COMUNICATO STAMPA-
Una mostra allestita presso la Pinacoteca Comunale
Francesco Podesti di Ancona dal 20 marzo
(inaugurazione ore 18) al 18 maggio 2008,
restituisce con gli occhi di un grande artista
contemporaneo, una città viva e cangiante, un flusso
costante di vita raccolto in una dimensione mitologica,
fantastica e visionaria che scopre e rivela inattese e
sorprendenti forme umane ed animali.
Opere di un singolare ed acuto frequentatore della
storia e della cultura del Mediterraneo, che vanno dal
1977 al 2006 e che svelano scenari possibili del
passato e del futuro della città, con immagini ricche di
fascinazioni esaltanti. Trubbiani che da lungo tempo
ha scelto Ancona dopo l’infanzia a Macerata, scandisce
questa serie di disegni, condotti tra ironia e
commozione, in un libero latino che uscendo dal ruolo
didascalico assurge a carattere geografico e
identitario. Il vivere ad Ancona è per l’artista una
scelta marcatamente adriatica che determina il suo
evolvere artistico e personale. Ed è quindi l’onda
visionaria ad avanzare e a lambire trasfigurandoli, il
colle Marano (ricco di babeliche emergenze monumentali e
della culminante basilica di San Ciriaco) ed il porto;
o il mutevole e variegato cielo solcato da astri
rilucenti o da strane presenze, da velivoli di pace o di
guerra; e poi c’è ancora il gomito del promontorio di
quell’unico monte, il Conero, che i primi naviganti
greci indicarono, chiamarono e riconobbero nei loro
viaggi come Áãêwn.
Si tratta di 41 opere, per lo più disegni, in massima
parte inediti, dilavati su cartoncino (verde, azzurro,
celeste, rosa, viola, senape…) di vari formati fino a
un metro per settanta, realizzati ad inchiostro e
tempera con una tecnica miniaturizzata molto
analitica. Ma anche alcune incisioni e disegni
acquerellati. In mostra anche la scultura in bronzo
“Mater Amabilis”, un modellino del gruppo scultoreo di
Piazza Pertini, una delle opere più rappresentative
della osmosi-simbiosi tra Ancona e Trubbiani, già della
collezione della Pinacoteca. Tra la città e l’artista è
infatti compenetrazione totale. L’immaginazione ha
penetrato la rimembranza storica come in una sorta di
scandaglio archeologico. E realmente egli ha “ vissuto”
all’interno del contesto urbano,
greco-romano-medioevale, scrutando con tre occhi: quello
destro ha vissuto la realtà del tempo antico, quello
sinistro ne ha ricostruito la quotidianità, poi quello
anomalo “ sguarda” di sghimbescio la vertigine della
visione fantastica.
L’Ancona disegnata da Valeriano Trubbiani è “un teatro
di accadimenti in cui la città si presenta
sotto forme differenti: allungata, schiacciata, sghemba,
obliqua, annullata in un dettaglio architettonico o
moltiplicata in punte sospese e serrate di cupole e
campanili orientali, di cui, fino ad oggi ognuno aveva
ignorato l’esistenza. Eppure si tratta di Ancona, con il
culmine della sua cattedrale e il corollario
labirintico di edifici e costruzioni che dalla
cattedrale si snoda e viene costruendo tutt’intorno,
fino al mare.
La mostra “L’onda visionaria” è promossa dalla
collaborazione tra: Comune di Ancona-Assessorato alla
Cultura, Provincia di Ancona-Assessorato alla
Cultura,Istituto Regionale Storia Movimento Liberazione
Marche. Un agile catalogo della mostra riporta
interventi di: Simone Dubrovic, Michele Polverari,
Pietro Bellasi, Pietro Zampetti, Vito Apuleo, Loris
Francesco Capovilla, terzine di Edoardo Sanguinetie e
Franco Scataglini. Edizioni Aniballi Grafiche,Ancona.
Mostra curata, come l’allestimento, da Massimo Di
Matteo. . Ingresso gratuito. Orari dal martedì al
sabato: 9-19; domenica 10-13, 16-19. Aperto il 23 e 24
marzo.