In tal senso
l’artista si è mosso sempre, da allora fino
ad oggi, nel solco della ricerca di nuovi
linguaggi e nuove forme di espressività
senza mai adagiarsi sul già fatto.
Non solo pittore, si è impegnato in
un’intensa attività applicata, disegnando
illustrazioni, manifesti e copertine, nonché
“metafumetti” che indagano sul possibile
rapporto tra avanguardia e arte popolare,
cercando quel necessario e fecondo
cortocircuito tra “alto” e “basso”, tra
cultura e leggerezza, in sintonia con
l’ideale di un’arte diffusa. La sua
creatività si è sviluppata anche nel campo
della scrittura, pubblicando romanzi e
pamphlet sul mondo dell’arte.
Il percorso espositivo, che presenta oltre
110 opere dell’artista - tele, disegni,
collage, ceramiche - dagli anni settanta ad
oggi, con un’ampia sezione di
documentazione, include i lavori d’esordio,
acquerelli e smalti di piccole dimensioni
che riflettono i miti generazionali (la
politica, la musica) e le inclinazioni
personali (per le scienze naturali, il
collezionismo).
La mostra presenta anche disegni legati
all’esperienza dei cosiddetti “Indiani
metropolitani” che, nel 1977 a Roma, si sono
appropriati dei linguaggi estetici
dell’avanguardia artistica per denunciare il
mondo illusionistico dei media. In questo
ambito appare evidente il desiderio di
trasformare l’esclusiva ricerca di Marcel
Duchamp in uno strumento a disposizione di
tutti, secondo un progetto di
collettivizzazione dell’avanguardia storica.
Seguono le tele degli anni ottanta e
novanta, in cui irrompe la storia
contemporanea (la protesta di piazza
Tienanmen e la caduta del muro di Berlino),
oppure affiora l’influenza
dell’immaginazione precolombiana.
La mostra illustra anche le più recenti
«pitture da muro», che creano un nuovo
alfabeto simbolico, e una serie di quadri
sul sistema dell’arte che rivelano la
dimensione critica del lavoro dell’artista.
Catalogo: PABLO ECHAURREN. MAKE ART NOT
MONEY
A cura di Inés Ortega-Márquez
Testi di Inés Ortega-Márquez, Arturo Schwarz,
Angelandreina Rorro, Claudia Salaris
Editore: Ograma
Pp. 180 |