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TEATRO: "LA CITTA'
MORTA" - Rocca di Papa (RM)
La compagnia “ritmi di
teatro” presenta la tragedia scritta da Gabriele
d’annunzio “ la città morta”
“La città morta”
per la regia di Paolo
Perugini
e con Patrizia
Bronzini (Nutrice)
Debora
Magaglio (Anna)
Tiziano
Mariani (Leonardo)
Angelo
Mattia (Alessandro)
Sara
Pompili (Bianca Maria)
Sabato 17 maggio 2008 ,
teatro civico di rocca di papa via s.sebastiano 20
Ore: 20:30
biglietti: intero 10,00. ridotto/studenti:8,00
--°--
Trama:
La scoperta dell'oro miceneo il cui splendore era celato
alla luce, un poeta e la moglie cieca, una fanciulla,
l'archeologo suo fratello, l'andare della fanciulla
verso la morte, quasi in un rovesciamento del dramma di
Antigone che all'inizio ella legge, lasciandosi uccidere
dal fratello perché questi possa forse liberarsi dalla
propria passione incestuosa.
G. d’Annunzio drammaturgo
e regista, artista a tutto tondo (dalla recitazione alla
scenografia, dai costumi alle luci, dalla coreografia
alla musica), per nulla estraneo a una concezione
avanguardistica, fautore di una rivoluzione teatrale,
con il merito di una sperimentazione futurista, anticipa
numerosi aspetti del teatro espressionista tedesco e del
teatro futurista italiano e inventa una nuova concezione
della messinscena che non è affatto lontana dalle
ricerche dei maestri della regia (Craig) e della
scenografia europea (Appia).
Informazioni: num
3926559728
RITMI DI TEATRO
LABORATORIO DI RICERCA
TEATRALE COORDINATO DA PAOLO PERUGINI
(Storia della
Drammaturgia Teatrale – Recitazione – Lettura testi –
Documenti Teatrali –
Metrica italiana – Dizione
– Documenti Cinematografici – Analisi del personaggio –
Canto –
Movimento scenico ed
espressione corporea – Mimo e pantomima –
Microgestualità)
Teatro scarno, essenziale,
povero, con i segni tangibili di un quotidiano che ha in
sé secoli e millenni di storia: la ricerca di uno stato
esistenziale dell’uomo. Fondamentale è il rapporto (il
rapporto è un momento fondamentale ed ineludibile) tra
palcoscenico, pubblico (anche il pubblico è attore e non
semplice fruitore) e autore. L’autore va continuamente
riletto e riproposto nel suo divenire che è anche un
divenire del ricordo. Teatro ad ipotesi e non a tesi. La
piccola cronaca individuale del quotidiano che diventa
immediatamente storia. L’eccezionale che diventa normale
e il normale proposto come eccezionale. Teatro di
rapporti e non di valori, perché i rapporti sono da
scoprire, i valori sono già codificati. Ci si propone un
teatro di rapporti, trasparente, sia nei viaggi della
memoria, sia nel presente già proiettato nel futuro. La
memoria, anch’essa costituita dall’immaginazione e dalla
fantasia, sarà sempre l’epicentro scatenante di
un’azione drammatica e quindi artistica.
“RITMI DI TEATRO” si
propone, in maniera specifica, di riscoprire nella
ricerca teatrale l’infanzia del teatro, dell’individuo e
della collettività attraverso una libertà piena della
fantasia e della immaginazione. Memoria e ricordo sono
le costanti di questa ricerca. Lo scopo è quello di
ritrovare, o sperimentare, quanto di più autentico è
all’inizio dell’uomo: la libertà di immaginare, lo
spazio assoluto della fantasia.
Di conseguenza “RITMI DI
TEATRO” è “ritmi di vita”.
Fondata nel 1999, “Ritmi
di Teatro” ha realizzato con la sua Compagnia, nata
dalla Scuola, opere di: G. Testori, W. Shakespeare, A.
Campanile, Eschilo, L. Pirandello, C. Malaparte, G.
Courteline, G. Feydeau, K. Valentin, J. Tardieu, A.
Savinio, Sofocle, J. Genet, B. Brecht, E. L. Masters, A.
Cechov, Lope de Vega, V. Alfieri, E. Ionesco, G. Kaiser,
C. Baudelaire, A. Palazzeschi.
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