRA IL VENETO E L'EUROPA”
22
APRILE – 10 MAGGIO 2009
PADOVA
– Oratorio di San Rocco (via Santa Lucia)
Da
martedì a domenica: 9,30-12,30 / 15,30-19,30
lunedì
chiuso
INGRESSO LIBERO
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