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I VENERDI' DELLA BIRRA: QUANDO LA BIRRA INCONTRA IL PESCE


BIRRA E PESCE, GUIDA AGLI ABBINAMENTI:

I CONSIGLI DI MARCO BOLASCO

 

 

Venerdì: pesce. Con birra, ovviamente… Sarà questo il must del futuro? Per chi vuole essere protagonista di questa stagione di riscoperta della mediterraneità della birra, ecco i consigli di Marco Bolasco, curatore della guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso, per declinare al meglio questa inedita frontiera gastronomica.  E, per andare sul sicuro, ad esempio, abbinando una lager  con un bel fritto di paranza, una blanche con un carpaccio di spigola, una bock chiara con gli spaghetti alle vongole ma anche una strong lager con del pesce spada alla siciliana…

 

 

Con gli antipasti? Una blanche leggera o una weizen di frumento. Mentre per una spigola al sale meglio una lager. Mentre una bock ambrata regge il sapore deciso di un bel baccalà in guazzetto… Non stiamo improvvisando: il giudizio e gli abbinamenti sono d’autore. Firmati dal direttore della Guida del Gambero Rosso, Marco Bolasco. Uno dei massimi esperti di birra in Italia.

 

 “L’inedito matrimonio tra birra e pesce, visto dalle nostre latitudini – spiega Bolasco - può risultare ostico e curioso ma è invece qualcosa di assolutamente tradizionale, e anche molto affascinante. Basta farsi un viaggio virtuale per il Vecchio Continente per scoprire che storicamente esistono alcuni abbinamenti molto interessanti tra birra e mondo ittico. Il primo che viene in mente è sicuramente quello tra ostriche e stout, presente in Irlanda, ma anche in altre parti del Nord Europa come in Germania, Belgio e Olanda. Una valida alternativa allo champagne, decisamente più a buon mercato. Molte volte, questo matrimonio si allarga ai crostacei: aragoste, scampi, astici e gamberi, soprattutto nel mondo anglosassone, sono spesso serviti insieme alle birre scure”.

 

Non a caso, in Belgio è comune patrimonio nazionale la degustazione di altri molluschi, le cozze, preparate nelle più svariate declinazioni ed anch’esse spesso accompagnate alle birre profumate per cui questo paese è famoso nel mondo. In questo caso, la tipologia di birra dipenderà dal tipo di ricetta: birre leggere con le cozze al vapore, più forti e dal gusto più marcato per preparazioni in umido. Un salto lontano per scoprire che uno dei “grandi” luoghi del mondo in cui si consuma molto pesce e molta birra e dove per logica i due consumi si incrociano, è il Giappone. Ma in questo caso, dato il tipo di cucina più delicato, e legato alla tradizione dei crudi, la birra deve essere più morbida e dal gusto alcolico meno invasivo.

 

Questi sono solo alcuni esempi di quello che succede in giro per il mondo. Ma quali sono gli abbinamenti perfetti per i grandi piatti di mare della tradizione mediterranea e italiana in particolare? È possibile “giocare” con sapori e profumi, creando matrimoni d'elezione anche in casa nostra? La risposta è sì, libri di cucina alla mano, teoria e fantasia.

Regola di base è che la forza della birra, sia di sapore che di grado alcolico, deve essere proporzionata al tipo di piatto che andremo a servire. Questo concetto si spiega molto bene con gli antipasti. Con dei bolliti di pesce o con delle insalate di mare particolarmente leggere, andrà servita una blanche, la leggera bianca belga. Con le tartine a base di pesce affumicato come salmone, trota o spada, è da provare l’abbinamento con una weizen, la grande birra di grano tedesca.

 

 

Nel caso di antipasti più saporiti, tipici della nostra tradizione, come i savor o i carpioni, presenti nelle loro diverse declinazioni un po’ ovunque in Italia, è da preferirsi una birra più tosta, con un gusto marcato ed un grado alcolico maggiore. Perfette saranno le birre doppio malto d’Abbazia, sia nella loro versione chiara che in quella ambrata. Lo saranno soprattutto nelle loro tonalità più dolci e alcoliche e dove il luppolo non sia troppo marcato. Come, ad esempio, le sarde veneziane “saor” con una bella brune.

Una doppio malto chiara strong lager sarà da preferirsi invece nel caso degli antipasti con salse come il salmone con la maionese o i gamberetti in salsa rosa. Mentre una pale ale, potrà andare a nozze con una pepata di cozze, e più in generale con tutti i sauté di molluschi.

 

 

Anche per i primi piatti si devono fare delle differenze. D'altro canto il primo piatto nella nostra tradizione ha mille ed una declinazione ed è necessario operare qualche distinguo. Se il menù prevede una preparazione complessa e dalla lunga cottura come un caciucco ed altre zuppe di mare o addirittura delle seppie in nero con la polenta, allora si potrebbe servire una birra di spessore, dal retrogusto leggermente amaro come una rifermentata in bottiglia belgian strong ale dotata di “spalle larghe” per sostenere sapori forti.

Con qualche piccolo distinguo l'abbinamento può andare altrettanto bene per tutte le cotture in umido, come, per esempio, le seppie con i piselli. Per zuppe più delicate, soprattutto se in bianco, bisognerà abbassare il tenore alcolico: una lager cruda.

 

Con un primo piatto asciutto come un risotto di pesce o uno spaghetto ai frutti di mare in bianco, si può provare ad assaggiare una doppio malto chiara come una bock. Ma attenzione all'eccesso di prezzemolo: “è sempre nel mezzo” ma qualche volta disturba. Un altro tipo di doppio malto come una bock ambrata, sarà perfetta per le preparazioni, anche servite come piatto unico, a base di baccalà o stoccafisso. Come quella mitica alla vicentina.

 

 

Passiamo ad un capitolo a parte: il fritto, vero monumento della cucina italiana di mare. È il vero grande abbinamento con la birra, tra i migliori in assoluto. Sicuramente la scelta deve andare per birre che bilancino l’oleosità del fritto con una nota di freschezza acida e con una effervescenza leggermente marcata. Nel caso della frittura di paranza, tipico fritto composto da pesce molto delicato, andrà bene una lager; mentre in caso di gusti più accesi, per esempio un fritto di calamari, si potrà provare anche una pils.

 

Ed eccoci arrivare ai secondi piatti. Spesso sono preparazioni in cui il gusto del pesce deve essere predominante, piatti in cui gli altri ingredienti fanno unicamente le comparse. Ecco quindi che una lager leggera, in particolare se cruda, si unirà perfettamente a cotture in cui il gusto del mare rimane integro, perfetta quindi per i pesci al forno non troppo conditi o le preparazioni in crosta di sale. Senza aver paura di “scendere” di gradazione, nel caso si stia costruendo un menù. Per le cotture alla griglia, soprattutto se di pesce molto saporito o addirittura di crostacei, si può osare di più, con una birra a bassa fermentazione doppio malto come la bock chiara. La griglia inserisce veri e propri elementi legati al fuoco nei sapori presi in considerazione, pertanto l'abbinamento non può non tenerne conto.

 

Sono molteplici, quindi, le declinazioni del matrimonio birra e pesce. “La raccomandazione principale - conclude Marco Bolasco - è quella di non dover stupire a tutti i costi, servendo per esempio una strong lager con un crudo di spigola, o un birra d’Abbazia con un’orata al forno. Ricordiamoci sempre che il pesce, nella sua semplicità e delicatezza, è un ingrediente da trattare con la massima attenzione anche e soprattutto per quanto riguarda gli abbinamenti. Così come condimenti, tempi di cottura, stagionalità e provenienza del pesce possono cambiare un po' le carte in tavola.”

Non resta che provare e riprovare, consapevoli che il gioco dell'abbinamento può aumentare il piacere della tavola e che la birra può per questo aprirci qualche sconosciuta frontiera. Ma resta un gioco non una scienza e come tale vale la pena di viverlo intensamente senza però prenderlo troppo sul serio. Sennò che piacere sarebbe?

 

N.B.: le fotografie con gli abbinamenti “birra e pesce” allegate alla cartella stampa sono di Riccardo Marcialis / Immaginario. E’ necessario citare l’autore per l’utilizzo.

 

Ufficio stampa:

INC – Istituto Nazionale per la Comunicazione

Matteo de Angelis 06.4416081 - 334.6788708 - m.deangelis@inc-comunicazione.it


LA BIRRA INCONTRA IL PESCE: QUATTRO VENERDI

PER SCOPRIRE L’ABBINAMENTO GOURMAND DEL MOMENTO

 

Da Marco Bistarelli a Moreno Cedroni, da Mauro Uliassi a Gennaro Esposito, da Angelo Troiani a Emanuele Scarello, da Pietro Leeman a Ciccio Sultano e Ernesto Iaccarino. Solo per fare qualche nome… Dal 14 settembre al 5 ottobre, i migliori giovani talenti della cucina italiana d’autore saranno partner d’eccezione di Assobirra per il lancio di un’iniziativa gourmand per la diffusione della birra come bevanda a tutto pasto, sotto l’egida dei Jeunes Restaurateurs d’Europe.

Una prima risposta concreta ai 14 milioni di italiani che, in una recente indagine Makno, si dichiarano curiosi di sperimentare i migliori abbinamenti pesce/birra (soprattutto con il fritto, con il pesce bollito, al forno e con l’insalata di mare) anche al ristorante.

 

 

La birra incontra il pesce, in un matrimonio inedito, tutto da scoprire, dunque, all’insegna della mediterraneità e dell’alta cucina. Si rinnova anche nel 2007 la collaborazione di Assobirra con i Jeunes Restaurateurs d’Europe (JRE). Dopo il fortunato esperimento dell’anno scorso per la diffusione della Carta delle Birre, ancora una volta il gotha della ristorazione “giovane”, creativa e di qualità, aprirà i propri locali alla birra, proponendone stavolta gli abbinamenti con il pesce, simbolo per eccellenza della gastronomia di alto livello.

Dal 14 settembre al 5 ottobre, un giorno a settimana, il venerdì, i migliori e talentuosi chef italiani aderenti ai JRE associazione che annovera nomi del calibro di Marco Bistarelli, Moreno Cedroni, Pietro Leeman, Mauro Uliassi, Gennaro Esposito, Emanuele Scarello, Ciccio Sultano, Angelo Troiani ed Ernesto Iaccarino - coinvolgeranno i propri clienti in un’esperienza sensoriale che sancisce simbolicamente l’inizio della stagione “gourmand” della birra, come bevanda che regge anche il difficile matrimonio con i profumi di mare (e di lago). Sarà l’occasione per sperimentare lo stile e la creatività dei Jeunes Restaurateurs d’Europe attraverso abbinamenti che sfiorano il virtuosismo, come il Sandwich di tonno carlofortino proposto da Marika e Ilario Vinciguerra dell’Antica Trattoria Montecostone in abbinamento ad una Strong lager doppio malto chiara; o il Gazpacho e torta fritta ripiena di alici al profumo di limone con cui lo chef Marco Parizzi di Parma rivisita in chiave marinara un classico della gastronomia spagnola, esaltato dal matrimonio con una leggera Blanche. E, perché no, scoprire che la birra sa essere protagonista anche sul piatto, come nella Capasanta marinata alla vaniglia con porcini e schiuma di birra. Una ricetta “mari e monti” di Christian Zana della Trattoria All’Isola, ideale se gustata sorseggiando una Lager cruda.

 

il “fenomeno birra”, oramai fuori casa si consuma più del vino

Del resto, il “fenomeno birra” è ormai una realtà sotto gli occhi di tutti. I dati di Assobirra ci dicono che nel 2006 i consumi sono cresciuti del 3%, portando la quota pro capite a 30,3 litri l’anno. Ma non è tanto un discorso di quantità, ovviamente, a fare “tendenza”. Nel corso degli ultimi mesi è molto cresciuto l’interesse degli italiani e in particolare del mondo della ristorazione di qualità per l’anima gastronomica – e mediterranea - della bevanda. Secondo l’ indagine Makno-Assobirra 2007, si allarga la base dei suoi estimatori (nel 2006 i consumatori di birra toccano quota 68,9%, a fronte del 66,2% dello scorso anno), soprattutto nella fascia di consumo “sporadico”, della curiosità, dell’assaggio, dello sfizio.

Rimane alta la richiesta (46%) di poter disporre anche di una Carta delle birre nei propri ristoranti di fiducia. Ed è sempre più importante il fattore “gusto”, con un numero crescente di italiani che affermano di berla “per scelta, perché la preferisco a altre bevande”.

Non c’è da stupirsi, allora, se  la birra è arrivata a “sorpassare” perfino il vino nelle occasioni di consumo fuori casa (bar, ristorante, pizzeria) nei giorni feriali – con il 19,8% della birra contro il 18,8% del vino – e se circa il 40% degli italiani che  consumano birra (parliamo di 14 milioni di persone) vorrebbe sperimentarne i possibili abbinamenti con i piatti a base di pesce.

In particolare il 30,6% si dichiara “curioso di provarli”, mentre l’8.8% (circa 1 milione e 200 mila persone) dichiara di “averli già provati e mi sono piaciuti”.

 

l’abbinamento con il pesce, così “ostico”, così tradizionale

Un abbinamento che, come ci ricorda Marco Bolasco, curatore della Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso e tra i massimi esperti di birra in Italia, “alle nostre latitudini può risultare ostico e curioso, ma è invece qualcosa di assolutamente tradizionale nel Vecchio Continente, e anche molto affascinante”.

Per la cronaca la ricerca Makno-Assobirra 2007 ci spiega che gli abbinamenti che gli italiani sarebbero più curiosi di provare, sono quelli tra birra e: fritto di pesce (31,3%), pesce al forno/bollito (14,6%), insalata di mare (10,7%), primi a base di pesce (10,2%), crostacei (7,7%), carpaccio di pesce (4,1%) e affumicati (3,6%).

 

l’iniziativa dei j.r.e: i venerdì della birra, per scoprire 10 stili birrari

A questa curiosità rivelata dai nostri connazionali nei confronti dell’insolito abbinamento birra-pesce, rispondono - tempestivamente - Assobirra assieme ai JRE con l’iniziativa “I venerdì della birra – quando la birra incontra il pesce”, un irripetibile momento per scoprire tutto sugli stili della birra da scegliere accanto ai piatti preferiti a base di pesce.

Gli 84 ristoranti del circuito accoglieranno i clienti offrendo un appetizer/finger-food a base di birra, quindi metteranno a loro disposizione una selezione di 10 etichette (appartenenti a 10 diversi stili: blanche, weizen, lager, lager cruda, strong lager, pils, bock doppio malto chiara, bock doppio malto ambrata, pale ale e belgian strong ale) grazie alle quali ogni chef declinerà il binomio birra-pesce in base alla propria creatività e al proprio stile.

Magari inserendo nel menù una piatto dedicato, oppure inventando veri e propri menù “a tema”, interamente riservati all’abbinamento birra-pesce. Quale migliore occasione, allora, per scoprire che una Lager si sposa benissimo con il fritto di paranza, che una Pils “chiama” il gusto sapido di un risotto alla pescatora e che una Pale Ale è perfetta con un’insalata di polpo…

 

in un opuscolo le istruzioni per l’uso della birra con i piati a  base di pesce

All’insegna di una sempre migliore ‘cultura di prodotto’, con questo evento Assobirra rinnova e arricchisce la sua alleanza con Jeunes Restaurateurs d’Europe, come spiega il Presidente Piero Perron: «Non possiamo che esprimere soddisfazione per la crescita d’immagine della birra all’interno del mondo della ristorazione di qualità in Italia. Negli ultimi mesi la birra si sta sempre più accreditando come protagonista dei pasti all’insegna della dieta mediterranea. L’iniziativa che anche quest’anno realizziamo  in sinergia con i JRE ha l’intento di portare a conoscenza dei frequentatori dei ristoranti le infinite varietà di stili e gusti della birra e la sua versatilità nell’accompagnare i piatti più diversi della cucina italiana e internazionale, pesce incluso. A tutti verrà infatti consegnato un opuscolo che racconta le caratteristiche delle birre selezionate e un primo prontuario con gli abbinamenti consigliati tra i diversi piatti a base di pesce e i principali stili birrari oggi disponili sul mercato. In questo modo – promuovendo la conoscenza del prodotto e il consumo della birra a pasto - vogliamo anche favorire un approccio di responsabilità, autoregolazione e moderazione nei consumi. Chi impara a bere meglio, beve anche meno».

 

bistarelli: “sarà l’occasione per scoprire la versatilità della birra”

«Questa iniziativa – aggiunge Marco Bistarelli, chef e Presidente Jeunes Restaurateurs d’Europe - è la naturale prosecuzione di una collaborazione avviata lo scorso anno con Assobirra, che tanto interesse e curiosità ha suscitato anche nel mondo della ristorazione di qualità. In questi mesi si è molto parlato della birra, che è stata un po’... sdoganata nel mondo dell’alta ristorazione»

«Quest’anno – continua Bistarelli - proponendo abbinamenti esclusivamente con il pesce abbiamo la possibilità di creare un percorso del gusto ben definito, per di più riservando all’iniziativa una giornata tradizionalmente di grande affluenza di clienti nei nostri locali, come il venerdì. Per molte persone sarà l’occasione giusta per scoprire che la birra è una bevanda versatile, in grado di reggere qualsiasi abbinamento, come ho avuto modo di provare in prima persona in una delle mie ricette più sfiziose, quella del rombo chiodato arrostito sulla pelle con sale maldom, bietolone croccanti e aria di birra, che senz’altro proporrò nel mio ristorante nel corso dei ‘Venerdì della birra’».

 

Ufficio stampa:

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BIRRA E PESCE: IL PUNTO DI VISTA

DI CEDRONI, ESPOSITO E MASIERI

 

“Quello tra birra e pesce è sicuramente un abbinamento da provare, anche se può sembrare ‘ostico’. E al ristorante si sta facendo molto per sfatare questo genere di luoghi comuni”, afferma Gennaro Esposito, tra i più talentuosi giovani chef italiani che grazie alla sua cucina dagli intensi profumi mediterranei ha permesso al suo ristorante, il ‘Torre del Saracino’ di Vico Equense, di fregiarsi delle tre forchette del Gambero Rosso dal 2003, e del riconoscimento della guida dell’Espresso quale migliore ristorante campano nel 2006.

Da noi alla Torre del Saracino, tra l’altro, proponevamo la birra ai nostri clienti anche diversi anni fa, quando il panorama dell’offerta non era così ricco come oggi. Adesso, invece, potendo contare su stili di birra sempre più diversi e variegati, il ‘gioco’ si fa molto più interessante e abbiamo l’opportunità di aprire una discussione gastronomica più allargata, complice e stimolante con i nostri clienti.”

 

Gli fa eco Moreno Cedroni, creativo ideatore di piatti insoliti e fantasiosi che trasmettono l’eco dei sapori dell'infanzia e della tradizione marinara italiana, che ha reso la ‘Madonnina del Pescatore’ di Marzocco (AN) uno dei ristoranti più apprezzati del panorama gastronomico italiano.

“I miei primi approcci con questa bevanda risalgono a diverso tempo fa. Ho cominciato, come tutti, credo, provando birre leggere. Da lì la mia curiosità mi ha portato a sperimentare altri stili, come le trappiste, le non fermentate, quelle a tripla fermentazione… Mentre oggi le mie preferite sono le “intermedie” doppio malto”.  Su questa esperienza, mi sento di affermare che dire ‘Birra e pesce’ può essere facile quanto dire ‘birra e pizza’. Se due pietanze si sposano bene vanno provate... Il mio abbinamento preferito? Ideale è quello con i fritti di mare, a patto che scegliamo una birra non molto fermentata, che lasci emergere le sfumature e le note dell’alimento che stiamo mangiando.”

 

Di vecchissima data è l’amore per la birra di Paolo Masieri, chef del ristorante sanremese ‘Paolo e Barbara’, tra i talenti emergenti dell’alta cucina italiana, che nei suoi piatti che lui stesso ama definire “cucina ligure contemporanea” trasferisce i sapori e i profumi sospesi tra i monti e il mare della sua Riviera dei fiori. “Seguo la birra da oltre trent’anni. Non tutti sanno che, prima di lanciarmi nel mondo della ristorazione ero proprietario di un pub. In pratica la bevo da prima ancora di aver assaggiato il vino. E non nego che, come consumatore e come ristoratore mi piace ancora tantissimo e mi piace provarla e abbinarla con tutto. Da “Paolo e Barbara”, proponiamo almeno due volte all’anno un menu degustazione a base di birre. E il cliente ne apprezza la naturalità e la versatilità. Senza considerare che  è meno alcolica del vino, oltre che meno cara… In tema di birra e pesce, tra le soluzioni che preferisco c’è sicuramente l’incontro con il pesce crudo affumicato. Ma si può spaziare dai risotti, agli stufati, alle salse da accostare ai pesci dal sapore più “forte”, come il merluzzo e il pesce azzurro.”


QUANDO LA BIRRA INCONTRA IL PESCE

10 RICETTE DI PESCE PER 10 STILI BIRRARI

PROPOSTI DAGLI CHEF JRE

 

Il locale

La ricetta

Chi la firma

La birra consigliata

Antica Trattoria Monte Costone

Sandwich di tonno carlofortino

Marika e Ilario Vinciguerra

Strong lager doppio malto chiara

Ristorante Agrodolce

Novellini spadellati al rosmarino su patate al limone soffiate aria di basilico e tartufo nero estivo

Andrea Sarri

Weizen

Ristorante il Bistrot

Filetto di San Pietro con indivia brasata, nocciole, limone candito e salsa

Marco Fadiga

Bock doppio malto ambrata

Trattoria all’Isola

Capasanta marinata alla vaniglia con porcini e schiuma di birra

Christian Zana

Lager cruda

Paolo e Barbara

Tartare di palamita leggermente affumicata con funghi porcini crudi

Paolo Masieri

Lager

Torre del Saracino

Fettucce di gragnano con cozze timo e bottarga di tonno

Gennaro Esposito

Bock doppio malto chiara

Il Postale

Rombo chiodato arrostito sulla pelle con sale maldom, bietolone croccanti e aria di birra

Marco Bistarelli

Belgian Strong Ale

Da Nicolò

Zuppa di vongole e cozze con cocco e lemon grass

Luigi Pomata

Pale Ale

Ristorante Parizzi

Gazpacho e torta fritta ripiena di alici al profumo di limone.

Marco Parizzi

Blanche

La Capinera

Sarde a beccafico

Pietro D’Agostino

Pils

 


ECCO TUTTI I RISTORANTI ITALIANI

DEL CIRCUITO JEUNES RESTAURATEURS D’EUROPE

CHE DAL 14 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2007

PRESENTERANNO GLI ABBINAMENTI BIRRA PESCE

 

 

  1. Agata e Romeo

 

ROMA (RM)

  1. Agli Amici, Trattoria dal 1887

 

GODIA / UDINE

  1. Agrodolce

 

IMPERIA (IM)

  1. Al Fornello da Ricci

 

CEGLIE MESSAPICA (BR)

  1. Al Giardinetto

 

CORMONS (GO)

  1. Antica Trattoria Cera

 

CAMPAGNA LUPIA (VE)

  1. Antica Trattoria La Primula

 

SAN GUIRINO (PN)

  1. Antica Trattoria Montecostone

 

GALLIATE LOMBARDO (VA)

  1. Acquamatta

 

CAPOLANA (AR)

  1. Arianna

 

CAVAGLIETTO (NO)

  1. Arnolfo

 

COLLE VAL D'ELSA (SI)

  1. Baldin

 

SESTRI PONENTE (GE)

  1. Buriani dal 1967

 

PIEVE DI CENTO (BO)

  1. Ca' Vegia

 

SALICE TERME (PV)

  1. Da Caino

 

MONTEMERANO (GR)

  1. Da Nicolò

 

CARLOFORTE (CA)

  1. Da Vittorio

 

BRUSAPORTO (BG)

  1. Del Viale

 

SAINT VINCENT (AO)

  1. Delle Antiche Contrade

 

CUNEO (CN)

  1. Dolada

 

PLOIS IN PIEVE D'ALPAGO (BL)

  1. Dolce Stil Novo

 

CIRIE (TO)

  1. Don Alfonso

 

S. AGATA SUI DUE GOLFI (NA)

  1. Due Spade

 

CERNUSCO (MI)

  1. Duomo

 

RAGUSA IBLA (RG)

  1. Emilio

 

CASABIANCA DI FERMO (AP)

  1. Flipot

 

TORRE PELLICE (TO)

  1. Frosio

 

ALME (BG)

  1. Gellius

 

ODERZO (TV)

  1. I Castagni

 

VIGEVANO (PV)

  1. Il Cascinalenuovo

 

ISOLA D'ASTI (AT)

  1. Il Convivio

 

ROMA (RM)

  1. Il Postale

 

CITTA' DI CASTELLO (PG)

  1. I Sette Consoli

 

ORVIETO (TR)

  1. Il Saraghino

 

NUMANA (AN)

  1. Il Sole

 

RANCO (VA)

  1. "Il Sole" antica locanda del Trebbo

 

TREBBO DI RENO (BO)

  1. Innocenti Evasioni

 

MILANO (MI)

  1. Joia

 

MILANO (MI)

  1. Kirchsteiger

 

FOIANA (BZ)

  1. Kuppelrain

 

CASTELBELLO (BZ)

  1. Laite

 

SAPPADA (BL)

  1. L' Artigliere

 

GUSSAGO (BS)

  1. L’Arsenale

 

CAVENAGO D’ADDA (LO)

  1. La Capinera

 

SPISONE TAORMINA (ME)

  1. La Corte

 

POGLIANO MILANESE (MI)

  1. La Locanda di Piero

 

MONTECCHIO PRECALCINO (VI)

  1. La Lucanda

 

OSIO SOTTO (BG)

  1. La Madonnina del Pescatore

 

SENIGALLIA (AN)

  1. La Miniera

 

INVILLINO di VILLA SANTINA (UD)

  1. La Passion

 

VANDOIES DI SOPRA (BZ)

  1. La Leggenda dei Frati

 

ABBADIA ALL’ISOLA (SI)

  1. L’Erba del Re

 

MODENA (MO)

  1. Magnolia

 

CESENATICO (FC)

  1. La Peca

 

LONIGO (VI)

  1. La Rucola

 

SIRMIONE (BS)

  1. La Terrazza

 

MONTECCHIA DI CROSARA (VR)

  1. Lanterna Verde

 

VILLA DI CHIAVENNA (SO)

  1. Leuchtturm

 

CAMPO TURES (BZ)

  1. Lido Lido

 

CESENATICO (FO)

  1. Lo Scudiero

 

PESARO (PS)

  1. Malga Panna

 

MOENA (TN)

  1. Marco Fadiga's Bistrot

 

BOLOGNA (BO)

  1. Oasis

 

VALLESACCARDA (AV)

  1. Orso Grigio

 

RONZONE (TN)

  1. Osteria Cascina dei Fiori

 

BORGOVERCELLI (VC)

  1. Paolo e Barbara

 

SANREMO (IM)

  1. Parizzi

 

PARMA (PR)

  1. Ristofante

 

ALZANO LOMBARDO (BG)

  1. Ristorante Reale

 

RIVISONDOLI (AQ)

  1. Riva

 

PONTEDELL'OLIO (PC)

  1. San Giacomo di Urbino

 

URBINO (PU)

  1. Schuman

 

ISPRA (VA)

  1. Schöneck

 

FALZES Frazione Molini (BZ)

  1. S'apposentu

 

CAGLIARI

  1. Taverna dei Capitano

 

NERANO-MARINA DEL CANTONE (NA)

  1. Torre del Saracino

 

VICO EQUENSE (NA)

  1. Trattoria All’Isola

 

COGOLLO DEL CENGIO (VI)

  1. Uliassi

 

SENIGALLIA (AN)

  1. Unterwirt

 

CHIUSA (BZ)

  1. Vairo del Volturno

 

VAIRANO PATENORA (CE)

  1. Via del Borgo

 

CONCOREZZO (MI)

  1. Walter Bianconi Restaurant

 

PIANGIPANE (RA)

  1. Zum Löwen

 

TESIMO (BZ)

  1. Zur Rose

 

SAN MICHELE APPIANO (BZ)

 

 

Per ulteriori informazioni su “I Venerdì della birra – Quando la birra incontra il pesce” e le iniziative previste dai ristoranti del circuito JRE nei giorni 14 settembre – 5 ottobre, si può consultare il sito: www.jre.it.

 


RICETTE BIRRA E PESCE

 

1) Antica Trattoria Monte Costone (Galliate Lombardo)

Sandwich di tonno carlofortino e birra

 

Ricetta di Marika e Ilario Vinciguerra

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

4 Tranci di tonno carlofortino del peso di circa 160gr. l'uno

8 fogli di pasta fillo

200 gr. insalata misticanza

8 pomodorini ciliegia disidratati

olio extra vergine di oliva

sale e pepe q.b.

 

Per la maionese

n° 2 tuorli

500 ml. olio di semi

n° 1 cucchiaino di aceto di vino bianco

n° 1 bottarga di tonno 

sale e pepe

 

 

PREPARAZIONE

Montare la maionese tradizionalmente mettendo in sequenza i tuorli, l'aceto di vino bianco e l'olio (versandolo a filo e poco per volta). Aggiungere infine della bottarga di tonno grattugiata.

Spennellare uno alla volta i fogli di pasta fillo con olio extra vergine di oliva e sovrapporli ottenendo cosi 8 rettangoli delle dimensioni di circa 15 x 7 cm . Cuocere in forno a 180° C per cinque minuti .

Scottare i tranci di tonno alla piastra e insaporirli con sale e pepe .

Comporre il piatto mettendo agli estremi due rettangoli di pasta fillo e farcendolo con qualche foglia di insalata, la maionese montata con la bottarga di tonno, i pomodorini disidratati e il tonno scottato.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Strong Lager Doppio Malto Chiara

 


 

2) Ristorante Agrodolce (Imperia)

Novellini spadellati al rosmarino su patate al limone soffiate aria di basilico e tartufo nero estivo.

 

Ricetta di Andrea Sarri

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

250 gr. di novellini puliti;

un limone da grattugiare;

Aglio, rosmarino q.b.;

olio extra vergine di oliva.

Tartufo nero “scorzone”

 

Per le patate soffiate:

5 patate a pasta bianca;

50 cc. di olio d'oliva extravergine;

200 gr. di burro;

200 cc. di latte;

succo di un limone.

 

Per le cialde di decorazione:

150 gr di farina;

10 gr di fecola di patate;

30 gr di olive taggiasche.

 

Per l’aria di basilico:

Basilico di Pra a foglia piccola;

Acqua;

ghiaccio;

4 gr lecitina di soia;

 

PREPARAZIONE

Cuocere le patate in acqua con la pelle, pelarle e passarle in un setaccio. Unire il burro, il latte bollente, l'olio ed il succo del limone fino ad ottenere una purea filtrarla al colino sottile e versarla in un sifone.

Procedere quindi con la preparazione delle cialde: unire gli elementi fino ad ottenere un composto senza grumi, stenderlo con un pennello su fogli di silplat. Coprire con le olive e infornare a 170° C per 5 min. circa.

Per l'aria di basilico, porre in un mixer il ghiaccio, il basilico e l'acqua. Frullare e passare il composto utilizzando un colino a maglia molto sottile. Unire la lecitina di soia e montare con un frullatore fino ad ottenere una schiuma molto areata.

Scaldare una padella a fuoco molto intenso, unire l'aglio con la ‘camicia’, il rosmarino, l'olio e tuffare i novellini. Spadellarli continuamente e regolare di sale. Dopo pochi secondi spegnere il fuoco far riposare qualche istante e grattugiare poca scorza del limone.

Disporre in sequenza sul piatto le patate al limone soffiate, i novellini, qualche lamella di tartufo nero estivo e l'aria di basilico. Decorare con la cialda alle olive.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Weizen

 


 

3) Ristorante il Bistrot (Bologna)

Filetto di San Pietro con indivia brasata, nocciole, limone candito e salsa

 

Ricetta di Marco Fadiga

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

1 pesce San Pietro di 1,5/2 kg

30 gr di nocciole

1 limone

4 grosse indivie

4 rametti di maggiorana

250 gr di burro

2 litri birra Bock doppio malto ambrata

1/2 cipolla

1 foglia di alloro

15 grani di pepe nero

olio extra vergine di oliva, sale , pepe di mulino q.b.

½ arancia

0,50 gr di zucchero

 

 

PREPARAZIONE

Sfilettare e spellare il San Pietro. Tenere la lisca centrale spaccandola in piccoli pezzi di circa 3 cm di lunghezza. Spremere la mezza arancia, sbucciare il limone pulendo bene la buccia dalla parte bianca e preparare una julienne sottilissima. Tagliare la cipolla con la pelle e il burro a cubetti. Conservare il tutto in frigorifero.

Stufare leggermente la lisca con olio extravergine, burro, i grani di pepe, la foglia di alloro, la cipolla e aggiungere i 2 litri di birra. Ridurre di 2/3 e montare con i cubetti di burro. Sbollentare la julienne di limone, raffreddarla. Preparare una base di cottura con lo zucchero e una noce di burro,rosolare dolcemente il limone e conservare il tutto.

Sbollentare l'indivia tagliata a metà in acqua bollente, poi rosolarla in olio extravegine di oliva, burro e succo di arancia. Friggere i rametti di maggiorana.

Servire in fondina con la salsa come base,l'indivia adagiata su una coppa pasta circolare, la julienne di limone e le nocciole. Rosolare i filetti e porli sopra all'indivia con la maggiorana fritta come

decorazione.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Bock doppio malto ambrata


 

4) Trattoria all’Isola (Cogollo del Cengio)

Capasanta marinata alla vaniglia con porcini e schiuma di birra

 

Ricetta di Christian Zana

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

8 capesante

200 gr di porcini freschi

estratto di vaniglia

200 cl di birra lager cruda

 

PREPARAZIONE

Mettere a marinare le capesante con la vaniglia per 10 minuti. Nel frattempo tagliare i porcini a fette molto sottili; cuocerne la metà con un po’ di birra fino a formare una crema. Con la restante metà creare un’insalatina. Sistemare la crema su una fondina, adagiare l’insalatina di porcini e sopra la capasanta marinata. Servire con della schiuma di birra lager cruda.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Lager cruda

 


 

5) Paolo e Barbara (Sanremo)

Tartare di palamita leggermente affumicata con funghi porcini crudi

 

Ricetta di Paolo Masieri

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

1 palamita da 1,2 kg circa

200 gr di funghi porcini ben sodi

100 gr di filetto di palamita affumicato

1 dl di olio extravergine d’oliva taggiasca della Riviera Ligure di ponente

finocchietto selvatico

il succo di ½ limone

sale e pepe q.b.

 

PREPARAZIONE

Per la palamita: pulire e filettare il pesce ricavandone 4 filetti. Tagliarli e poi battere al coltello la polpa del pesce insieme a quella affumicata. Condire con olio, sale e riservare in frigo per 2 ore.

Per i funghi: Pulire bene i funghi, affettarli sottili con il tagliatartufi e condire con emulsione di olio, limone, sale e pepe.

 

Comporre il piatto formando 3 quenelle al cucchiaio con la polpa ottenuta, disporle a forma di fiore e contornare con l’insalata di funghi. Decorare con finocchietto selvatico.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Lager

 


 

6) Torre del Saracino (Vico Equense)

Fettucce di gragnano con cozze timo e bottarga di tonno

 

Ricetta di Gennaro Esposito

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

320 gr di fettucce di Gragnano

550 gr di cozze fresche pulite

30gr di bottarga di tonno

20 gr di capperi di salina

1 becco d’aglio

120 gr di olio extravergine di oliva

1 peperoncino

2 rametti di prezzemolo

1 rametto di timo

 

PREPARAZIONE

Pulire le cozze e farle aprire in una pentola con 250 cl d’acqua, coperte e a fuoco lento, facendo attenzione a non cuocerle troppo. Sgusciarle e conservarle nella loro acqua passata al passino. Preparare la salsa rosolando l’aglio, l’olio ed il peperoncino; successivamente aggiungere il prezzemolo tritato ed il timo e subito dopo versare l’acqua di cottura delle cozze conservando i frutti. Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente opportunamente salata, scolarla e mantecarla nella salsa ed infine aggiungere le cozze.

 

Impiattare e servire completando il piatto con scagliette sottili di bottarga di tonno.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Bock doppio malto chiara

 


 

7) Da Nicolò (Carloforte)

Zuppa di vongole e cozze con cocco e lemon grass

Ricetta di Luigi Pomata

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

½ kg di vongole

½ kg di cozze

½ latta di polpa di cocco in scatola

3 gambi di Lemon Grass

1 scalogno,

Una falda di pomodoro salato

½ bicchiere di vino bianco secco
un cucchiaio di olio extra vergine di oliva

1 mazzo di prezzemolo

2 spicchi d’aglio

Olio extravergine di oliva, sale, pepe q.b.

4 fette di pane casereccio tostate

 

PREPARAZIONE

Spurgare le vongole ed eliminare il filamento esterno delle cozze. Tritare finemente lo scalogno, aglio, pomodoro e prezzemolo e farlo appassire a fuoco moderato in un tegame con olio. Aggiungere le vongole e, dopo alcuni minuti, le cozze; sfumare con il bicchiere di vino, lasciarne evaporare la metà, quindi coprire. Fare cuocere per alcuni minuti, spegnere il fuoco e lasciare coperto per 15 minuti. Filtrare il succo, togliere le cozze e le vongole dai gusci. Rimettere il succo nel tegame ed aggiungere la polpa di cocco con il liquido. Frullare e correggere di sale e pepe, infine unire la lemon grass finemente tritata.

 

Versare nelle fondine la zuppa, mettere al centro il crostone di pane e disporvi sopra le cozze e le vongole . Finire il tutto con cerfoglio e olio a crudo.

 

BIRRA CONSIGLIATA:

Pale Ale

 


 

8) Ristorante Il Postale (Città di Castello)

Rombo chiodato arrostito sulla pelle con sale maldom, bietolone croccanti e aria di birra

 

Ricetta di Marco Bistarelli

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

1 rombo da 2 kg

400 gr di spinaci crudi

1 bottiglia di birra Belgian Strong Ale

10 gr di lecitina di soia

30 gr di mandorle a filetti

20 gr circa di sale maldom

pepe di mulinello q.b.

olio extravergine di oliva q.b.

 

PREPARAZIONE

Sfilettare il rombo dalla spina centrale verso i lati con un coltello affilato, rifilarlo degli eccessi e ricavarne 4 filetti. Siringare i filetti con una siringa e ago di birra  15 /20 volte a filetto e mantenerli da parte. Nel frattempo lavare gli spinaci e asciugarli con l'aiuto di una centrifuga. Tostate i filetti di mandorla in una placchetta da forno per 2 o3 minuti a 180° C.

Appoggiare sopra la piastra a cromo il sale maldom, farlo scaldare molto bene e adagiarvi sopra i filetti di rombo dalla parte della pelle. Nel frattempo mettere un filo di olio in una casseruola ben calda e scottare gli spinaci per qualche minuto, prestando attenzione a farli rimanere croccanti. Disporre gli spinaci sui piatti ben caldi, adagiandovi sopra i filetti di mandorle. Girare il rombo sulla piastra dalla parte della carne per gli ultimi 3 minuti. Nel frattempo con un minipimmer montare la birra con la lecitina (1 bott. intera) finché la schiuma apparirà ferma e compatta. Completare la composizione del piatto ponendo sul letto di spinaci il rombo e l'aria di birra.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Belgian Strong Ale

 


 

9) Ristorante Parizzi (Parma)

Gazpacho e torta fritta ripiena di alici al profumo di limone

 

Ricetta di Marco Parizzi

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Per il Gazpacho:

10 pomodori maturi

4 peperoni rossi

2 cetrioli

1 spicchio aglio

1 scalogno

basilico

sale, peperoncino, olio extravergine di oliva q.b.

1 dl di tequila

 

Per la torta fritta:

500 gr farina

250 gr acqua

12 gr di lievito

10 gr di aceto

10 gr di birra

2 gr di sale

1 dl di olio extravergine di oliva

2 litri di olio di semi o strutto

20 alici

2 limoni

 

PREPARAZIONE

Tagliare a pezzi tutti gli ingredienti per fare il gazpacho e mettere a marinare con sale e peperoncino in frigorifero la sera prima. Frullare il tutto, montare con olio di oliva e riporre in frigorifero.

Preparare l’impasto della torta fritta: stendere a fontana la farina e mettere al centro tutti gli ingredienti sciogliendo il lievito in un goccio di acqua.

Fare lievitare per 4 ore.

Nel frattempo pulire le alici togliendo la lisca, tagliare la parte gialla del limone per farne delle zest, il succo non verrà utilizzato.

Abbattere la lievitazione e tirare dei sottili strati di pasta, adagiarvi sopra le alici, le zest di limone e una foglia di basilico, quindi infine un’altro strato di pasta. Tagliare la pasta in eccedenza e friggere ad olio molto caldo.

Servire il gazpacho freddo con la torta fritta ripiena in coni di carta paglia.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Blanche


 

10) Ristorante La Capinera (Taormina)

Sarde a beccafico

 

Ricetta di Pietro D’Agostino

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

500gr. alici fresche di media pezzatura

 

Per la farcia:

200 gr di mollica di pane fresco

10 rametti di finocchietto selvatico

20 gr di pinoli

20 gr di uvetta sultanina

50gr grana padano

1 uovo

Per la panatura:

1 uovo

farina bianca q.b.

Pane grattugiato q.b

sale e pepe q.b.

olio extra vergine di oliva

 

Preparare un impasto morbido con la mollica di pane, il finocchietto selvatico finemente tritato, i pinoli, l'uvetta già ammollata e il grana, amalgamando il tutto con l'uovo sbattuto, aggiungendo sale e pepe macinato fresco.

Farne delle palline con le mani.

Sfilettare le alici e distenderle a libro. Inserire la pallina di farcitura fra due sarde aperte e schiacciare leggermente creando una sorta di sandwich.

Sbattere l'uovo, passare i piccoli sandwich di alici nell'uovo, poi nella farina e nel pane grattugiato, quindi friggere in abbondante olio di oliva extravergine.

Servire con una passata di pomodoro fresco e accompagnare ad una birra Pils dal gusto fiorito e fragrante per bilanciare il gusto deciso del piatto.

 

LA BIRRA CONSIGLIATA:

Pils

 


 
 

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