15-16 MARZO 2008 TEATRO
SCALO-MODUGNO-BARI
DOPO LA PARTECIPAZIONE AL FESTIVAL
INTERNAZIONALE DI DANZA DEL TEATRO VERDI DI GENOVA CON
LA DIREZIONE DI R.PAGANINI
"BRUCIA STREGA BRUCIA"
una produzione Breathing Art Company e
Teatro Apulia
in collaborazione con la Compagnia
Artopie(Francia) del Centro Internazionale di Carolyn
Carlson
musiche
antiche melodie medievali
bach
h. lebars
con
Mariangela Massarelli
Annagiulia Marzulli
Raffaella Tricarico
Claudia Scanni
coreografie e regia
Simona De Tullio
LO SPETTACOLO AFFRONTA IL TEMA DELLA
DIVERSITA' E DELLA DISCRIMINAZIONE ATTRAVERSO I SECOLI,
CONDANNANDO CHI SOFFOCA IL DIVERSO.PARTENDO DALLE
MUSICHE MEDIEVALI SI ARRIVA ALLE COMPOSIZIONI DEI NOSTRI
GIORNI DI UN NOTO AUTORE, H.LEBARS,PER ANNI COMPOSITORE
PER MAURICE BEJART.
INFO:0805326070
3924833990
“Conosco a mie spese quanto è grande la
mia fragilità, per cui mi capita ogni occasione di
temere che, da questo momento, io possa dimenticare i
miei voti e fare il contrario di ciò’ che ho poco prima
promesso…se domandate la mia volontà, eccola nelle
Vostre mani: ve la consegno e riconsegno
irrevocabilmente.”.
Tribunali, uomini di chiesa, dotti
teologi, principi hanno dominato la vita degli stati
cattolici per quasi cinque secoli accanendosi contro “il
diverso” che nella strega si celava. Una società chiusa
e cieca ha usato il potere ufficiale della chiesa per
visitare piazza pulita di esperte guaritrici, erboriste,
levatrici e semplici donne vittime di una follia che non
ha risparmiato i più atroci tormenti a chi era
sospettato di aver stipulato oscuri patti con Satana.
L’inquisizione rappresenta un capitolo buio della storia
della chiesa, in nome della quale sono stati compiuti
soprusi, violenze e torture, in nome di un Dio
dimenticato e “usato” per una giustizia sommaria ed
esemplare.
L’inquisizione come l’olocausto, un
turbine di violenza incalzante, un’autorità
rappresentata da inquisitori-carnefici, abili oratori,
la cui sete di potere li ha tramutati in stupidi
strumenti nelle mani di una società terrorizzata dalla
minaccia del “diverso”.
Lo spettacolo ruota attorno alla
diversità, alla figura della strega, condannata per
pregiudizio, ma allo stesso tempo simbolo
dell’affascinante universo della trasgressione, che
accanto al “bene” da sempre domina il misero vivere
umano.Strega è sinonimo di diverso, e diverso era anche
l'ebreo perseguitato dal nazismo richiamato da una
gestualtà essenziale e scarna. I confronti
strega-inquisitore svelano rapporti ambigui tra autorità
e condannato, avvicinandosi e allontanandosi i loro
mondi mostrano una fragilità inquietante che si nasconde
dietro la violenza esercitata dal più forte. La realtà
delle prigioni e delle torture è sempre vegliata da una
società indifferente che delega, ignora e continua la
sua vita aspettando il fuoco purificatore.