“Con questo
intervento, il Comune di Vicenza completa il
secondo e più rilevante dei tre tasselli che
consegneranno alla città e all’arte un
Museo-Pinacoteca straordinario, per le
collezioni ma anche per l’allestimento”
anticipa Giovanni Carlo Federico Villa, che
dei Civici Musei di Vicenza è il Direttore
scientifico.
Ad affiancare il professor Villa, in questo
grande intervento, sono stati l'architetto
Emilio Alberti e il professore Mauro
Zocchetta, ai quali sono spettati la
direzione tecnica e il progetto esecutivo
dell'allestimento.
“L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale,
che passo dopo passo si va raggiungendo –
afferma il Vice Sindaco Jacopo Bulgarini
d’Elci – era il rafforzare Palazzo
Chiericati quale straordinaria ‘macchina
delle emozioni’ di tutto un territorio,
porta sulle bellezze di Vicenza e della sua
provincia. Nuovo e monumentale ingresso
della città ma anche un luogo familiare e di
quotidianità, con una delle collezioni più
prestigiose d’Italia le cui curiosità ed
eccezionalità porteranno a una nuova
centralità dei Musei Civici nella vita dei
cittadini.
Confermandoli come una delle istituzioni
museali civiche più importanti, e
apprezzate, d’Italia”.
Dai 1.530 metri quadri espositivi precedenti
la sua parziale chiusura, il complesso
museale di Palazzo Chiericati sta per
raggiungere i 2.960 espositivi finali, cui
si aggiungono 350 mq di depositi già ora
visitabili, ricchi di fondi di grafica
antica e contemporanea di livello mondiale e
di una delle maggiori collezioni di
numismatica a livello europeo.
Il terzo e ultimo passo riguarderà il
recupero dell’Ala Ottocentesca, che si conta
possa essere realizzato nel 2017.
Mentre nei nuovi spazi stanno trovando casa
i capolavori tra Medio Evo e Barocco delle
Collezioni Civiche, gli affascinanti spazi
dei sotterranei del Palazzo accoglieranno
una mostra assolutamente originale: “Ferro,
Fuoco, Sangue! Vivere la Grande Guerra”.
Nessun intento “celebrativo”, nessuna
carrellata di “memorabilia” in questa
rassegna emozionale curata da Mauro Passarin.
Ma “solo” potentissime, stranianti immagini
di oggi. Realizzate da Giuliano Francesconi
secondo i più sofisticati canoni dello still
life, esplose a grandissime dimensioni.
Immagini scabre, rugginose, vere. Avvolgono
e sovrastano il visitatore, sapientemente
inserite da Mauro Zocchetta in uno spazio
sotterraneo. E’ uno spazio di Palladio e
quindi bellissimo. Come erano bellissime
certe giornate in alta quota sulle montagne
del vicentino. Uno spazio protettivo ma
aperto, esattamente come lo erano i dedali
di trincee che solcavano le balze dei monti
dai nomi tragicamente celebri: Ortigara,
Pasubio, Cimone, Cengio, Grappa...
Non meno importante il terzo appuntamento,
riservato a Giovanni Bellini nel suo Quinto
Centenario della morte.
L’occasione è offerta dall’arrivo a Gallerie
d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, per
iniziativa di Banca Intesa Sanpaolo, di un
“Ospite Illustre”. Si tratta della magnifica
Trasfigurazione proveniente da Napoli e
concessa dal Museo di Capodimonte.
Il capolavoro sarà esposto con tutti gli
onori in Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni
Montanari e ad accoglierlo, idealmente,
troverà il non meno magnifico Battesimo di
Cristo in Santa Corona. Per l’occasione, a
Palazzo Chiericati giungerà dalle collezioni
di Palazzo Thiene il grande Cristo
crocifisso. Sarà oggetto di una mostra
dossier tesa a narrare l'invenzione del
paesaggio moderno e la stupefacente qualità
pittorica di uno dei massimi rivoluzionari
della storia dell'arte occidentale. Intorno
alle tre opere di Bellini a Vicenza si
costruirà dunque un percorso tale da
esaltare il ruolo di primo pittore italiano
avuto dall'artista al suo tempo, vero
unificatore in un unico linguaggio dei tanti
dialetti artistici della penisola.
La regia dell’Itinerario Belliniano è del
professor Villa, di cui si ricorderà la
magnifica mostra sul maestro veneziano alle
Scuderie del Quirinale.
“La bella convergenza di tutte queste
operazioni credo possa stimolare i
visitatori a venire a Vicenza, scoprendo una
città bellissima e accogliente come poche” è
l’auspicio di Bulgarini d’Elci. |