Il progetto
Mindswing è sviluppato da un team interno a
Design Group composto da Stefania Berselli,
Service designer; Loris Bottello, Product &
Interaction designer; Andrea Desiato, User
Experience & Interface designer, e Alberto
Sarullo, Technology & Development. Il gruppo
è coordinato da Gianandrea Giacoma,
responsabile della ricerca su utenti e
neurofeedback. Questo concept è ideato per
l’applicazione delle neuroscienze allo
sport, in particolar modo per il
monitoraggio dei neuro-feedback durante
l’attività sportiva. Il progetto è stato
sviluppato e applicato al golf: composto da
una fascia per il capo, un guanto e
un’applicazione per il cellulare, grazie ai
sensori applicati permette di misurare e
comprendere qual è il miglior stato d’animo
per realizzare un’ottima performance a
livello sportivo e salvare le varie sessioni
senza interagire continuamente con il
cellulare.
Il gruppo Caravan è un collettivo che unisce
digital-fabrication ed esperienza
artigianale. Per il concorso, Caravan ha
realizzato la collezione Sensewear, che ha
lo scopo di enfatizzare l’uso dei sensi: in
particolare, abiti e accessori che
permettono di stimolare e migliorare la
nostra consapevolezza e uso dei sensi.
L’intera collezione si ispira alla terapie
applicate ai disturbi dell’integrazione
sensoriale e ha come obiettivo quello di
monitorare le prestazioni dell’atleta
durante l’attività sportiva.
Il Team composto da Giulio Fuzzi, Daniele
Gamba e Federico Marchetta, studenti di
Design Industriale al Politecnico di Milano,
ha realizzato LOOP (Indoor Navigation System
for Blind People), un sistema creato e
studiato per persone non vedenti e
ipovedenti che permette agli utenti di
superare quelle barriere esperienziali che
si creano nella vita di tutti i giorni e
nello specifico in ambienti chiusi dove è
difficile orientarsi e avere dei punti di
riferimento. Il concept è composto da un
orologio GPS e da un’applicazione che può
esser installata in sistemi operativi IOS,
Android e Windows Phone.
La Designer Marta Montesi, neolaureata in
Disegno Industriale presso l’università IUAV
di Venezia, ha progettato Dropwater, un
bracciale che permette di rilevare la misura
dell’idratazione del corpo umano attraverso
un particolare sensore. Tale bracciale è in
grado di rilevare l’eventuale variazione di
elettricità nella superficie della pelle in
funzione dell’umidità contenuta in essa,
anche se nella cute sono applicate sostanze
chimiche. È principalmente rivolto ad
anziani e bambini, i quali nel periodo
estivo tendono ad idratarsi poco.
Look Around, progettato dal designer
Gianluca Perseu studente al terzo anno di
Design presso il LABA di Torbole sul Garda
(BS), è un controller sotto forma di anello
che permette di utilizzare smartphone e mp3
senza interagire direttamente con un
display, fornendo all’utente la possibilità
di godere del panorama esterno. È un
prodotto che può esser ben utilizzato anche
da persone affette da cecità e ipovedenti
Le due giovani designer Alessia Piccolo e
Giovana Antunes, laureate in Design e
Comunicazione, hanno creato To be System: un
sistema che permette una completa
interazione tra il bambino e gli operatori
sanitari, e fornisce a quest’ultimi dati
completi sullo stato di salute del paziente.
In questo modo è possibile raggiungere in
tempi brevi l’obiettivo di guarigione:
composto dalle due linee, Befly (periferica
portatile, periferica Vision applicata nel
letto e un terminale e-Health applicato
sotto il letto) e Beyond (caschetto e
bracciale), permette di raccogliere e
condividere dati in tempo reale ancor prima
di giungere nelle strutture ambulatoriali o
ospedaliere, in modo tale che gli operatori
sanitari siano in grado di prestare,
nell’immediatezza, le cure necessarie al
bambino.
La designer Federica Rao, diplomata
all’Accademia Euromediterranea in Fashion
Design, ha proposto il progetto MASS EFFECT:
due outfits in stile sci-fi, uno sportivo e
uno elegante, prodotti con tessuti a rete
tecnica, i quali proteggono da eventuali
urti ma che allo stesso tempo permettono, a
chi li indossa, di muoversi liberamente. I
colori scelti sono di tipo metallico, come
oro e nero per l’abito elegante, argento e
nero per l’abito sportivo. I comuni
denominatori di entrambi gli outfits sono il
tessuto a rete tecnica nero e lo stile
sci-fi che è fonte d’ispirazione per la
designer.
Il progetto FAST è realizzato dalla designer
Marzia Gisella Sapienza, diplomata in
Fashion Design nel 2015 presso l’Accademia
Euromediterrane , e vede la fusione tra il
design automobilistico (fonte d’ispirazione
per la designer è la Lamborghini Huricàn) e
il fashion, utilizzando tessuti tecnici che
permettono a chi indossa l’abito di variarne
le dimensioni e di scegliere un outfit
sportivo oppure elegante a seconda delle
occasioni: abito aderente in cui è possibile
variare la lunghezza e completo pantalone e
maglia in doppio tessuto.
Il cappello CapoGiro, ideato e realizzato
dall’artista Sabrina Baldacchini, offre la
possibilità di cambiare aspetto e forma a
seconda dell’abito che si ha addosso, grazie
ad un telaio interno. Quest’ultimo permette
al cappello di piegarsi oppure di
appiattirsi, rendendo il suo trasporto molto
facile (può esser inserito comodamente in
una valigetta oppure in una borsa). CapoGiro
è inoltre dotato di un optional: una luce
LED che dona un valore aggiunto al cappello
che può così esser usato come un oggetto di
arredamento.
Ejoy (Emotional jewelry on you) è una
collezione di gioielli tecnologici che
permette di monitorare le funzioni vitali,
le calorie bruciate e i passi fatti durante
la giornata, di tenere sottocontrollo il
proprio smartphone nonché la propria to do
list giornaliera, senza dimenticarsene.
L’idea è nata tra i banchi dell’università
del Politecnico di Milano da un’idea di
Wilson Quispe e cresciuto grazie alla
collaborazione di: Giacomo Bianchini,
laureato in ingegneria informatica,
Francesca Capella, laureata in ingegneria
gestionale e Daniela Curatolo, laureata in
Accessory Design.
Tecnologia che si abbina all’artigianato
made in Italy: i gioielli, in particolare il
bracciale, è realizzato con autentica
murrina veneziana su un supporto metallico.
Il tutto sarà collegato tramite
un’applicazione disponibile per IOS e
Android.
L’azienda Aquì Houston ha realizzato CAReful
è un dispositivo GPS che permette di
connettere auto, persone, animali e tutto
ciò che si trova su strada, garantendo così
una circolazione più fluida e sicura del
traffico: avvisa gli automobilisti di
eventuali incidenti, permettendo così di
confluire in strade più scorrevoli, permette
alla polizia di inoltrare avvisi e
informazioni riguardanti traffico,
incidenti, strade chiuse, come pure di
avvertire eventuali presenze di animali e
greggi in zone e strade rurali.
Dall’ 1 al 31 ottobre, i progetti dei
concorrenti verranno esposti nelle storiche
e bellissime sale del Museo di Palazzo
Mocenigo, - Centro Studi di Storia del
Tessuto e del Costume della Fondazione Musei
Civici di Venezia nell’ambito della Venice
Design Week in una mostra che si prolungherà
oltre il termine della “week” (1-9 ottobre).
Sempre in mostra si presenta anche una
speciale sezione dedicata allo sport e una
ai tessuti tecnici per arricchire e
completare una più ampia visione sulle
tecnologie indossabili e che al tempo stesso
servirà da stimolo per il concorso
dell'edizione 2017 di Venice Design Week.
Il concorso organizzato da Venice Design
Week è patrocinato da: Associazione Design
Industriale ADI, vede la collaborazione del
Royal College of Art and the Helen Hamlyn
Centre, dell’Università IUAV, della
Fondazione Musei Civici di Venezia - Museo
di Palazzo Mocenigo, del Museo
dell’Occhiale.
https://www.venicedesignweek.com/
Esposizione: 1-31 ottobre
Luogo: Museo di Palazzo Mocenigo, Centro
Studi di Storia del Tessuto e del Costume
Santa Croce 1992 Venezia
Orari: 10:00-17:00
Chiuso lunedì
Convegno e premiazione “wearable
technologies”: Sabato 1 Ottobre ore 15
Per maggiori informazioni:
VDW Mobile 328-1765744
sito web:
www.venicedesignweek.com |