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VIVERE LA MONTAGNA - Forino (AV)

Due week-end per scoprire le straordinarie montagne del Partenio e Terminio, percorrendo suggestivi sentieri tra boschi d’altura ricchi di faggi, querce e castagni. Un’occasione per immergersi in una natura ancora incontaminata, abbeverarsi a sorgenti d’acqua pura, ammirare vallate ed altipiani di una bellezza incomparabile, vedere librarsi nell’aria il falco pellegrino e lo sparviero. Ma anche per deliziare il palato con piatti genuini, conoscere antiche tradizioni, visitare castelli feudali, chiese e vestigia di insediamenti di varie epoche, dalla romana all’angioina.  

Tutto questo sarà “Vivere la montagna”, che prenderà il via sabato 6 ottobre a Forino, in provincia di Avellino.

La kermesse, promossa dalla Comunità montana Serinese Solofrana e co-finanziata dalla Regione con le risorse della Misura 4.14 del Por Campania 2000-2006, si articolerà in due parti. La prima, dal titolo “La festa del casale, una festa dei sapori”, si svolgerà a Forino nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 ottobre; la seconda parte, intitolata “Tradizioni e sapori”, si terrà dal 3 al 5 novembre a Serino, Montoro Inferiore, San Michele Serino e Monteforte Irpino, vale a dire quattro dei dodici comuni che ricadono nel territorio della Comunità montana.

Grazie a ‘Vivere la Montagna’ – dichiara il presidente della Comunità montana Serinese Solofrana, Michele Langastrointendiamo far conoscere non solo le bellezze naturali del nostro territorio ma anche i sapori e le tradizioni che la globalizzazione rischia di disperdere e che rappresentano il collante indissolubile tra il passato ed il futuro”.  

Durante il week-end inaugurale di “Vivere la Montagna”, ideata ed organizzata da Dreamlight con la direzione di Sergio Bilotta, Forino si trasformerà nel regno dei buongustai.

Presso gli stand sarà possibile assaporare le specialità gastronomiche del luogo, retaggio dell’antico cultura contadina. Si andrà dai primi piatti realizzati con pasta fatta a mano (fusilli, cavatelli, tagliatelle, lasagne ed orecchiette) ai secondi a base di carne di pollo, agnello, coniglio e cinghiale, cotti alla brace o con intingoli di vario tipo. E poi i rustici, come la pizza con la ricotta e la ciambella con il granone, per finire ai dolci di castagne e nocciole.

La seconda parte della manifestazione, ospitata dal 3 al 5 novembre presso i comuni di Serino, Montoro Inferiore, San Michele Serino e Monteforte Irpino, sarà un susseguirsi non di spettacoli folcloristici e musicali, escursioni in montagna e degustazioni dei prodotti tipici locali, primi fra tutti il “Fiano di Avellino doc”, cui è stata concessa la docg (denominazione di origine controllata e garantita) a partire dalla vendemmia 2003, e la “castagna di Serino”, dop in fase di istruttoria ministeriale. 

Alla “castagna di Serino” afferiscono due cultivar, la “Montemarano” e la “Verdole”. La prima, nota anche come “Santimango” o “Marrone di Avellino”, è considerata dagli esperti tra le migliori varietà italiane per le pregevoli caratteristiche dei suoi frutti.

La cultivar, molto apprezzata dai consumatori e dall’industria di trasformazione, ha come punti di forza le dimensioni medio-grandi dei frutti, il seme bianco-latteo, le solcature superficiali nonché la polpa dolce e croccante.

 

Dreamlight s.r.l.

Ufficio stampa: Gianfranco Esposito

338.1323691

 

 


 
 

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