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QOCO 2006

GIOVANI CHEF

DEL MEDITERRANEO

IN GARA PER “QOCO 2006”

DAL 28 NOVEMBRE AL 2 DICEMBRE AD ANDRIA-CASTEL DEL MONTE,

QOCO un filo d’olio nel piatto

 

CONCORSO INTERNAZIONALE PER GIOVANI CUOCHI DEL MEDITERRANEO

ORMAI UN HAPPENING CULTURAL GASTRONOMICO CHE DAL CUORE DELLE MURGE GUARDA AL MONDO:

GIOVANI TALENTI, INNOVAZIONE E TRADIZIONE ANTICA

 

Il gusto di una terra vocata ai buoni sapori da scoprire in compagnia di una insolita brigata di chef da tanti Paesi del Mondo. Tutti insieme per quattro giorni: in una cucina, ideale Torre di Babele, allargata all’intera città e alla splendida campagna. Uno straordinario mix di colori, profumi, sapori. Erbe, spezie ed aromi eccezionalmente fusi con l’olio, elemento “quasi magico e divinatorio”, come amò dire Luigi Veronelli, in passato presidente della Giuria di Qoco.

Sono giorni di delizie quelli che si susseguono a ritmo rilassato ma intenso a cavallo di novembre e dicembre in terra pugliese, alle pendici di Castel del Monte, culla della civiltà dell’olio. Ad Andria, in provincia di Bari, bianca e solare città di Federico di Svevia, immersa nel verde argenteo di splendidi uliveti a perdita d’occhio (prima città al mondo per quantità di olio prodotto), si tiene QOCO Concorso Internazionale per Giovani Cuochi del Mediterraneo, organizzato dal Comune di Andria in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, la Strada dell’Olio Extravergine “Castel del Monte” e il contributo della Regione Puglia e della Provincia di Bari.

Novità dell’edizione 2006, la partecipazione dell’Associazione dei Giovani Ristoratori d’Europa. Insomma, un mix di semplice e raffinato insieme, in un’ambientazione di grande suggestione, circondati da un mare di ulivi e con  Castel del Monte, unicum dall’eccezionale valore universale, sullo sfondo.

Evento internazionale dedicato alla cultura  e al piacere enogastronomico, il concorso, venerdì 1 dicembre, presenterà piatti innovativi ed originali ma di rigorosa provenienza mediterranea, interpretando ed esaltando l’olio extravergine d’oliva che affincherà, distinto per cultivar e provenienza, il piatto a cui si abbina. Il 2 dicembre si terrà la premiazione del vincitore nel corso di una serata  che vedrà gli chef insieme ai fornelli in una competizione serrata e in un’atmosfera emozionante. Per tutti gli altri, l’emozione di scoprire l’intreccio unico tra paesaggio e sapori, che questa terra, fortemente connotata dall’ulivo, regala in questo periodo dell’anno: uliveti dove si raccoglie ancora a mano, secondo una preziosa e antica artigianalità, antichi frantoii in pietra dove si lavora 24 ore su 24, forni dove degustare la prima spremitura sul pane cotto al momento.

D’altronde una terra come quella di Andria sembra vocata ai piaceri della buona tavola e alla grande cucina (non per niente qui si producono alcuni prodotti di eccellenza) ed è riuscita a fare di una passione un appuntamento internazionale di alto livello. Raffinati gourmet, estimatori dilettanti, gastronomi di fede provata e giurati tanto sapienti quanto golosi, si dividono tra i molti appuntamenti in calendario aperti a tutti, aggirandosi nei dintorni della splendida Tenuta Cocevola, elegante masseria immersa in una campagna costellata di ulivi, sede della Finale Internazionale del concorso. Una manifestazione che, oltre ad essere divenuta un appuntamento irrinunciabile per l’enogastronomia, sta diventando un happening culturale e di costume ben oltre la cerchia degli addetti ai lavori. Insieme al concorso, infatti, sono previsti numerosi eventi collaterali tutti con l’olio extravergine al centro della scena. Una vera star della cultura e dell’economia del territorio: 17 mila ettari di uliveto con circa 3 milioni di piante per un totale di 600 mila quintali di olive all’anno, quanto l’intera Sardegna!

Andria così per alcuni giorni diventa la culla della cucina mediterranea con un calendario fitto di appuntamenti per il pubblico che già dalla sera del 28 novembre avrà modo di “sperimentare” uno dei più noti paladini della tradizione e della cucina di terra murgiana, Pietro Zito, patron di Antichi Sapori, misurarsi con una sfida intrigante “Il pesce nella Murgia”. Segue la sera del 29, l’esibizione di Mauro Uliassi, del ristorante omonimo di Senigallia, definito “il più spagnolo tra gli chef italiani”, special guest molto atteso. E ancora, tre laboratori di cucina con degustazioni (30 novembre e 1 e 2 dicembre): pesce cotto e crudo; formaggi e latticini pugliesi; pane, olive e olio. Lezioni di alta cucina, invece, in tre cucine casalinghe con “Qoco in casa”: paste tirate a mano ma non solo… Molto attesa, infine, la masterclass culinaria a cura di Alfonso Iaccarino (2 dicembre)

E ancora, gemellaggi culinari  nei ristoranti (30 novembre e 1 dicembre) sei ristoranti (tre di Andria, uno di Bisceglie, uno di Trani e uno di  Barletta) si gemellano con sei ristoranti dell’Associazione dei Giovani Ristoratori d’Europa ospitando ai fornelli  gli chef stranieri che proporranno menù dei loro Paesi.

Ma la formazione del gusto non può che cominciare da piccoli e allora ecco “QUOCO sui banchi di scuola”, iniziativa originale che lo scorso anno aveva consentito ad alcune classi di studenti andriesi di conoscere meglio l’olivo con visite guidate alle aziende agricole e ai frantoi. La kermesse gastronomica termina con la serata di sabato 2 dicembre, vera e propria passerella di piatti di alta gastronomia nel corso della quale verranno proclamati i vincitori.

Tra le brigate di chef provenienti dai Paesi ospiti uscirà il miglior chef misuratosi con preparazioni di piatti di cucina innovativa utilizzando l’olio extravergine. La selezione e la scelta sono affidate ad una Giuria tecnica di sud ad ottenere riconoscimenti internazionali di alto prestigio. Tra gli altri, in giuria anche Enzo Vizzari, direttore delle Guide de l’Espresso, il dietologo Giorgio Calabrese e Moreno Cedroni, grande star della cucina italiana.

Quanto al regolamento: le  prove selettive sono due: la prima riguarda un piatto a tema libero, la seconda chiama i cuochi a misurarsi su un ingrediente e un tema stabilito che quest’anno è il pesce azzurro. Criteri di valutazione dei piatti sono la mediterraneità, il rapporto con l’olio extravergine di oliva, l’originalità, la presentazione e l’equilibrio generale.

Ce n’è per tutti i gusti, insomma: basta solo lasciarsi tentare da una terra che ha fatto della bontà a tavola uno stile di vita.

 

 

Un itinerario nel cuore della Murgia

 

Muretti a secco, ricoveri per le pecore, case rurali e splendide masserie: un paesaggio tutto di pietra e fiori che fa pensare ad un’Irlanda di casa nostra

 

Con bianchi cappelli, pentole e padelle, prodotti eccellenti e piatti straordinariamente curati, gli chef si muovono in cucina con lievità quasi poetica e rigorosa determinazione di scelte e di gesti. Intorno, il pubblico degli estimatori della materia che trova qui numerosissime occasioni per scoprire segreti e virtù della buona cucina e regalarsi giorni di vere delizie. Nelle ore di riposo, brigate di chef di tutti i Paesi si aggirano in città in un fitto scambio di culture e conoscenze, imperniato sulla tavola in una festosa atmosfera che tutti percepiscono e possono condividere.

 

Quale migliore occasione di QOCO per vivere tutta la magia dello scenario murgiano ancora poco battuto e con percorsi da scoprire. Visitare una terra di grande bellezza paesaggistica e dalle forti valenze storico culturali che sembrano come emblematicamente concentrate in Castel del Monte, simbolo dell’impero svevo nonché di quel legame fortissimo tra la città di Andria e Federico II di Svevia. Al sommo di un colle della Murgia, il castello, grande capolavoro architettonico dai volumi solidi, si staglia con un candore abbagliante segnando l’orizzonte. Vi si fondono elementi dello stile romano, arabo, normanno e gotico che ne fanno, insieme all’originalità della forma, un unicum dall’eccezionale valore universale. Dalla sommità, immense distese di uliveti arrivano a lambire, a venti chilometri di distanza, il centro antico di Andria, città prediletta dal grande umanista svevo, che vive oggi la consapevolezza di essere  “la città di Federico”.

Si tratta di uno dei più interessanti centri storici del Mezzogiorno che riserva nel borgo antico grande suggestione: stradine, vicoli, chiassi e piazzette, palazzi duecenteschi, cattedrali romaniche, chiese rinascimentali. Un centro storico edificato su una rete di percorsi ipogei strutturati intorno ad una costellazione di architetture sotterranee che vanno dall’età tardo romana al basso medioevo. Circuiti e visite guidate attraverso palazzi, chiese o antichi conventi, soste di degustazione legate alla tradizione gastronomica del Mediterraneo, sono un motivo in più per mettere in programma un week end nella zona proprio in questo periodo. Usciti da Andria, attraverso verdi pianure e basse colline della Murgia, magari seguendo il percorso della Strada dell’Olio (costellata da ulivi secolari, antichi frantoi con macine ancora in pietra che garantiscono una produzione eccezionale,  non solo per quantità, ma anche per qualità, grazie alla pregiata cultivar coratina), o percorrendo la Strada del Vino Castel del Monte, ci si imbatte nelle masserie fortificate, gli jazzi (i ricoveri in pietra per le pecore), le gravine,  i trulli, e i tratturi della transumanza ancora leggibili. E’ il cuore della Puglia più segreta. Una natura selvaggia e primitiva e un territorio rurale ancora tutto da scoprire, tra i più suggestivi e meglio conservati d’Italia. Un viaggio nel cuore dei sapori per immergersi nello spirito del luogo, un’area interna del mezzogiorno dove si producono  “materie prime” tra le più pregiate. Insomma, un’eccezionale vocazione ai buoni sapori.

Scendendo verso la costa adriatica si scorge il mare in cui sembra stagliarsi con un candore abbagliante la raffinata Trani, una cattedrale dallo splendore unico e un tessuto urbano di rara bellezza. Difficile non fermarsi a lungo: sempre vivacissima e animata, un vero salotto a cielo aperto tra locali glamour e ristorantini caratteristici.

Le masserie riadattate a residenze di grande ospitalità, i molteplici spunti enogastronomici legati alla migliore tradizione del territorio e all’agricoltura locale (valga per tutti citare la burrata, uno scrigno di latte e panna, avvolta  nelle leggendarie foglie di asfodelo delle Murge che aggiungevano un tempo un aroma pungente al gusto di dolce e morbida rotondità della panna e l’agnello altamurano, una tipologia particolare, presente solo qui: corporatura ridotta, poco grasso e una più spiccata rusticità, tra le caratteristiche prevalenti), i profumi e gli aromi delle erbe e delle spezie selvatiche murgiane (diventate il fiore all’occhiello di tanti ristoranti del posto), fanno di questa meta un itinerario ideale che in questo periodo vive una delle stagioni più interessanti.

 

 

DOVE MANGIARE, DORMIRE, FARE SHOPPING E TREKKING

Alcune segnalazioni

A tavola una vera e propria istituzione nella riscoperta di sapori e suggestioni gastronomiche è Antichi Sapori, loc. Montegrosso, Andria (0883/569529), un piccolo ristorante caratteristico alle pendici delle Murge, che propone un’eccellente cucina di tradizione basata su un'attenta selezione di prodotti rigorosamente del territorio, a cominciare da erbe spontanee e verdure selvatiche. Il patron del locale, su richiesta, può segnalare ed eventualmente fare da guida lungo i sentieri delle Murge alla ricerca di erbe aromatiche e tradizioni legate al mondo del gusto di lontana memoria.

Per una cucina che rielabora e cita la tradizione alla luce di nuovi spunti creativi, da non perdere nel centro storico di Andria, la Locanda de La Poste, via Bovio 49 (tel. 0883/558655) oppure Osteria Arco Marchese, via Arco Marchese (tel. 0883/557826).

Molto piacevoli per la struttura architettonica e l’ambiente, sono La Masseria Madama Camilla e la Masseria Barbera, a pochi chilometri dal centro storico di Andria.

Per dormire, la Tenuta Cocevola (tel. 0883/569704), un quattro  stelle con un grande chef in cucina: è raffinata e attenta ai dettagli, pur avendo mantenuto tutto il fascino della masseria immersa in uno splendido uliveto con vista su Castel del Monte. Per chi vuole fermarsi nel cuore delle Murge, ci sono aziende agrituristiche in campagna, come per esempio la Masseria Sei Carri (tel. 0883/569836). o la Tenuta Pedale (tel. 080/8980948). Arredate entrambe con pezzi di piccolo antiquariato popolare della zona e oggetti rustici.  Di grandissimo fascino, proprio sotto la mole imponente di Castel del Monte, la Masseria Lama di Luna (tel. 0883/569505), una masseria dell’800 ristrutturata secondo i criteri di bioedilizia e feng shuy, tessuti e biancheria  in cotone grezzo, naturale.

Quanto agli acquisti di prodotti tipici, la Galleria dei Sapori, via Casteldelmonte (poco fuori dal centro della città, in direzione del castello), una vetrina delle migliori produzioni tipiche delle Murgie: qui si possono degustare e acquistare vini di qualità, oli eccellenti, formaggi, paste fatte a mano, pane cotto secondo antiche tradizioni, erbe e verdure aromatiche, etc, il tutto all’interno di uno spazio che rimanda agli ambienti delle vecchie masserie guidati da esperti del territorio in grado di indicare passeggiate e percorsi suggestivi.

In centro la scelta è molto ampia: per la burrata, vero e proprio gioiello di latte e panna, specialità esclusiva di Andria, non c'è che l'imbarazzo della scelta dal momento che la città è tutta un susseguirsi di caseifici: tra i migliori, Caseificio Asseliti&De Fato, via Bisceglie 13 (tel. 0883/541513).

Olio, specialità tipiche del territorio e ortaggi della zona conservati sott'olio, si possono acquistare nell'Azienda Agricola Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, un'antica azienda sorta nel 1600 in Contrada Zagaria ad Andria (tel. 0883/569511) con un punto vendita in centro di fronte alla cattedrale. Tutte le specialità di pasta fresca le si trova al Pastaio, Viale Trentino 90, Andria (tel. 0883/545313): orecchiette, strascinati, cavatelli, capunti, troccoli

Nel cuore dello splendido centro storico di Andria, a due passi dal Duomo, tappa d'obbligo nella Antica Fabbrica di Confetti Mucci, via Gammarota 12 (tel. 08837591871): dal 1894 produce artigianalmente i "tenerelli", raffinati confetti di mandorle ricoperti di cioccolato con varianti al rosolio, oppure alla cannella o all'arancio, i quali, tradizione vuole, che in passato la sposa li lanciasse sul futuro sposo in occasione del Carnevale, la petresciata.

Ottimi vini, tra cui i DOC Castel del Monte, si possono comprare direttamente in azienda alle Cantine Rivera, contrada Rivera, Andria SS. 98 (tel. 0883/569510) o alla Azienda Vinicola Torrevento, località Castel del Monte (tel. 080/8980923).

Chi volesse fare passeggiate sulle Murge, visite guidate nel centro storico o a Castel del Monte, usufruire di guide naturalistiche, fare percorsi di trekking (per piccoli gruppi) si può rivolgere alla Coop. VIAGGIANDO 0883/55.49.85. www.viaggiando-murgia.it

 


 
 

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