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LA PETITE MESSE
SOLENNELLE DI ROSSINI - Busto Arsizio (VA)
La Petite
Messe Solennelle di Rossini a Busto Arsizio chiude la
prima stagione lirico sinfonica della Bcc
8 maggio - ore 21 - Chiesa di
Sant'Edoardo - ingresso libero
La Petite Messe Solennelle di Rossini chiude la prima
stagione lirico sinfonica della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate. Appuntamento a Busto Arsizio (Va) alle 21
dell'8 Maggio alla Chiesa di Sant'Edoardo per il
Concerto dell'Ascensione. Ingresso libero. Esegue
l'orchestra Amadeus, sotto la direzione di Marco
Raimondi.
La Petite messe può essere considerata il testamento
spirituale di Rossini, forse già presago della sua
prossima morte. E' costruita come una Messa, dal Kirie
all' Agnus Dei ma la "Piccola Messa Solenne" non è ne
piccola ne si puo dire solenne perché e ricca delle
melodie e fioriture che sono proprie delle musiche di
Rossini. In essa si percepisce una grande spiritualità,
come si evidenzia anche nella nota che Rossini scrive al
termine dello spartito della messa: "Caro Dio. Eccola
terminata questa povera piccola messa. Ho scritto musica
sacra o musica maledetta. Ero nato per l'opera buffa, lo
sai bene! Poca scienza, un pochino di cuore, ecco tutto.
Sii dunque benedetto, e concedimi il paradiso". Amiamo
pensare che la sua preghiera non sia rimasta
inascoltata.
Da quarant'anni Rossini si era ritirato a vita privata
rinunciando a scrivere opere, ma dedicandosi a più di
150 tra arie da camera, pezzi per pianoforte e piccoli
complessi che lui chiamava 'peccati di vecchiaia'.
Eccezioni nel campo della musica sacra furono lo Stabat
Mater scritto tra il 1832 e il 1841 e, appunto, la Petit
Messe Solennelle.
Quest'ultima fu eseguita in pubblico, vivente il
musicista solo 3 volte e sempre nello stesso luogo.
Nel 1867 pensando che se non ci avesse pensato lui lo
avrebbe fatto qualcun altro, il musicista approntò una
versione orchestrale che fu eseguita il 28 febbraio 1869
al Theatre-Italien. Un anno, seguirà dopo la sua morte.
L'esecuzione di quest'opera avvenne il 14 marzo del 1864
presso la cappella di famiglia della contessa Louise
Pillet-Will, alla quale fu dedicata, in presenza di solo
poche persone e di alcuni critici. Ottenne grande
successo e fu replicata diverse altre volte.
L'opera si compone di quattordici pezzi ricchi di
inventiva armonica e melodica e si inserisce fra le
composizioni di spiccata originalità, fornite di
un'alternanza tra musica da chiesa e musica profana: il
Kyrie per soli, coro, pianoforti e armonium; il Gloria
per soprano solo e coro, pianoforti e armonium; il
Gratias agimus, un terzetto per mezzosoprano, tenore e
basso; il Domine Deus, pagina affidata al tenore e
preceduta da una introduzione pianistica; il Qui tollis,
duetto tra soprano e contralto introdotto anch'esso dal
pianoforte; il Cum Sancto Spiritu per soli e coro che
conclude la prima parte dell'opera.
Il Credo rappresenta l'inizio della seconda parte della
messa ed è per coro. Segue subito dopo il Crucifixus
introdotto dal pianoforte, in cui si innesta la voce del
soprano; l'Et resurrexit per soli e coro; il Preludio
religioso per pianoforte solo, il brano strumentale più
lungo dell'opera, che dura circa otto minuti; il
Sanctus, un coro "a cappella"; l'O salutaris Ostia,
penultimo brano per soprano solo e pianoforte; infine
l'Agnus Dei che chiude la sequenza dei brani della
messa, pieno di intensa melodia che presagisce una
visione di pace duratura intonata dal contralto a cui fa
eco il coro a voci sole e continuando con le voci corali
che si uniscono al contralto solista e agli strumenti
che concludono il capolavoro rossiniano.
“La nostra banca, che punta a liberare le potenzialità
del territorio in cui opera, non poteva certo rinunciare
a valorizzare un bene inestimabile della cultura e
dell'arte italiana - commenta Lidio Clementi, presidente
della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate. - Così siamo in prima fila a promuovere una
proposta varia, di qualità elevata e, insieme, di grande
godibilità per tutti. Anche così pensiamo di rendere un
servizio al nostro territorio; rendendo fruibile, grazie
alla bravura e alla professionalità dei musicisti
dell'ensemble Amadeus, un bene che, confinato nei sancta
sanctorum della lirica, non produrrebbe quegli effetti
che ci rendono tutti più ricchi".
Coro e orchestra Amadeus
Il Coro e Orchestra Amadeus nasce nel 1997 sull'esempio
delle società corali europee con il proposito di
diffondere la musica colta colmando uno storico vuoto
nella realtà musicale italiana. La sua attività comincia
nel 1998 con la creazione di un laboratorio corale a cui
nel 1999 se ne aggiunge uno orchestrale composto da
giovani professionisti e studenti. Negli anni
successivi, accanto all'attività formativa, viene
costruito un repertorio concertistico che spazia dal Te
Deum di M.A.Charpentier ai Credo RV591 e RV592 di
A.Vivaldi, dalla Kronungsmesse KV317 alle Litanie de
Venerabili Altaris Sacramento di W.A.Mozart, dalle
principali opere del '7,'8 e '900 (Nozze di Figaro,
Nabucco, Trovatore, Traviata, Aida, Cavalleria
Rusticana,...) alla Messe Solennelle di Rossini, a cui
si aggiungono ouvertures e sinfonie, concerti per
strumento solista ed orchestra e brani inediti di autori
contemporanei. Se il coro, preparato da validi maestri,
cresce fino a raggiungere gli attuali 80 elementi,
l'orchestra sinfonica, violino di spalla Stefano Grossi,
è composta oggi da 60 professionisti provenienti dalle
migliori scuole e orchestre italiane e internazionali.
Marco Raimondi Direttore
Marco Raimondi ha compiuto i suoi studi musicali a
Milano, in pianoforte sotto la guida di R.Fontanella ed
in organo nella classe di F.Castelli, per poi svolgere
dal 1984 attività di organista presso diverse chiese
della diocesi milanese. Si è successivamente diplomato
con il massimo dei voti in musica corale e direzione di
coro, conseguendo la laurea di magistero in musica sacra
presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra della
Santa Sede con una tesi sulla direzione orchestrale
dalle origini all'età contemporanea. Ha studiato
direzione d'orchestra a Perugia con F.Dorsi per poi
perfezionarsi a Berlino con O.W.Muller. Ha partecipato a
masterclass e seminari internazionali approfondendo le
sue conoscenze in composizione con L.Molfino,
interpretazione con G.Acciai, vocalità con M.LSanchez.
Dopo essersi laureato anche in ingegneria gestionale,
sempre a Milano, svolge attualmente attività di
direttore in ambito internazionale e di docente presso
diversi istituti accademici. Ha al proprio attivo
un'intensa attività concertistica e ha collaborato con
numerose formazioni tra cui la Philharmonisches
Kammerochester Berlin, l'Orchestra dell'Accademia
Musicale Umbra, la Philarmonic Orchestra of Vorpommern,
l'Orchestra Goldberg, il Collegium Musicum J.S.Bach ed
il Coro e Orchestra Amadeus di cui è uno dei fondatori e
direttore stabile e con il quale ha inciso i cd
"Christmas forever" (2006), "Kronunsgmesse" (2007) ed
"Invito all'opera" (2008)
Enrico Raimondi Organo
Enrico Raimondi, ha cominciato lo studio del pianoforte
con il M°Fontanella per proseguirlo con il M°Riva e
diplomarsi presso il Conservatorio "G.Cantelli" di
Novara. Svolge attività stabile di pianista, organista e
maestro collaboratore presso il coro e orchestra
"Amadeus", di cui figura tra i fondatori, e di
clavicembalista con formazioni cameristiche con le quali
svolge intensa attività concertistica. Ha affrontato un
vasto repertorio dalla musica antica al periodo
contemporaneo esibendosi in concerti, rassegne e
festival musicali nazionali. Ha collaborato con diversi
laboratori corali e svolge attività didattica in qualità
di docente di Pianoforte, Teoria e Solfeggio, Armonia e
Storia della Musica presso diverse scuole musicali. Ha
studiato vocalità con il M°Jelo e tecnica orchestrale
con il M°Dorsi ed attualmente studia canto lirico con il
tenore georgiano M°Svanidze e organo con il M°Paolini.
Nel 2005 ha costituito con Valentina Cagliani il duo
pianistico "piano-four-te", nel 2006 il Trio Operistico
Italiano con il tenore A.Semeraro ed il soprano F.De Poi
e quindi la Camerata Lombarda, sestetto specializzato
nel repertorio barocco. Ricopre il ruolo di organista
presso diverse chiese e direttore del coro presso la
chiesa S.Giulio di Castellanza. Svolge anche attività di
compositore ed ha al proprio attivo una "Fantasia
Natalizia" per soli, coro ed orchestra sinfonica,
eseguita dal 2002 dal Coro e Orchestra Amadeus, che è
giunta oggi ad oltre 50 repliche.
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