Racconti di vita. Colori, segni e
sogni nelle opere della collezione Martini
a cura di Maurizio Vanni
6 marzo / 13 aprile 2009
Palazzo dell’Abbondanza, Massa
Marittima (GR)
Comunicato stampa
Dal 6 marzo al 13 aprile 2009 si
terrà al Palazzo dell’Abbondanza di Massa
Marittima (GR) la mostra Racconti di vita.
Colori, segni e sogni nella collezione Martini,
organizzata dal Comune di Massa Marittima e a
cura di Maurizio Vanni. L’esposizione parte
dalla donazione della collezione personale di
Angiolino Martini alla città di Massa Marittima,
oltre 700 opere raccolte in una vita dedicata
all’arte, alla conoscenza: dall’Ottocento
toscano ai post-macchiaoli, dal Realismo alla
Pop italiana, dal Simbolismo alla
Transavanguardia. In mostra saranno esposti
diciannove disegni, sette grafiche, trentasette
dipinti, di artisti noti come Fattori, De
Chirico, Guttuso, Schifano, Rotella, Ottone
Rosai. La mostra è una preziosa testimonianza di
un preciso momento storico, e racconto di una
personalità avida di sapere, bisognosa di
continuo confronto con un mondo sempre in
divenire.
La mostra allestita all’interno
del Palazzo dell’Abbondanza, da due anni
impegnato a dar maggiore visibilità all’arte
contemporanea, inaugura un nuovo percorso
espositivo della Collezione Martini, dal 1999
proprietà del Comune di Massa Marittima. La
mostra è stata realizzata grazie anche al
contributo di: Rete Museale
Provinciale, per il lavoro scientifico sulla
collezione, Massa Marittima Sviluppo srl,
ditta di costruzioni da poco presente sul
territorio massetano e impegnata nella
promozione culturale. In occasione
dell'inaugurazione verrà ufficializzata la
donazione fatta da Giuliano Ghelli al
Comune di una scultura, uno dei busti dell’opera
Esercito di terracotta. L’artista sarà
presente all’inaugurazione. Come d’abitudine,
animeranno la mostra incontri e iniziative. Tra
queste, il 21 marzo, per il centenario del
Futurismo, si terrà la lezione
Pensieri quotidiani. La lezione
di Marinetti
e la nostra contemporaneità, ospite
d’onore l’artista Maurizio Cannavacciuolo che
esporrà alcune sue opere e parlerà del suo
lavoro.
Angiolino Martini (1913 - 2000),
nato da genitori massetani, è sempre vissuto a
Follonica, dove faceva l’insegnante di
ragioneria. Non ha avuto una formazione da
storico dell’arte né probabilmente ha cominciato
a collezionare con l’intento di creare una
particolare raccolta o con l’avidità di
speculare. A guidarlo il puro piacere di
possedere cose importanti, scoprire prima di
altri qualche artista non ancora del tutto
sostenuto dalla critica, o semplicemente il
desiderio di assecondare, come amava ripetere
con insistenza, “quell’irresistibile follia di
un maniaco dell’arte”. Angiolino Martini
raccolse le sue oltre 700 opere in una piccola
casa, riempiendo tutte le pareti e tutti gli
spazi possibili, e riservando alla camera da
letto le opere più amate.
Il collezionismo d’arte è un
fenomeno tanto affascinante quanto complesso che
comprende due anime di difficile distinzione:
una culturale e una commerciale. Il
collezionista, dal momento che compare sulla
scena pubblica, propone un personale modello di
interazione con gli oggetti che raccoglie,
conferendo alle opere una particolare funzione
simbolica per aumentare la stima in se stesso,
trasformare la propria immagine e migliorare il
benessere interiore attraverso il possesso di
ciò che ama. Magari inizia con l’acquistare un
dipinto per puro piacere e magicamente, prima di
quanto si possa credere, si trova a seguire
aste, a frequentare fiere, a presenziare
Biennali, a visitare collezioni pubbliche e
private e a leggere di tutto sugli artisti che
lo interessano.
La collezione potrebbe essere
considerata il trionfo del bisogno di sedurre
unito alla paura di essere sedotti. Freud
sosteneva che ogni collezionista potrebbe essere
la controfigura del Don Giovanni che si illude
di confermare la propria immortalità
frammentando il piacere in attimi fugaci e
ostinandosi ciecamente a rifiutare lo scorrere
del tempo. In fondo, se così fosse, Angiolino
Martini avrebbe raggiunto il suo scopo:
attraverso la donazione della sua collezione al
Comune di Massa Marittima ha ottenuto quel
riconoscimento e quel suffragio, condiviso con
altre persone, che andrà oltre il tempo.
Inaugurazione
Venerdì 6 marzo ore 17,30
Orario
venerdì ore 16-19, sabato e
domenica ore 10-12 e 16-19.
Il 13 aprile la mostra sarà
aperta dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Ingresso gratuito
Info
Tel 0566/902289, 0566/901954
www.comune.massamarittima.gr.it
(Alla chiusura, la mostra sarà
trasferita presso il Complesso Museale di San
Pietro all'Orto e seguirà il seguente orario
10-13 e 15-18 lunedì chiuso)