Tempo, memoria
e natura sono i temi centrali delle loro
opere, un poetico filo conduttore che unisce
tutti i più importanti “monumenti verdi”
esistenti al mondo testimoniandone
l’incredibile ricchezza naturale. Chiome
scheletriche o rigogliose, rami lunghissimi
e tentacolari, fusti esili o possenti,
cortecce lisce o rugose catturano lo sguardo
di grandi e piccini per raccontare,
silenziosamente, aneddoti, folklori e storie
secolari. A guidare il visitatore
nell’affascinante e labirintico allestimento
realizzato dell’architetto Michele Piva un
percorso obbligato all’interno di una sorta
di bosco che, come una madre, lo avvolge e
lo abbraccia ricordandogli il proprio posto
nell’universo.
Suggellano l’esposizione un ritratto di
Federica Galli realizzato dal grande maestro
Gianni Berengo Gardin e un testo critico di
Tiziano Fratus, poeta e scrittore
bergamasco, inventore dell’"alberografia",
un processo di mappatura ideale delle specie
arboree che lo ha portato a pubblicare una
serie di opere legate alla natura,
all'identità e agli alberi monumentali. Nel
suo excursus narrativo, Fratus ci conduce
alla scoperta dei grandi polmoni verdi
dell’arco alpino, ripercorrendo, regione per
regione, le foreste “scolpite dal gelo,
segnate e incise dal dio dei fulmini”, e
identificando l’albero con “la macchina che
Madre Natura ha progettato per superare i
secoli e i limiti che mammiferi, rettili e
altri abitanti mobili e migranti del pianeta
non possono varcare”.
Allestimento a cura dell’architetto Michele
Piva
Con la collaborazione della Galleria PH
Neutro di Pietrasanta e il coordinamento
della dott.ssa Giulia Grassi
Brochure con testo di Tiziano Fratus
MUSE - Museo delle Scienze di Trento
Corso del Lavoro e della Scienza 3, 38122
Trento
Aperto da martedì a venerdì dalle 10.00 alle
18.00, sabato, domenica e festivi dalle
10.00 alle 19.00.
Ingresso (compreso nel costo del biglietto):
intero € 10,00, ridotto € 8,00
Tel. +39.0461.270311
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