PREMIO
CAMPIGNA - Santa Sofia (FC)
Arte e storia: le
“Rose” del Campigna
Dopo i
Giovani e la Scultura all’aperto, una grande
Retrospettiva sul Premio
In
cinquant’anni il Premio Campigna ha visto tra i
suoi partecipanti numerosi artisti apprezzati a livello
nazionale. La presenza a Santa Sofia (FC), a partire
dall’edizione del 1966, di autorevoli esponenti della
critica come Francesco Arcangeli e Luigi Carluccio ha
segnato, infatti, un significativo momento di svolta del
Premio, che divenne quasi un passaggio obbligato per gli
artisti della cosiddetta “generazione di mezzo”.
L’importante, allora, era partecipare al Campigna,
entrare nella “rosa” dei meritevoli che potevano
esporre.
In
occasione del 50° Anniversario del Premio si è deciso
quindi di dar spazio anche a chi non si è aggiudicato il
primo premio, a chi, facendo parte della “rosa” dei
prescelti, contribuì comunque a rendere celebre il
concorso.
Dopo
la Sezione Giovani e la Sezione Scultura, che il 14
giugno scorso ha visto inaugurare lungo il fiume Bidente
l’opera della coppia di artisti Cuoghi Corsello, la
Cinquantesima edizione del Campigna rispolvera ora anche
l’importanza del lavoro della giuria che, negli anni, ha
selezionato i lavori migliori da ammettere in concorso.
Nasce così “Le rose del
Campigna”, retrospettiva articolata in tre sezioni
ospitate dalle sedi espositive di Galeata,
Santa Sofia e Premilcuore.
La Sezione n. 1,
a Santa Sofia, s’intitola “Le Rose del Campigna. Il
Premio di Santa Sofia (1966-1978) - Dalla memoria
all’attualità”, e comprende una rassegna di opere
attuali di artisti che hanno partecipato al Campigna tra
il 1966 e il 1978.
L’inaugurazione della
retrospettiva “Le rose del Campigna” si terrà
domenica 27 luglio (ore 17) alla galleria “Vero
Stoppioni” di Santa Sofia, alla presenza di Orlando
Piraccini dell’Istituto per i Beni Culturali della
Regione Emilia-Romagna e del critico e storico dell’arte
contemporanea Enrico Crispolti.
La Sezione n. 2,
al Museo Mambrini di Pianetto, ospita invece “L’arte
premiata - Opere del Campigna (1966-1978)”, con opere
vincitrici delle edizioni del Premio Campigna fra il
1966 e il 1978 conservate nella Galleria Stoppioni
(Inaugurazione domenica 27 luglio).
La Sezione n. 3,
al Museo della Fauna - Centro Vista del Parco di
Premilcuore, presenta “Dal Paesaggio al Premio - Opere
del Campigna (1955-1966)”, con le prime edizioni
“estemporanee” del Premio Campigna rappresentate da
paesaggi e scene dell’Appennino tosco-romagnolo
conservate nella Stoppioni. L’inaugurazione di questa
Sezione della Retrospettiva è anticipata a sabato 26
luglio, alle ore 17.
Rivisitazioni nella storia del Campigna
A più riprese, già a
partire dal 1981, il “Premio Campigna” è stato oggetto
di rivisitazioni e riepiloghi mediante rassegne
espositive a carattere retrospettivo.
Risale al 1990 la
mostra “Moreni & C. - Cinquanta artisti della Collezione
di Santa Sofia”, in occasione della nascita della
Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni”. Tra il
1998 ed il 2000, sono state rivisitate le partecipazioni
di Francesco Arcangeli
e di Luigi
Carluccio alle varie
commissioni giudicatrici del Premio. Nel 2004 è stato
approfondito il ruolo svolto da Marcello Azzolini
nella fase di passaggio del “Campigna”, tra gli anni
cinquanta e sessanta, da premio estemporaneo limitato
all’ambito regionale a concorso d’arte di respiro e di
levatura nazionali.
Si devono poi
all’Istituto regionale per i beni artistici culturali e
naturali, al Comune di Forlì ed alla Provincia di
Forlì-Cesena alcune iniziative espositive sulla
cosiddetta “stagione dei premi”, che hanno visto il
“Campigna” rappresentato accanto agli altri maggiori
concorsi d’arte emiliani e romagnoli del secondo
novecento (come nel caso della mostra allestita a
Palazzo Albertini di Forlì nel 1997, intitolata “Il
Campigna e gli altri”).
Anche grazie a queste
esposizioni il ricco patrimonio di Santa Sofia,
accumulato nelle varie edizioni del concorso mediante la
formula del “premio-acquisto”, può dirsi oggi largamente
conosciuto ed ampiamente divulgato.
Retrospettiva sul Premio, fulcro per l’arte figurativa
L’ipotesi che qui si avanza scaturisce dalla volontà di
rappresentare la vicenda del concorso di Santa Sofia in
modo diverso rispetto alle precedenti ricostruzioni
basate sulla dimostrazione ed esaltazione
dell’importanza del “Campigna” attraverso la
riproposizione dei dipinti risultati vincitori nelle
varie edizioni del “Premio” e l’accostamento di opere
“recenti” riferite agli stessi autori.
In quest’occasione si ritiene opportuno, invece,
affermare una considerazione compiuta del ruolo
eminentemente “istituzionale” espresso dal “Campigna” –
fin dal suo nascere, ma specialmente nelle sue ultime
edizioni – come autorevole punto d’attrazione e
prestigioso centro di gravitazione per la cultura
figurativa (regionale prima e poi anche nazionale e
sovranazionale) “emergente” in quel periodo.
Come attestano le fonti documentarie ed archivistiche,
dalla metà degli anni ’60 all’edizione finale del ’78, è
stato crescente l’interesse tributato al “Campigna” dal
cosiddetto “mondo dell’arte” con una “partecipazione” al
concorso ben più ampia, dilatata e rappresentativa di
quanto evidenziato dalle precedenti “retrospettive”.
La presenza a Santa Sofia, a partire dall’edizione del
’66, di autorevoli esponenti della critica a livello
nazionale, ha segnato un significativo momento di svolta
del “Premio” che, proprio a partire da quell’anno e per
oltre un decennio, diviene quasi un “passaggio”
obbligato per gli artisti della cosiddetta “generazione
di mezzo”.
“Esserci” più ancora che ottenere un premio al
“Campigna” sembra essere stata un’aspirazione,
un’ambizione per tanti giovani artisti; un
riconoscimento già l’essere indicati dai critici fra gli
artisti prescelti per l’esposizione e specialmente
noverati nella “rosa” dei meritevoli.
L’odierna rivisitazione del “Campigna” è dunque rivolta,
in particolare, agli artisti che non sono risultati
vincitori dei premi finali, ma che hanno contribuito
anch’essi con il loro valore a rendere celebre il
concorso di Santa Sofia negli anni cruciali della sua
storia.
Per questi artisti, che non sono tutt’oggi rappresentati
nella Galleria d’Arte Contemporanea “Vero Stoppioni”, si
tratta – nella maggioranza dei casi – di un “ritorno” a
Santa Sofia a distanza di decenni dalla partecipazione
al “Campigna”.
Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni” -
Collezione Moreni
Orari d’apertura: sabato e domenica 9,30 - 12,30; 15,00
– 18,00.
Segreteria del Premio Campigna: tel. 0543 975428 –
975429; 0543 981854
cultura@comune.galeata.fo.it
www.premiocampigna.it
Ufficio Stampa: tel. 0543 774059
robertabrunazzi@tin.it –
info@boxstudio.it
Le “Rose” del
Campigna
Il premio
di Santa Sofia dalla memoria all’attualità
Santa Sofia, Galleria d’arte contemporanea “Vero
Stoppioni”
(27 luglio - 28 settembre 2008)
Una grande retrospettiva celebra i 50 anni del Premio
Campigna. La Terza Sezione del Premio si apre domenica
27 luglio, alla Galleria d’arte contemporanea “Vero
Stoppioni” di Santa Sofia, con la mostra dal titolo
Le rose del “Campigna”. Il premio di Santa Sofia dalla
memoria all’attualità. L’esposizione è
promossa dal Comune di Santa Sofia in occasione della
cinquantesima edizione del Campagna, e realizzata in
collaborazione con l’Istituto per i beni artistici
culturali e naturali, Soprintendenza per i beni librari
e documentario della Regione Emilia-Romagna.
Scaturita da un’accurata indagine archivistica e
documentaria sulle vicende dell’importante
manifestazione artistica, la mostra riunisce opere
recenti di oltre 40 artisti che hanno legato il proprio
nome al Campigna nel suo periodo di maggior fortuna e
prestigio a livello nazionale, tra gli anni Sessanta e
Settanta.
La rassegna si configura come un’interessante panoramica
sulla più stretta attualità dell’arte italiana, qui
rappresentata da pittori che nel corso delle edizioni
del premio, dal 1966 al 1978, furono ritenuti meritevoli
dalle diverse commissioni giudicatrici (composte, tra
gli altri, da crtici del calibro di Arcangeli, Carluccio,
Crispolti, Ruggeri, Valsecchi, De Micheli, Giuseppe
Raimondi) di far parte della cosiddette “rose” dei
candidati all’assegnazione dei premi in palio.
A distanza di decenni
da quelle esperienze giovanili, tornano così a
Santa Sofia nomi di
spicco come quelli di Franco Mulas, Francesco Casorati,
Romano Notari, Umberto
Mariani, Fernando De Filippi, Giacomo Soffiantino,
Giancarlo Cazzaniga, Mario Nanni, Paolo Pasotto, Irving
Petlin, Sergio Vacchi, Silvio Benedicto Benedetto,
Gianluigi Mattia, Angelo Cagnone, Piero Ruggeri, Sergio
Sarri, Osvaldo Piraccini, Giulio Ruffini, Roberto
Casadio, Cristina Roncati, Walter Falconi, Vito Tongiani,
Giannetto Fieschi, Romano Campagnoli, Antonio Saliola,
Giuseppe Giannini, Halina Orzeszko, Robert Carroll,
Maurizio Bottarelli, Vladimir Velickovic, Ernesto
Treccani, Attilio Forgioli, Concetto Pozzati, Alberto
Sughi, Armodio, Daniel Bec, Franco Aleotti, Giuliano
Pini, Gioxe De Micheli, Giuseppe Zigaina, Alberto
Cavallari, Valentino Vago, Francesco Tabusso, Fabrizio
Plessi, Riccardo Licata, Ercole Pignatelli, Aurelio
Ceccarelli, Nevio Bedeschi.
Oltre che a Santa Sofia, alla retrospettiva del
Cinquantesimo sono collegate anche altre due
interessanti mostre collaterali, incentrate sulla
storia del Premio Campigna:
Dal Paesaggio al Premio.
Opere del Campigna, 1955-1966
Allestita a Premilcuore nel Centro visita del Parco
Nazionale delle Foreste Casentinesi, riunisce oltre
trenta dipinti provenienti dalla Galleria d’arte
contemporanea “Vero Stoppioni” di Santa Sofia, risalenti
alle origini del “Campigna” ed alle sue prime edizioni
estemporanee.
Pittura premiata. Opere del “Campigna”, 1966-1978
La rassegna è presentata al Museo civico “Mons. Domenico
Mambrini” di Galeata e vede riunite una ventina di
opere, anch’esse conservate nel museo santasofiese,
risultate vincitrici dei principali premi in palio nelle
edizioni del “Campigna” tra gli anni Sessanta e
Settanta.
Accompagna la Cinquantesima edizione del Premio Campigna
un volume edito dalla Bononia University Press
nella Collana Immagini e Documenti dell’Istituto
regionale per beni artistici culturali e naturali,
Soprintendenza per i beni librari e documentari. Curata
da Orlando Piraccini, la pubblicazione comprende testi
di Silvia Loddo, Caterina Mambrini, Giuseppe Michelacci,
con una presentazione di Ezio Raimondi ed un saggio
introduttivo di Enrico Crispolti.
50° Premio
Campagna a Santa Sofia
Retrospettiva sulle
“Rose” del Campigna
Inaugurazione della mostra domenica 27 luglio 2008, ore
17,
alla Galleria “Vero Stoppioni” di Santa Sofia (Fc)
(27 luglio - 28 settembre 2008)
Al taglio del nastro della grande retrospettiva
allestita nella Galleria di arte contemporanea “Vero
Stoppioni” di Santa Sofia, dal titolo titolo Le rose
del “Campigna”. Il premio di Santa Sofia dalla memoria
all’attualità, interverranno il professor Ezio
Raimondi (Presidente dell’Istituto dei Beni Artistici,
Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna) e il
professor Enrico Crispolti (Critico e storico dell’arte
contemporanea), affiancati dall’Ingegner Flavio Foietta,
Sindaco di Santa Sofia.
Mostre collaterali
Premilcuore (FC), Centro visita del Parco
Nazionale delle Foreste Casentinesi
Dal Paesaggio al Premio. Opere del Campigna,
1955-1966
L’inaugurazione della Mostra di Premilcuore verrà
anticipata a sabato 26 luglio 2008, alle ore 17
Galeata (FC),
Museo civico “Mons. Domenico Mambrini” di Pianetto
Pittura premiata. Opere del “Campigna”, 1966-1978
La Mostra di Galeata si aprirà il 27 luglio, e sarà
visitabile fino alle ore 21
GLI ARTISTI IN MOSTRA
Aleotti, Armodio, Bec,
Bedeschi, Benedetto, Bottarelli, Cagnone, Campagnoli,
Carroll, Casadio, Casorati, Cavallari, Cazzaniga,
Ceccarelli, De Filippi, Falconi, Fieschi, Forgioli,
Giannini, De Micheli, Licata, Mariani, Mattia, Mulas,
Nanni, Notari, Orzeszko, Pasotto, Petlin, Pignatelli,
Pini, Piraccini, Plessi, Pozzati, Roncati, Ruffini,
Ruggeri, Saliola, Sarri, Soffiantino, Sughi, Tabusso,
Tongiani, Treccani, Vacchi, Vago, Velickovic, Zigaina
Si ringraziano per la collaborazione e il sostegno:
Comune di S. Sofia; Istituto dei Beni Artistici,
Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna;
Comunità Montana Appennino Forlivese-Zona Due
Valli-Comuni di Galeata, S. Sofia, Premilcuore; Pro Loco
di S. Sofia; Romagna Acque Società delle Fonti;
Provincia di Forlì-Cesena (Assessorato alla Cultura);
Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
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