Dietrich Klinge non
rimane insensibile alla libertà interiore ed espressiva
di popolazioni che non avevano bisogno di ideare
qualcosa di originale per dichiararsi moderne: in lui
c’è il tentativo espressionista di liberarsi della
pesantezza di una materia che, attraverso superfici
sempre più rudi, incisioni e graffi, viene portata
all’essenziale da tutti quegli elementi di accumulazione
e sottrazione che determinano la sua forma definiva. In
certi casi, una plastica sintetica che si sviluppa
verticalmente ci riporta ai totem – e alle relative
simbologie – degli Indiani dell’America del Nord.
Alcuni lavori
manifestano un armonico equilibrio tra le parti che
richiama l’origine mitica della creazione del mondo; in
altri prevale un atteggiamento accorato dove l’inquieta
e mossa modellazione della superficie dà come
l’impressione che all’uomo sia stata tolta la pelle,
lasciando esposta la carne: una massa grezza e ardente.
In queste sculture il corpo umano viene portato fuori
dalla sua naturale e prevedibile consistenza anatomica:
il ritmo serrato prevale sulla ricerca estetica,
l’urgenza comunicativa predomina sul pensiero, l’eros
si impone sul logos. La solennità plastica delle
sue figure, le asciutte cadenze che le definiscono nello
spazio sembrano affiorare ogni volta da una memoria
cosciente del primitivo e dell’antico, ma in quella
reminiscenza procede tortuosamente l’acuta analisi
dell’artista contemporaneo, in certi casi drammatica, in
altri intrisa di una perspicace e indagatrice ironia
esistenziale.
Inaugurazione
esposizioni:
18 luglio ore 18
Grosseto
Piazza Baccarini e
Museo Archeologico
19 luglio ore 12
Orbetello
Piazza della
Polveriera Guzman e Museo Archeologico
19 luglio ore 21
Pitigliano
Piazza della Fortezza
Orsini e Museo Archeologico
20 luglio ore 18
Saturnia
Piazza Vittorio
Veneto e Museo Archeologico
19 luglio ore 18,30
Scansano
Piazza del Pretorio,
Piazza Ferrucci e Museo Archeologico
18 luglio ore 11
Vetulonia
Piazza Vatluna e
Museo Archeologico,