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SPLENDORI DEL GOTICO
NEL FRIULI PATRIARCALE - Udine
A
testimonianza del ruolo strategico della regione tra XIV
e XV secolo, dei significativi legami tra i potenti
friulani e le casata imperiale e dell’intenso scambio
culturale e artistico verso il Nord est, in esposizione
non ci saranno solo straordinarie testimonianze
artistiche (sculture e dipinti) locali ma anche
eccezionali oggetti provenienti da alcuni dei più
importanti musei Europei: la collezione
Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Correr di Venezia, il
Museo del Bargello di Firenze, la Biblioteca Nazionale
di Praga, il Castello del Capitolo di Praga, il Museo
delle arti decorative di Lione, e numerosi altri
prestiti italiani.
Un
apporto determinante verrà anche dalle istituzioni
museali e dalle biblioteche di tutta la regione che
contribuiranno con prestiti delle opere più
significative; dal celeberrimo Busto reliquiario di San
Donato del Tesoro del Duomo di Cividale, al Pastorale di
Poppone del Tesoro della Cattedrale di Gorizia, simbolo
del potere sacrale del Patriarca, alla Statua lignea di
S. Eufemia del Museo Diocesano di Udine.
A
ribadire l’intento di offrire al visitatore uno sguardo
a 360 gradi su un secolo pregno di fermenti culturali e
politici, la mostra esporrà una ricchissima serie di
oggetti: armi, preziosi gioielli e reliquiari, apparati
ecclesiastici, manoscritti miniati, documenti alcuni dei
quali inediti, splendidi tessuti e vesti, monete e
sigilli, oggetti di uso quotidiano, nel tentativo di
ricostruire nel modo più esauriente e completo un’epoca
e la sua società.
La
mostra sarà inoltre un’occasione per tracciare una mappa
del ricco patrimonio artistico regionale legato appunto
alla cultura tardo – gotica che tocca una serie di
località, città (Gemona, Venzone, Cividale, Pordenone,
Spilimbergo, San Vito al Tagliamento), chiese e
monasteri, custodi di tesori di inestimabile valore
artistico e storico. Il visitatore sarà stimolato a
intraprendere un ideale pellegrinaggio contemporaneo in
una regione che era attraversata dai percorsi dei devoti
diretti sia verso la Terrasanta, sia verso Roma la
capitale della cristianità, come testimoniano i numerosi
centri di ospitalità gestiti da ordini monastico –
cavallereschi. Analogo intendimento anche per i luoghi
del gotico all’interno della città di Udine definita
urbs picta da Marin Sanudo nella sua cinquecentesca
Descrizione della Patria del Friuli. Tra le opere
più significative l’Arca lapidea del Beato Bertrando del
Museo di Duomo di Udine, gli affreschi della ex
Confraternita dei Battuti (ora uffici anagrafe del
Comune), della chiesa di S. Antonio Abate, e la statua
di S.Eufemia del Museo Arcivescovile.
La
scelta di allestire l’esposizione nella chiesa di San
Francesco, dove è conservato, nell’abside centrale, uno
splendido Lignum vitae dei primissimi anni del
Trecento, non è casuale poiché ribadisce il ruolo
dell’ordine francescano nei mutamenti non solo
spirituali ma anche culturali della regione con
l’introduzione dei canoni architettonici caratteristici
dell’ordine, connotati dalla pianta a croce latina con
unica navata, e la centralità della chiesa nella vita
della città di Udine. Sarà inoltre l’occasione per
ricollocare lo straordinario ciclo di affreschi del
beato Odorico appena restaurato.
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