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UN PO DI GUSTO - Piacenza

Un Po di Gusto: in vetrina la Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina

Dal 10 novembre al 10 dicembre 22 tra ristoranti, osterie, trattorie e agriturismi coinvolti nella rassegna

 

 

Un Po di Gusto – Prima Rassegna Gastronomica del Po  è un evento organizzato dall’assessorato al Turismo della Provincia di Piacenza che ha come protagonista la Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina. Dal 10 novembre al 10 dicembre, in concomitanza con il Congresso Nazionale del Po che andrà in scena a Piacenza il 23 e il 24 novembre, ventidue tra ristoranti, osterie, trattorie e aziende agrituristiche che fanno parte dell’associazione fondata all’inizio del 2007, proporranno un menu completo, dall’antipasto al dolce, vini compresi, dedicato ai sapori e alla cucina della Bassa Piacentina.

Un Po di Gusto rappresenta dunque la prima importante vetrina per la Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina, il percorso creato allo scopo di promuovere un territorio, quello appunto della Bassa Piacentina, caratterizzato da paesaggi unici, da una storia millenaria, da tradizioni antiche e da sapori genuini. L’obiettivo dichiarato della manifestazione è quello di celebrare il territorio a ridosso del fiume Po, a partire dalle produzioni e dai piatti tipici, come i tre salumi Dop (coppa, salame e pancetta), i formaggi della tradizione (grana padano, provolone e cacio del Po), i celebri  pisarei e faso, i marubini di provenienza cremonese, gli stracotti, il pesce del Grande Fiume, la frutta antica e tantissime altre delizie per il palato. 

«Con Un Po di Gusto - Prima Rassegna Gastronomica del Po – osserva Mario Magnelli, presidente della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina e assessore al Turismo della provincia di Piacenza – l’associazione intende presentare le sue credenziali, che sono quelle di un prodotto all’avanguardia per quanto riguarda la qualità dell’offerta, che riteniamo in grado di conquistarsi spazi rilevanti nell’ambito del moderno mercato turistico. La proposta della Strada del Po e dei sapori della Bassa Piacentina sembra fatta su misura per soddisfare la sensibilità con la quale il turista-viaggiatore odierno si accosta a realtà tradizionalmente diverse da quelle conosciute».

L’itinerario della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina misura nel suo complesso circa 100 chilometri, si sviluppa tra una cornice di borgate caratterizzate da un impianto urbanistico lineare e geometrico e riunisce 51 tra soci pubblici (la Provincia di Piacenza, la Camera di Commercio di Piacenza insieme ai comuni di Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina, Caorso, Villanova sull’Arda, San Pietro in Cerro, Besenzone, Cortemaggiore) e privati (aziende agricole, ristoranti, agriturismi, salumifici, caseifici, musei, castelli, botteghe del tipico, associazioni di categoria).

 

 

Un Po di Gusto – Prima Rassegna Gastronomica del Po è un progetto curato da:

Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina, via Garibaldi 50 - Piacenza

Organizzazione della rassegna:

Valdà Consulting – tel. 0523/983031 www.valdaconsulting.it – ballerini@valdaconsulting.it

Informazioni:

Piacenza Turismi – tel. 0523/305254 – infotur@piacenzaturismi.net

 

 

 

  

 

 

Un Po di Gusto: alla scoperta dei sapori della Bassa Piacentina

Dai salumi Dop al pesce del Grande Fiume

 

 

Un Po di Gusto – Prima Rassegna Gastronomica del Po intende proporre un viaggio indimenticabile alla scoperta dei sapori più autentici del territorio legato al Grande Fiume. Sapori e ricette antiche, ma anche innovative, realizzate per l’occasione dai ventidue tra ristoranti, trattorie, osterie e aziende agrituristiche coinvolte, dal 10 novembre al 10 dicembre, nella rassegna e compresi nei sette comuni che fanno parte della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina: Osteria del Pescatore (Castelvetro Piacentino, tel. 0523/824333), Ristorante Cooperativa Avanti (tel. 0523/823108), Trattoria Secondo Baracchino (Castelvetro Piacentino, tel. 0523/823560), Agriturismo La Favola (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/820899), Antica Trattoria da Cattivelli (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/829418), Azienda Agrituristica Bonissima (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/827021), Ristorante Le Giare (Monticelli, d’Ongina), tel. 0523/820200), Trattoria Mirella (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/827431), Trattoria sul Po (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/827489), Trattoria Trieste (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/829473), Agriturismo Boschi Celati (Caorso, tel. 0523/822128), Osteria di Muradolo (Muradolo di Caorso, tel. 0523/822593), Osteria Lo Spuntino (Roncarolo di Caorso, tel. 0523/821435), Trattoria da Ennio (tel. 0523/821105), Trattoria Del Muron (Caorso, tel. 0523/821213), Ristorante Le Verdi Cantine (Villanova sull’Arda, tel. 0523/830018), Trattoria La Verdiana (Villanova sull’Arda, tel. 0523/830209), Azienda Agrituristica La Valle (San Pietro in Cerro, tel. 0523/839162), Trattoria Rizzi (San Pietro in Cerro, tel. 0523/836482), Ristorante La Fiaschettieria (Bersano di Besenzone, tel. 0523/830444), Trattoria Antica Corte (Cortemaggiore, tel. 0523/836833), Trattoria Il Casolare (Cortemaggiore, tel. 0523/832085).

In degustazione (la prenotazione è sempre consigliata) 110 piatti, suddivisi in 22 menu a prezzo fisso compreso tra 20 e 52 euro, bevande incluse: dai classici piacentini come i tre salumi Dop della provincia, i pisarei e fasö, i tortelli di ricotta e spinaci, gli stracotti, alle divagazioni che si rifanno alle tradizioni della Bassa Piacentina, come il culatello, i tagliolini di farro con gamberi di fiume, il fritto d’acqua dolce, l’anguilla in umido con piselli e polenta, la mariola, la torta sbrisolona, la mostarda di fichi e tantissimi altri. Ogni persona che sceglierà il menu dedicato a Un Po di Gusto verrà omaggiato del ricettario con i piatti preparati in occasione della rassegna.

 

 

 

  

 

 

La Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina a tavola

Un campionario di produzioni tipiche caratterizzate dall’eccellenza

 

 

L’ansa del Piacentino a ridosso del Grande Fiume è quasi autarchica per la quantità di produzioni alimentari che la rendono autosufficiente da un lato e luogo di delizie per i tutti i palati dall’altro. In quest’area hanno vissuto per secoli, importanti comunità ebraiche che hanno lasciato tracce nella storia gastronomica della Bassa Piacentina. Senza contare le tradizioni culinarie del Grande Fiume e le condizioni climatiche ideali per produrre grandi salumi e straordinari formaggi. L’elenco dei prodotti tipici inizia con quelli a Denominazione d’Origine Protetta di cui Piacenza va fiera, per la cura e l’attenzione rigorosa ai processi produttivi: Grana Padano e Provolone Valpadana per quanto riguarda i formaggi,  Coppa, Pancetta e Salame piacentino per quanto riguarda i salumi. Tra i formaggi un ruolo a parte riveste il Cacio del Po, un formaggio semicotto che viene prodotto a Borgonovo, una piccola frazione del Comune di Monticelli d’Ongina, per la cui preparazione vengono impiegati  esclusivamente prodotti legati al territorio. Ma, oltre ai salumi a Denominazione di Origine Protetta, nella Bassa Piacentina ci sono altri prodotti della norcineria che proprio qui trovano il loro habitat ideale, come ad esempio il Culatello Piacentino.

Oppure il grass pist, una tipica produzione piacentina, a base di aglio bianco e lardo, che insieme ad un trito di prezzemolo, oltre a costituire la base per diversi intingoli, viene servito su crostini di pane come antipasto. Quell’aglio bianco che qui si coltiva da secoli e che negli anni 50 era quotato in borsa a Wall Street; oggi lo si celebra in molti piatti e con una festa interamente dedicata a lui, a Monticelli, il primo weekend di ottobre. Con l’aglio, sono molti gli ortaggi e le varietà di fruuta che si coltivano in queste terre fertili: dalle antiche varietà di mele e pere, al pomodoro, a frutteti lineari e perfetti di ogni sorta di ben di Dio, fino a finire con le ciliegie di Villanova. Le ciliege, anch’esse protagniste di una festa a Villanova, nella prima domenica di giugno, rappresentano la bellezza di queste terre che dà il meglio di sé in primavera, tra un tripudio di ciliegi in fiore.

Ma se finora abbiamo parlato di prodotti della campagna raccolti e lavorati, ora lasciamo spazio ai piatti della cucina della Bassa Piacentina, a cominciare dagli anolini; farina uova e acqua per la pasta; manzo, aglio, burro, pane grattugiato, grana padano, uova, sale, carota, sedano, cipolla, noce moscata, vino rosso e brodo per il ripieno; manzo, cappone o gallina grassa e carne magra di maiale per il brodo in terza. Gli anolini in brodo sono il primo piacentino più classico, quello delle festività e delle occasioni. Nella zona tra Monticelli e Castelvetro si sente la contaminazione di Cremona e li si fanno i marubini, con ripieno di formaggio e salsiccia. Nei secondi il pesce d’acqua dolce, quello che ancora si pesca nel Grande Fiume, si presenta in tutte le sue varianti: dall’ anguilla affumicata, agli stricc’ in carpion, ai fritti d’ambolina, pesce gatto e rane. Tutti piatti che raccontano il forte legame tra la gente e il fiume. Piatti che si trovano solo qui, per cui valgono il viaggio. Al termine le influenze della cucina ebraica si trovano nei dolci, in particolare nella spongata e nella sbrisolona. Il finepasto, davanti all’argine maestro lo si accompagna con i liquori del posto, il nocino, il bargnolino, lo sburlon, rispettivamente fatti con noci, bacche di prugnolo selvatico e mele cotogne; oppure con la Marsala all’uovo.

 


 

 

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