MOSTRA MODIGLIANI -
Giulianova (TE)
Programma degli eventi
in occasione della mostra su Modigliani dal 2 al 24
agosto 2008, ingresso libero, Piazza Dante Alighieri, 2
- 64021 Giulianova alta, centro storico
www.piazzadante.net
e
www.piazzadante.blogspot.com
Sabato 02 agosto 2008
Ore 21,30 Proiezione del
cortometraggio “Trà Montmartre e Montparnasse” di C.
Parisot
Ore 22,00 Saluto delle
autorità e apertura mostra delle opere di Amedeo
Modigliani
Ore 22,30 Opera musicale
DEDO omaggio ad Amedeo Modigliani
Delilah Guttman
(piano) Gianluca Reggiani (voce recitante) Laura Catrami
(soprano). Il Concerto “Dedo” è la presentazione
in musica dell’opera musicale di Delilah Gutman “Dedo”:
all’esecuzione di temi tratti dall’opera e dal
repertorio pianistico e vocale di Erik Satie –
Laura Catrani, soprano, e Delilah Gutman al
pianoforte - si alterneranno e si sovrapporranno testi
poetici tratti dal libretto dell’opera e recitati da
Gianluca Reggiani. Il libretto, scritto da
Salvatore Ritrovato ed elaborato con la
partecipazione di Delilah Gutman, racconta con la Parola
e la Musica, della Poesia, della Bellezza e dell’Amore
nella Vita e nell’Opera del grande Maestro Amedeo
Modigliani. Per Informazioni su Delilah Gutman:
www.gutman.it. Il Concerto “Dedo” è la
parte spirituale del progetto che la Galleria Rosini
ha dedicato ad Amedeo Modigliani raccogliendo da
sempre i suoi capolavori al fine di scandire le tappe
più significative della vita del grandissimo Maestro con
le sue opere. Circa 10 fra disegni tecniche miste e
sculture saranno esposte per l’occasione. Questi
capolavori di Modigliani, vengono esposti dal
1999 in Gallerie e Musei con il nome di “Collezione
Rosini ”. Negli ultimi 3 anni la “ Collezione Rosini
ha partecipato alle mostre di Modigliani della
Biennale di Venezia, poi trasferita a Cagliari,
Domodossola e Roma.
Domenica 03
agosto 2008
Ore 21,30 Cinema sotto le
stelle
Proiezione del film “I
colori dell’anima” ispirato alla vita di Amedeo
Modigliani
Con Andy Garcia e Elsa
Zylberstein
Martedì 05 agosto 2008
Ore 21,30 Evento dedicato
ad Anna Magnani nel centenario della sua nascita
Proiezione dei film più
importanti della sua carriera
L’evento continuerà anche
nei seguenti giorni: 17/19/21/26 Agosto
VERSI VERSO IL MARE –
Rassegna di poesia con autori teramani
a cura del circolo
culturale “Il Nome della Rosa”di Giulianova Alta
Venerdì 22
agosto 2008
ore 21.30 Nuvole e spume”
Presentazione di: Francesco dott. Camerino (Prefetto di
Teramo)
“Il sapore dell’estasi”
presentazione di Carina Spurio
Serata condotta da Azzurra
Marcozzi
Lettura di poesie a cura
di Anita Di Marcoberardino
Sabato 23 agosto 2008
Ore 21.30 “In punta di
piedi” Presentazione di Eugenia Di Giovanni
Libro Italiano World
Presentazione di Gabriella Falanga
Serata condotta da Simone
Gambacorta.
Lettura di poesie a cura
di Anita Di Marcoberardino
CONCERTO di Lorenzo
Piccioni ”La chitarra senza frontiere”
Domenica 24 agosto 2008
Ore 21.30 “Treno in corsa.
Treno in sosta” Presentazione di Giuliana Sanvitale
“Grandangolo”
Presentazione di Nicola Catenaro
Serata condotta da Simone
Gambacorta
Lettura di poesie a cura
di Anita Di Marcoberardino e
CONCERTO JAZZ “Fabrizio
Mandolini e Walter De Federicis duo” (sax e chitarra)
AMEDEO MODIGLIANI
Christian Parisot
Tra Segno e Nota Armonica
Amedeo Modigliani: tra
Italia e Francia, una vita illuminata dall‘Arte e dalla
Musica.
L’artista livornese è nato
nel 1884, ed ha trascorso in Italia i primi venti anni
della sua vita, viaggiando e studiando tra Livorno,
Firenze, Roma e Venezia.
La prima esperienza è
rivolta all’apprendimento tecnico della pittura
Macchiaiola, nello studio di Guglielmo Micheli, a
Livorno, e poi a Firenze dal maestro
Giovanni Fattori.
Le sue iscrizioni alla
Scuola di Belle Arti, di Firenze e successivamente a
Venezia, sono momenti della sua carriera d’Artista da
considerarsi come di ripensamento a proposito della
lunga esperienza dell’Arte del Trecento e del
Rinascimento.
La forma in tre
dimensioni, con la sua passione per la scultura, rimane
il segno più incisivo e duraturo di tutta la sua
esperienza.
Da Venezia, dopo
aver visitato i musei romani, il giovane artista compie
il viaggio “iniziatico” verso la Francia nel 1906. Dopo
le letture incessanti, e le testimonianze della
Avanguardie riprodotte su tutte le riviste d’Arte, a
proposito dell’evoluzione del linguaggio artistico nella
capitale francese, era evidente che questo percorso
fosse quello più rischioso, ma anche il più interessante
per un Artista desideroso di mettersi in evidenza. Non
esistevano nel linguaggio espressivo, o pittorico
confini, o difficoltà linguistiche, il concetto era
universale, adatto ai giovani che comunicano con
spontaneità la loro forma d’Arte.
A Parigi, Amedeo Modigliani vive
intensamente, senza lasciare nulla al caso, le amicizie
sono quelle del quartiere di
Montmartre
e poi Montparnasse,
dove la dinamica degli incontri ha la stessa velocità
del gesto dell’artista nel ritrarre i suoi modelli.
La passione cancella ogni
difficoltà. Picasso, Derain, Max Jacob,
Jean Cocteau, Severini e Brancusi
aprano gli orizzonti ad un concetto europeo della
cultura, e Modigliani ne assume in gran parte la
responsabilità, quella tutta italiana, di confrontarsi
liberamente e spontaneamente con il mondo artistico.
Il mondo creativo della
nuova Scuola di Parigi illumina di gloria la
capitale, ma è formato da Atisti venuti da tutte
le Capitali d’Europa.
L’apertura alla
comprensione per la nuova forma d’Arte si dimostra senza
frontiere sin dai suoi fondatori.
Modigliani
è il “Nuovo Pilota” della Scuola Italiana,
che vive tra le due culture, mettendo in evidenza nella
sua pittura il ritratto, interpretato in maniera
personale, leggibile, ma moderno, innovatore e rivolto a
tutti coloro che “partecipano ” alla realizzazione del
suo sogno: unire l’esperienza del Rinascimento italiano,
con l’innovazione del cubismo, dell’avanguardia
pittorica francese.
In questo senso il mito dell’artista
italiano s’incarna, si fa “Modello Universale” in
quello francese, proprio come se
Modigliani
avesse voluto riunire le due esperienze in una sola
realizzazione pittorica, dalla tradizione toscana del
modello ritratto a quella parigina della scomposizione
delle forme.
Un mito artistico senza
frontiere, un segno leggibile senza sillabario, un
linguaggio universale che fa riconoscere la sua immagine
ancor prima del suo nome.
Le testimonianze si
incrociano, si susseguono e si intersecano, in un gioco
di rimandi, di note musicali appena accennate, come per
ricordare le lezioni di piano impartite dalla madre
Eugenia Garsin a Livorno.
Amedeo ripercorre il
sentiero della musica come un giovane ragazzo alla
scoperta della nuova melodia.
Delilah Gutman rimuove
questo sogno e lo fa rivivere oggi, ricordando il
perduto amore: il vecchio pianoforte di casa Modigliani.
Le note di Eric Satie ci
riportano alla musica d’Avanguardia, ma le sue
elaborazioni, le sue interpretazioni, pongono l’ascolto
del pubblico ad un sogno che «prende forma» dedicando a
Modigliani un suo concerto, una sua composizione ancora
più d’Avanguardia, come un movimento di umori che
percorrono il secolo e lo rinnovano ad ogni nota, ad
ogni silenzio musicale tradotto su un disegno.
Il padre di Eric Satie era
stato nel secolo passato, un giovane stampatore, un’
editore di libretti musicali. E proprio su uno di
questi, Amedeo trascrive le sue sensazioni estetiche,
grafiche e liriche.
Un libretto d’opera
grafica.
E’ a questo mondo di
memorie che si ispira il Libretto Musicale che Salvatore
Ritrovato ha scritto ed elaborato con Delilah Gutman
per l'Opera Musicale "Dedo" della stessa Delilah Gutman.
Un condensato di
immagini e di mani che si sovrappongono, Jean Cocteau
con Modigliani, Max Jacob con i suoi segni cabbalistici
e esoterici…una risonanza di segni e di suoni che ci
riportano e ci fanno rivivere con Delilah Gutman
quell’atmosfera, quella veglia di gioia.
Una Gioia Eterna, vissuta
nella Poesia e nell'Arte e tramandataci dall'Amore
indissolubile di Jeanne e Amedeo.
Lunia ricorda d'aver incontrato per la
prima volta nel mese di giugno del
1916 l'artista italiano grazie al suo amico polacco Zborowski.
L'occasione si presenta poco tempo dopo a
Zborowski di creare tra i due un legame d’amicizia e di
lavoro, e in modo particolare quando alla rue Huyghens
vengono esposte le opere degli amici in una
manifestazione collettiva dal titolo
“ Les soirées de Paris ”.
Tra i partecipanti ci
saranno tutti gli artisti della sua futura Galleria.
Nel tardo pomeriggio dello
stesso giorno si incontreranno per la seconda volta alla
terrasse della Rotonde….., e da quel momento non si
separeranno più…, Modigliani al bistrot fece subito un
ritratto della giovane Lunia, schizzando in pochi tratti
un volto somigliante, e lo dono’ con un gesto signorile,
continuando poi in studio una serie di opere in vari
atteggiamenti.
Ricorda Lunia - Senza
badare a nulla, un'invito cordiale in studio a posare
per lui, incurante di chi mi accompagnava – ma
intervenne Zborowski per rimettere un po' d'ordine, e
invitare Modigliani alla serata con mio marito
... ma lui rifiuto' e insistette per fare il mio
ritratto.
Il giorno dopo, per
evitare ogni forma di gelosia, Lunia ando' da Zborowski,
in un piccolo Hôtel del Boulevard de Port-Royal, dove il
pittore dipinse in una stanza d’albergo il primo
ritratto della giovane con un vestito nero (attualmente
al Museo di Grenoble).
Hanka Zborowska, la moglie
del futuro gallerista e Lunia ebbero modo di vivere
molte “ storie in comune ” con tutti gli artisti.
Risiedevano al 3 della
rue Joseph Bara a Montparnasse, dove entrambe vivevano
dal 1917 ; anno in cui il marito di Lunia era partito al
fronte e lei si era installata in casa degli Zborowski.
Tutto e tutti nel medesimo
immobile, grazie all’intervento di Moïse Kisling, che si
era reso garante nei confronti del suo stesso
proprietario.
Il catalogo “Musicale ”
di una delle « Soirées de Paris »,
dedicata alla musica e alla poesia, dimostra, se ce ne
fosse bisogno, del legame sentimentale di Modigliani
verso i suoi amici Artisti.
Un carnet dedicato,
disegnato : « Mod à la musique », dimostra ancora
di più questo legame affettivo, dinamico e creativo tra
tutti loro.
Il ritorno di Modigliani
in Italia dopo un secolo.
La nascita del centro a
Roma è stata voluta da Jeanne Modigliani
concretamente sin dal 1983, e lo espresse sinceramente
come desiderio da realizzare, all’allora assessore
Renato Nicolini, per concretizzare un sogno comune :
ritrovare tutte le tracce dell’artista e riunirle per la
conoscenza delle future generazioni.
Jeanne Modigliani
prima, Victor suo marito sino al 1993, e la
figlia Laure nella sua recente visita a Roma nel
mese di novembre 2006, hanno sostenuto questa iniziativa
.
Avendo comunemente
manifestato, con gli attuali coordinatori, l’intenzione
di dare a questa nuova sede del “Modigliani Institut”
la vocazione ad aiutare i giovani creatori, devolvendo
parte dei benefici, affinché potessero presentare le
loro creazioni degnamente al pubblico.
Avendo iniziato l’attività
a Roma, con la prima pubblicazione bibliografica
: “Modigliani, la vita e le opere” , ed altre
manifestazioni editoriali, come il Catalogue Raisonné
Amedeo Modigliani Tome III, l’apertura di questa
sede ha come scopo principale di informare il pubblico
italiano, e internazionale sulle ricerche attualmente in
corso, come le verifiche e le analisi chimiche sui
pigmenti, i ritrovamenti delle opere su carta, e la
presentazione di tutti i nuovi ritrovamenti dei
documenti degli Archivi Legali Amedeo Modigliani
per essere diffusi e pubblicati periodicamente.
A Palazzo Taverna
si è aperto nel mese di giugno lo spazio dedicato al
Modigliani Institut Archives Lègales.
Oltre seicento metri
quadri nel centro di Roma, in un quadro
architettonico seicentesco, con saloni affrescati e
restaurati dalla Soprintendenza, sotto la
direzione di Claudio Strinati, saranno aperti al
pubblico dei ricercatori e storici dell’arte.
Le sale saranno corredate
da opere, documenti rari e fotografie d’epoca, con
l’aiuto dei computers messi a disposizione saranno
possibili le consultazioni della totalità documenti
fotografici e manoscritti.
Un percorso dettagliato e
completo sulla vita e le opere di Modigliani, dei suoi
amici italiani, ma soprattutto di quelli incontrati a
Parigi e vissuti in gran parte come avvenimenti
inscindibili dal suo metodo di produzione artistica
spontaneo e creativo.
Una sede per scoprire e
consultare tutti i documenti, le pubblicazioni e le
riproduzioni delle opere.
Un percorso
“iconologico” e artistico tra l’Italia e la
Francia, dove per tappe sono ricostruiti tutti i
passaggi della vita, dell’opera del pittore livornese
comparate a quella dei suoi amici italiani e della
Scuola di Parigi.
Attualmente la mostra
“Modigliani e la spiritualità africana” pone
l’accento sulla storia delle avanguardie cubiste,
paragonate alle esperienze delle arti primitive.
Un metodo di paragone
senza precedenti, una presentazione apparentemente
caotica: 60 sculture d’arte negra si confrontano con le
sculture e i disegni di Modigliani.
Il catalogo edito da
Carte Segrete, illustrato e riccamente commentato ci
riporta negli studi dell’epoca, ci introduce nelle
conversazioni e nelle lettere, con le cartoline
illustrate dell’epoca: una storia vera, raccontata per
immagini.
Dopo la prima mostra in
Russia, a Mosca, al Puskin Museum,
conclusasi pochi mesi or sono, con un’affluenza record
di pubblico, la nuova ed ultima edizione del volume
dedicato ad Amedeo Modigliani in francese
e in lingua russa, edito da ELR a Losone in
Svizzera, testimonia e segna l’entusiasmo dei visitatori
e degli estimatori per l’opera di Modigliani anche nei
paesi dove per molti anni nessuno poteva accedere ad una
cultura “ diversa”. Ed oggi la dimostrazione più sentita
è quella dei giovani che dedicano un concerto alla vita
e all’opera di Amedeo Modigliani, di un italiano vissuto
in Europa sin dai primi anni del secolo.
Christian Parisot
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