Alle ore 17 del
prossimo 12 dicembre, si inaugurerà presso il Palazzo
dei Capitani di Ascoli Piceno (Sala della Ragione), la
mostra personale n° 121 di Eva Fischer.
Per la prima volta
dal 1974, l’artista italiana conosciuta ed apprezzata in
tutto il mondo, esporrà esclusivamente il lavoro
grafico, a corollario di oltre 60 anni di lavoro.
Il titolo della
mostra, Per non dimenticare, intende far capire –
specialmente ai giovani - che ogni persona è legata al
proprio passato, spesso vissuto attraverso fatti tristi,
particolari, drammatici. Allo stesso modo Eva Fischer
ricorda nelle sue opere momenti storici e personali che
le hanno segnato la vita: la Shoah, prima di tutto,
sebbene l’artista non abbia volutamente mai
rappresentato le vicissitudini passate sotto il nazismo
nelle sue acqueforti ed acquetinte; ma anche il periodo
delle biciclette, i mercati romani, le architetture
mediterranee, i muri, le conchiglie, le nature morte e
tante altre tematiche che l’hanno accompagnata nei suoi
momenti pittorici di ispirazione.
Saranno una ventina
le incisioni e le litografie che ne ripercorreranno il
percorso artistico: opere grafiche nelle quali un
disegno abile e sperimentato piega la sua perizia alle
rappresentazioni umane e psicologiche, nel costante
amore per la natura e per un tipo di espressione
classica e naturalistica. Nella varietà dei lavori
esposti emerge una saggia ed equilibrata visione dei
contrasti, espressa con una tecnica grafica di alto
interesse ed un particolarissimo uso della matita che
scava in profondità la luce, dando vita agli oggetti
inanimati ed al silenzio ambientale che li circonda, sia
nei volti delle figure umane, ritratte nella loro
semplicità, assorte nei loro compiti quotidiani ma
sempre in attesa di qualcos’altro…
La mostra, sotto
l’egida del Comune e della Provincia di Ascoli Piceno e
patrocinata dal Lions Club Urbs Turrita, è curata da
Antonella Ventura (Presidente di “Arte per le Marche”)
ed allestita da Alan D. Baumann.
Per maggiori
informazioni sull’artista:
www.evafischer.com
Tre
pensieri sull’artista...
Penso che la Fischer
voglia esprimere e indicare una stagione, se non
edenica, almeno felice, di un tempo e di un luogo, per
una confidente, patriarcale società di erranti che si
ritrovano ad aver pace, nei gesti del lavoro, del gioco,
della contemplazione. E' una nuova convivenza, una nuova
amicizia pensata per gli uomini, al di là del pretesto
narrativo con cui si incontrano a giocare, a conversare,
a sognare, a bere alla cannella della acqua, a riparare
una bicicletta.
Alfonso Gatto
In una forma semplice
(che può far ricordare proprio la grafica romana
neoclassica e popolare del primo ottocento) i personaggi
sono operai, artigiani, poveri, lavoratori o oziosi, con
oggetti di lavoro o di mestiere, o calati nel riposo
della luce romana, e della descrizione precisa della
loro condizione, tutta sempre, nella sua antichità,
presente e nel presente. E tuttavia c'è qualcosa d'altro
e di fondamentale, che li porta e li situa altrove, in
un mondo che presuppone un altro mondo, e che in ogni
momento, anche senza rendersene conto, lo aspetta.
Carlo Levi
...Eva Fischer ha
messo la mano su uno degli aspetti della vita moderna
più suggestivi, e che sollecitano, quotidianamente, una
nostalgia verso un mondo naturale, e i pensieri
dell'uomo stretto dalle necessità, verso un regno di
abbondanza e un paradiso perduto che tutti i giorni
arriva in un imballaggio alla città. In questi quadri si
sente quell'incanto, quella nostalgia, e anche quella
gioia...
Corrado Alvaro
EVA
FISCHER
Per non dimenticare
Sala della
Ragione/Area Archeologica
Palazzo dei Capitani
Piazza del Popolo
ASCOLI PICENO
Inaugurazione: 12
dicembre 2009 – ore 17
Apertura mostra
Tutti i giorni - Ore 10.30/15.00 - 15.30/19.30