Prodotto e
organizzato da Arts Promotion di Mario Russo
e Alfredo Lo Faro Produzioni con il
patrocinio del Comune di Zafferana Etnea,
l’evento si terrà alle ore 21.30. È
possibile acquistare i biglietti (da 16 a 22
euro compresi i diritti di prevendita) nei
punti vendita e nei circuiti CT Box (infoline
generale: 095.7225340) e online su
www.ctbox.it.
Biréli Lagrène è da più di 20 anni uno dei
più grandi virtuosi della chitarra. A soli
13 anni era considerato un bambino prodigio
che suonava in modo eccezionale la chitarra
gypsy nella più pura tradizione di Django
Reinhardt, di cui aveva imparato nota per
nota moltissimi assolo. Come Reinhardt,
Lagrène proviene da una famiglia di
musicisti zingari. Verso la metà degli anni
‘80 si avvicina alla chitarra elettrica e
alla musica fusion: a questo periodo risale
la sua collaborazione con il bassista Jaco
Pastorius. L’inizio degli anni ‘90 vede
Lagrène ritornare a uno stile jazzistico più
tradizionale e maturo, alle sue radici gypsy
con la formazione del Gypsy Project.
Francesco Buzzurro, apprezzato per il suo
approccio “orchestrale” alla chitarra e uno
stile trasversale che fonde il mondo
classico con il jazz e la musica popolare, è
stato definito da Ennio Morricone “tra i più
grandi al mondo perché capace di far fruire
a tutti la musica colta”. Ha collaborato con
prestigiose orchestre classiche e jazz e con
alcuni dei più noti artisti del jazz
internazionale e del pop italiano. Docente
di chitarra jazz al Conservatorio di
Salerno, ogni anno tiene seminari unificati
di chitarra classica e jazz all’University
of Southern California di Los Angeles (USA).
Ha inoltre scritto musiche per il cinema e
per spettacoli teatrali.
Adam Palma è tra i massimi esponenti della
chitarra fingerpicking nel country-blues. Ha
collaborato con alcuni dei più importanti
artisti jazz e pop polacchi e con musicisti
internazionali del calibro di Tommy Emmanuel,
Joscho Stephan, Martin Taylor e altri. È
docente di chitarra presso l’University of
Salford a Manchester (UK) e alla Manchester
Metropolitan University di Crewe (UK).
Giovanni Baglioni si approccia alla chitarra
in maniera assai spettacolare, spaziando dal
sapiente utilizzo del tapping all’impiego di
accordature alternative, dagli armonici
artificiali all’utilizzo percussivo dello
strumento, fino a una minuziosa ricerca
polifonica e timbrica. Fa proprio e
padroneggia un vocabolario tecnico che
rielabora nelle sue composizioni originali,
capaci di evocare immagini e di creare
un’intensa suggestione narrativa, alle quali
ben si adatterebbe, così come lui stesso
afferma, un’appropriata “colonna visiva”. Ha
partecipato ai più importanti festival
italiani di chitarra acustica e al Canadian
Guitar Festival. Nel 2009 è stato pubblicato
il suo primo disco dal titolo “Anima
Meccanica”, cui hanno fatto seguito due tour
di grande successo. |