Uno dei modi
migliori per percepire la storia europea è
esaminare i suoi costanti e complessi
cambiamenti e le trasformazioni, come
sintomi di un processo dinamico di sviluppo
che ha la tendenza non solo a rimodellare la
realtà, ma anche le proprie idee e
l’immagine. Non sorprende, quindi, che le
recenti analisi della situazione europea
contemporanea si siano concentrate sugli
effetti delle maggiori trasformazioni che
stanno avvenendo nella società: la
transizione verso un’economia
postindustriale, il forte aumento del flusso
e delle reti di comunicazione e delle merci;
l’aumento della mobilità delle persone, in
particolare la ripresa del fenomeno
dell’immigrazione (e la conseguente
intensificazione del dibattito sulle
condizioni di integrazione, ma anche di
controllo e legalità); e gli effetti della
globalizzazione economica, tecnologica e
culturale. Questi sono solo alcuni esempi
che rafforzano l’idea che ci troviamo di
fronte a significativi (e in alcuni casi
radicali) cambiamenti delle condizioni di
vita e delle strutture sociali e culturali
in Europa, una percezione che è stata
recentemente accentuata dalla grave crisi
economica e politica che ha avuto
conseguenze devastanti per la società, che
istigano nuovi fronti di frammentazione
nello spazio europeo e l’emergere di nuovi
tipi di fenomeni e di conflitto.
VILLA ARGENTINA - L’edificio è stato
edificato nel 1921 su progetto di Francesco
Luporini per ospitare attività commerciali e
residenziali. Nel 1926, con il passaggio di
proprietà a Francesca Racca Oytana,
l’immobile venne ampliato e trasformato in
villa e arricchito con le decorazioni di
Galileo Chini sulle facciate (una delle
maggiori testimonianze di ceramiche
destinate all’architettura prodotte dalle
Fornaci Chini di Borgo San Lorenzo).
Un ulteriore ampliamento avvenne nel 1939
con la baronessa Arboreo di Sant’Elisa.
Negli Anni ’60 la Villa divenne un hotel,
mentre alla metà degli anni ’80 l’edificio
era in stato di completo abbandono. Per
impedirne la rovina l’edificio fu vincolato
dal Ministero per i Beni Culturali nel'89.
Nel 2001 la Provincia lo ha acquistato per 3
miliardi di lire.
epea è un progetto promosso da Fondazione
Banca del Monte di Lucca insieme a
Körber-Stiftung (Germania), Fondazione
Calouste Gulbenkian - Délégation en France
(Portogallo) e Fondazione Fritt Ord
(Norvegia). I 12 fotografi scelti per questa
edizione sono: Arianna Arcara (Italia),
Pierfrancesco Celada (Italia), Marthe Aune
Eriksen (Norvegia), Jakob Ganslmeier
(Germania), Margarida Gouveia (Portogallo),
Marie Hald (Danimarca), Dominic Hawgood
(Regno Unito), Robin Hinsch (Germania),
Ildikó Péter (Ungheria), Eivind H. Natvig
(Norvegia), Marie Sommer (Francia) e
Christina Werner (Austria), che provengono
da 9 Paesi europei.
Per ulteriori informazioni sui fotografi,
curatori e locali:
www.epeaphoto.org e seguiteci su
facebook, twitter e instagram.
Villa Argentina si trova all’angolo tra via
Antonio Fratti e via Amerigo Vespucci, al n.
44 – 55049 Viareggio LU
Per ulteriori informazioni e immagini:
www.fondazionebmlucca.it |