Una seconda
sezione descrive il contesto storico e
geografico del luogo designato rispetto
all’Asia Centrale, e i legami che in passato
sono esistiti con i flussi commerciali,
politici e culturali delle antiche vie della
seta. A questo si affianca la descrizione
delle foreste, nella loro collocazione
geografica e ambientale rispetto al sistema
montuoso del sud-est kazako.
Vengono in particolare descritti i caratteri
della specie Malus sieversii che
caratterizza queste formazioni, per
ripercorrere la storia della sua scoperta e
le vicende che accompagnano il rapporto tra
il regime sovietico e la ricerca scientifica
nel campo genetico e biologico, con una
speciale attenzione alla vicenda umana e
scientifica di Aymak Djangaliev (1913-2009),
che tra il 1930 e il 1990 si è dedicato per
primo allo studio della popolazione kazaka
di Malus sieversii e alla sua salvaguardia.
Una terza sezione si sofferma sulla storia e
il lavoro portato avanti dall’associazione
Alma. Viene qui proiettato continuativamente
il film documentario di Catherine Peix Les
origines de la pomme ou “Le jardin d’Eden
retrouvé”/Le origini della mela ovvero “il
giardino dell’Eden ritrovato”, messo a
disposizione dalla regista e dal produttore
Kri-Kor Films-Seppia-arte-fr3 (2010) in
un’apposita nuova edizione in lingua
italiana della durata di circa 30 minuti; il
film sarà proiettato anche presso il Teatro
Comunale di Treviso sabato 14 maggio alle
ore 17 in apertura della cerimonia di
consegna del Premio.
Nella quarta sezione la mostra illustra le
vicende storiche e agronomiche che
accompagnano in tempi più recenti la
coltivazione del melo in diverse realtà
italiane ed europee. Le riflessioni si
estendono a temi come la conoscenza e la
salvaguardia delle coltivazioni
tradizionali, la moderna frutticoltura e i
problemi ambientali ed ecologici a essa
connessi; lo sguardo, infine, sulle attuali
condizioni del luogo d’origine dei meli, in
particolare sulla collocazione geopolitica
del Kazakistan, al centro di flussi per i
quali è possibile parlare di vie della seta
in un’accezione contemporanea. In questa
sezione sarà disponibile anche la
bibliografia raccolta in relazione alle
ricerche svolte e un video-diario del
viaggio di studio in Kazakistan e
Uzbekistan, realizzato con la Fondazione dal
regista Davide Gambino.
I contenuti della mostra nascono da quelli
della pubblicazione
Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan.
Premio Internazionale Carlo Scarpa
per il Giardino, xxvii edizione, a cura di
Giuseppe Barbera, Patrizia Boschiero,
Luigi Latini, con Catherine Peix, Fondazione
Benetton Studi Ricerche, Treviso 2016.
Il progetto di allestimento, la grafica e la
realizzazione dei pannelli
sono a cura di Anna Costa.
Informazioni:
Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan
mostra documentaria e fotografica
inaugurazione pubblica venerdì 13 maggio
alle ore 18
aperta da sabato 14 maggio a domenica 3
luglio 2016
da martedì a venerdì ore 15-20, sabato e
domenica ore 10-20
spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
ingresso libero
per informazioni: Fondazione Benetton Studi
Ricerche, tel. 0422.5121,
fbsr@fbsr.it |