MUSICAL: BARABBA -
Rende (CS)
Da :
Compagnia d’Arte Spettacolo e Teatro - Artisti senza
Frontiere
Dopo il Successo di
Terre Lontane: Barabba
Il nuovo Musical di
Artisti senza Frontiere in scena al Teatro Garden il 5 e
6 Giugno
Dopo un lungo ed
impegnativo lavoro di preparazione, “Cast Artisti
senza Frontiere” ritorna con la Prima Nazionale il
5 e 6 Giugno al Teatro Garden di Rende con “Barabba
– Il Musical”.
Sono trascorsi due
anni da quando gli Artisti senza Frontiere mandavano in
delirio la gremitissima platea del Teatro “A. Rendano”
di Cosenza, con il Musical ispirato alla parabola del
figliol prodigo “Terre Lontane- Il miracolo del
perdono”.
A questa, seguirono altre
repliche su palcoscenici di prestigio: l’Anfiteatro dei
Ruderi di Cirella, il Teatro Grandinetti di
Lamezia, Caserta, etc.
Nel Dicembre 2006 la
svolta: la compagnia di spettacolo apre le audizioni per
cantanti, attori e ballerini , finalizzate alla
produzione del nuovo spettacolo musicale Barabba –
il Musical di Dino Garrafa,
Testi e musiche di Dino Garrafa e Paolo
Scarpino, Coreografie di Paolo Gagliardi, Regia
di Antonio Conti.
Il Musical sarà cantato
dal vivo, le coreografie interamente curate del corpo di
ballo “Bruzia Ballet” di Cosenza ed il cast sarà
composto sia dai “nuovi talenti”, (scoperti appunto da
C.a.s.t.) che da volti nomi e voci ben noti al panorama
artistico calabrese.
La novità di questo
lavoro, inoltre, sarà la proiezione di suggestivi video,
ma a tal proposito la compagnia preferisce non svelare
nulla lasciando agli spettatori la possibilità di
“scoprire” a teatro le magiche emozioni e l’originalità
del Musical “Barabba”.
L’evento patrocinato
dall’Amministrazione comunale e dall’ Assessorato alla
Cultura di Cosenza è destinato a far parlare di sé ed a
stupire e ad emozionare, grazie all’ormai noto ed
inconfondibile stile degli Artisti Senza Frontiere.
Agli spettatori l’ardua
sentenza.
Il Cast
artisitico, costituito ben
oltre 20 artisti tra cantanti, ballerini e attori
provenienti da tutta la regione (Cosenza, Rossano,
Cetraro , Lamezia).
Di seguito i nomi
degli artisti coinvolti:
Francesca Bartucci, Valentina Buccinnà, Orlando
Capitano, Emiliana Carnevale, Graziano Cipolla, Chiara
Colangelo, Valentina Critandi, Carmela De Marte, Antonio
De Rose, Antonio Gelsomino, Rossella Greco, Margaret
Ivanyuk, Francesco Lappano, Anna Laura Orrico, Ilaria
Prete, Carmine Reda, Cristina Reda, Silvio Stellato,
Achille Veltri..
In video: Giovanni
Turco e Marco Silani.
La voce della Luce:
Maria Rugiero
Il Cast tecnico:
Musiche e Arrangiamenti
Paolo Scarpino
Coreografie a cura
del corpo di ballo “Brutia Ballet” diretto da
Paolo Gagliardi
Regia di
Antonio Conti
I suddetti artisti, di
concerto all’autore dell’opera, Dino Garrafa,
hanno inoltre curato l’intera direzione artistica
dell’evento.
Gli altri tecnici:
La direzione di
palcoscenico a cura di Claudia Garofalo
Scenografie: Immagine
Costruzioni
Riprese e Montaggio Video:
“Pixel Audiovisual”
Allestimento Luci Paolo
Carbone
Fotografia Epifanio
Spina,
Realizzazione Grafica “Vircillo&Succurro”,
Trucco
Vanessa Fragale
Acconciature Cristina
Garofalo
Costumi Malizia&Company,
Sartoria
Emilia Moldova
Ufficio Stampa
Barbara Bruni –
ufficiostampabarabba@libero.it -
Seguono le note
di Regia e le Note dell’Autore:
BARABBA IL MUSICAL
NOTE di REGIA
Chi era Barabba?
Un delinquente!?
Certo, un delinquente, ma
ancor prima… un Uomo!
Contrariamente a quanto sosteneva il Lombroso con la sua
teoria, non si nasce delinquenti!
Così come nessun bimbo è
capace di delinquere, allo stesso modo nessun Uomo è
delinquente di per sé.
Quel
bellissimo e complesso mondo che è l’Uomo è il risultato
di una serie di eventi e di evoluzioni, di drammi e di
gioie; è il risultato di fattori propri ed altrui; è il
risultato di un sistema che troppo spesso perde di vista
il punto centrale della sua stessa ratio: l’Uomo!
Questo non giustifica e
non autorizza a delinquere - è giusto che chi sbaglia
paghi - così come non giustifica e non autorizza a
puntare il dito, a giudicare o a condannare.
L’atteggiamento
comodo ed ipocrita di chi non
vede perché non vuol vedere; di chi dice di essere
felice e sa di non esserlo; di chi è aggrappato alle
cose dalle quali non è disposto a spogliarsi; di chi
vuole apparire libero da condizionamenti ed invece sa di
vivere solo di quelli; di chi si ritiene esente da colpe
nell’errore altrui, è la causa che impedisce di
costruire la società dei bambini.
Banalità? Forse, ma
comunque preferibili alla stoltezza di chi pensa di
essere migliore dell’altro!
Chi è Barabba? Un Uomo!
Di
tutte le teorie formulate, quella che più ha carpito
l’attenzione a tal punto da divenire la chiave di
lettura registica del testo, è quella (Prof. David
Donnini) che presenta una straordinaria quanto
sconvolgente concezione, basata sul “Novum Testamentum
Graece et Latine” a cura di A. Merk, Istituto Biblico
Pontificio, Roma, 1933.
Lo
studioso osserva che nella nota 16 presente nel Novum
Testamentum è rivelato che in alcuni antichi
manoscritti, al posto di "legomenon Barabban" (leghomenon
Barabban= detto Barabba), è riportata quest'altra
espressione: "Ihsoun Barabban" (Iesoun Barabban= Gesù
Barabba).
Nella
liturgia latina, troviamo comunemente "filius Patris"
per indicare Gesù il Messia, traduzione
letterale dell'espressione usata dagli ebrei, nella
corrente parlata aramaica: "bar Abba".
Strano, ma secondo questa impostazione, Barabba sarebbe
Gesù, mentre Gesù sarebbe Barabba… o meglio: Barabba
sarebbe anche Gesù e Gesù sarebbe anche Barabba.
La
Bibbia è innanzitutto un atto di fede e come tale va
vissuta.
Nessuno vuole stravolgere una dottrina spirituale che è
parte fondamentale della nostra crescita.
L’impostazione suggerita dal Donnini è, però, un momento
forte di riflessione che ben si presta ad una
meditazione sul nostro modo di essere, oggi come ieri,
Uomo.
Antonio Conti
NOTE DELL’AUTORE
“Io
sono Barabba... l’assassino. L’umanità intera mi odia
per quello che ho fatto; merito la morte ed è giusto che
io domani sia messo in croce. Ma è giusto che donne,
vecchi e bambini muoiano di fame? Che un popolo opprima
un altro popolo? Adesso è davvero tutto finito. Sento il
respiro dei miei compagni interrotto a tratti dai gemiti
e dal pianto che gli si strozza in gola, La luce che
passa tra le sbarre mi ricorda che la notte è finita e
che ormai ...tutto è compiuto.
Chissà se
questa sporca umanità, si ricorderà mai di me…”
(Tratto dal Musical “Barabba”)
Due uomini in cella,
attendono si compia il loro destino.
Il primo è l’assassino,
l’altro l’innocente. Intanto l’intera umanità
noncurante, distratta, accecata dall’odio, dall’avidità
e dal potere, sembra essersi dimenticata di loro, ignara
che l’attesa e l’epilogo delle vite di quei due uomini,
cambierà irrimediabilmente e straordinariamente, il
corso della storia.
Solo alcuni, i poveri,
i semplici, gli ultimi del mondo, riescono a cogliere il
dramma e l’unicità dell’evento che si sta consumando
davanti ai loro occhi.
L’ assassino maledice
rabbiosamente Dio e il mondo per il crudele destino che
lo attende.
L’aurora del giorno
dopo, vivida e chiara, gravida di speranza, parlerà al
cuore di quest’assassino, ...al cuore dell’intera
umanità.
DINO GARRAFA
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