3 SAGRA DE LE 4
PIGNATE - Tiggiano (LE)
Parrocchia S.Ippazio
V.e M.
Tiggiano
(LE)

Spett.le Redazione,
nell’ambito delle attività ricreative organizzate nel
corso dell’estate salentina, mi permetto di segnalarvi
una iniziativa che insieme ad altre contribuirà a far
conoscere ai turisti, che in questo periodo visitano il
Salento, le tradizioni, la cultura e il folklore che
contraddistingue la nostra terra.
Quest’anno, inoltre
facciamo parte del Coordinamento Sagre del capo di Leuca.
Vi prego pertanto di voler
inserire nello spazio dedicato alle sagre in programma
per il mese di Agosto, il seguente evento:
TIGGIANO (LE), sabato 18 agosto
con inizio alle ore 21.00, - "3^
sagra de le 4 pignate" -
in una cornice di musica e folklore degustazione di
prodotti tipici salentini preparati con maestria proprio
come si faceva un tempo.
Pignate
di "pasuli, ciciri, fave e lenticche" (fagioli, ceci,
fave e lenticchie).
Quattro piatti "poveri"
tipici e spesso presenti sulle tavole dei nostri nonni.
Per troppo tempo dimenticate, oggi queste pietanze sono
divenute un punto fermo della dieta mediterranea,
consigliati dagli esperti nutrizionisti per gli alti
contenuti proteici. E a questi piatti la comunità di
Tiggiano, piccolo comune di appena tremila abitanti,
dedica una sagra. La "Sagra de le quattro pignate",
appunto, che si svolge nel centro storico cittadino,
pieno di case a corte e suggestivi vicoli, a due passi
dalla chiesa di Sant'Ippazio. "Pignate" è il nome del
piccolo contenitore di terracotta all'interno del quale
venivano cucinati i legumi, fatti cuocere direttamente
sul fuoco del "focalire". La preparazione delle "pignate"
cominciava la sera prima, quando le massaie mettevano a
bagno i legumi per facilitarne la cottura. Il piatto di
legumi di solito veniva accompagnato da quello di
verdure, in particolare rape, cicorie, zucchine,
cavolfiori, fagiolini e "foie reste" (verdura spontanea
che cresceva nei campi). I legumi e le verdure non
consumate a tavola, venivano poi conservate per il
giorno dopo quando, mescolate con del pane casereccio
raffermo fritto, costituivano quella che era chiamata la
"Papa rotta" o "Marenna" (merenda), un piatto ad alto
contenuto calorico che. sarebbe divenuto la colazione
del mattino che i braccianti consumavano prima di
recarsi a lavorare nei campi. La sagra "delle quattro
pignate" permette di riscoprire questi "rituali" che il
ritmo frenetico della vita quotidiana ha fatto
dimenticare. Negli stand allestiti per l'occasione si
possono degustare una infinità di prodotti tipici
preparati con cura e maestria dalle sapienti mani delle
massaie del posto, proprio come si faceva una volta. Chi
si reca a Tiggiano ha anche la possibilità di acquistare
le caratteristiche "pignate" e i piatti di terracotta.
Una serata da non perdere, quindi, per riscoprire i
sapori e le tradizioni di una volta.
Ringraziando per la cortese collaborazione vi saluto
cordialmente augurando a voi e alle vostre famiglie
Buon Ferragosto.
Don Lucio CIARDO –parroco di Tiggiano - cell.335/228673