raffigurante la
concessione da parte del Duca Gonzaga della Fiera di
Diano d’Alba
EPISODIO
STORICO 9 MAGGIO 1608
Il duca
Vincenzo II Gonzaga, Signore di Mantova e del
Monferrato, sapendo che il duca Carlo Emanuele I di
Savoia sta ordendo trame per impadronirsi di tutto il
territorio piemontese, cerca di porvi riparo. Intanto
che fervono i preparativi per la difesa armata il duca
Gonzaga
considera di
primaria importanza conquistare la piena fedeltà dei
suoi sudditi, specialmente
quelli che si
trovano nei territori di confine del feudo monferrino.
Diano è un paese composto di 800 anime posizionato alle
soglie del marchesato di Saluzzo e riveste una certa
importanza strategica perché possiede un grande castello
che difende una delle vie che conducono alla città di
Alba. Per ingraziarsi la poverissima popolazione dianese,
Vincenzo II, decide di fare alcune concessioni che
mitigano l’attuale pesantissima imposizione del tasso
feudale.
Venendo
incontro ad un’annosa richiesta rimasta sempre
inascoltata, il duca nell’anno
1607 appena
trascorso, ha trasformato tutte le varie, decime,
ventesime, fodri ecc. in un’unica tassa di 180 scudi
d’oro, che rappresentano una cifra inferiore al totale
precedente, da versare in due semestri annui. Una
seconda concessione è stata fatta con il permesso di
istituire due fiere annuali, una nel mese di novembre,
la seconda nel mese di maggio.
Per mettere in
giusta luce la sua munificenza, ad inaugurare l’apertura
della fiera novembrina, Vincenzo Gonzaga ha inviato in
sua rappresentanza il marchese del Monferrato
accompagnato dal suo plenipotenziario recante l’apposito
editto.
Per dare
ancora più risalto all’evento, l’editto letto dal
plenipotenziario alla presenza
di tutto il
popolo conteneva vieppiù la promessa che il Duca in
persona avrebbe presenziato
all’apertura
della fiera di maggio.
CERIMONIA
Il cerimoniale
prevede che alle ore 18 del sabato 9 maggio, si aprano
le botteghe artigiane,
i mercati, le
locande e inizi il lavoro quotidiano dell’epoca nelle
postazioni ubicate lungo il percorso del corteo
medioevale. I 6 borghi di Diano: Lobricco, Lomondo,
Lopiano, Remondato, Ricca e Valle Talloria, riproducono
ognuno un antico mestiere di vita rinascimentale. Al
calare delle tenebre, verranno spente le luci pubbliche
e illuminato da centinaia di torce, prenderà il via alle
ore 21,00 il grande CORTEO STORICO. Con una tappa in
ognuna delle postazioni dei borghi, il corteo percorrerà
tutto il centro storico fino ad arrivare, girando
intorno al palazzo municipale, in una piazzetta dove
alla luce dei bracieri troverà imbandita una tavola
rinascimentale ove le coppie nobili prenderanno posto.
Prima di dare il via al ricco banchetto, il capitano
delle guardie ducali darà LETTURA DELL'EDITTO in
questione cui farà
seguito il
ringraziamento del Sindaco. I popolani presenteranno i
doni omaggio del paese e infine verrà servita la CENA
RINASCIMENTALE.
Il programma
della serata
A partire dalle
ore 18.00 i Borghi riproducono ognuno un antico mestiere
di vita rinascimentale.
Dalle ore 19.00
Cena itinerante nel concentrico del paese con menù
completo a € 15,00 comprendente Buono sconto da € 5,00
usufruibile presso
l’Ipermercato
E.Lecler- Conad di Alba.
Il Piatto del
Marchese € 3,00
I Quadretti
Rinascimentali € 5,00
Il piatto del
Marchese € 4,00
Orzo Tostato
(caffè) € 1,00
Dolcetto annata
1607
(offerto dalla
Cantina Comunale I Sörì di Diano)
CENTRO STORICO
ore 21.00
Corteo Storico
–Lettura dell’Edito – Cena Rinascimentale
La
manifestazione sarà ripresa per intero da Telecupole.
Per
informazioni telefonare al numero 0173 69385 oppure 0173
69170.
In caso di
maltempo la manifestazione sarà posticipata a sabato 16
maggio 2009.
Organizzazione,
Promozione e Cura della Pro-Loco di Diano d’Alba
Per tutte le
informazioni sull’evento
Ufficio
stampa/promozione (info per i giornalisti)
ASSOCIAZIONE
TURISTICA PRO-LOCO
DI DIANO D’ALBA
Telefono e fax
0173 69170
Claudia 339
7120251
www.prolocodiano.com
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floreali l’’interno del banchetto e all’esterno il
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