Tanti i temi
affrontati, a cominciare da quell’idea
lanciata qualche tempo fa dal sindaco Luzi e
ripresa da tanti sui “colleghi”, ovvero dare
al nuovo progetto della Fano-Grosseto il
nome di “Strada del Tartufo”. “Creare rete
tra i vari comuni è fondamentale per
crescere – ha sottolineato il governatore
delle Marche, Luca Ceriscioli -. Il
territorio si valorizza non per confini, ma
per tematiche ed è bello vedere tutti
insieme sul palco i sindaci di Sant’Angelo
in Vado, Pergola, Acqualagna ed Apecchio,
sindaci che hanno capito l’importanza di
creare politiche comuni, che vadano oltre i
confini geografici del territorio che essi
rappresentano. In questo modo – ha concluso
Ceriscioli – migliora l’offerta turistica e
l’attrattiva dell’intera Regione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda del
governatore, il sindaco vadese Giannalberto
Luzi: “La Mostra che oggi andiamo a
inaugurare – ha detto il primo cittadino
subito dopo il taglio del nastro – non è di
Sant’Angelo in Vado, ma, come dice il nome,
delle Marche. Una Mostra rinnovata sotto
tanti aspetti, ma sempre e comunque nel
rispetto della tradizione che prevede il Re
Tartufo al centro di tutta la
manifestazione. Una Mostra che deve essere
il trampolino di lancio per collegare il
nostro territorio alla Val Tiberina,
concretizzando così l’idea di rinominar la
Fano-Grosseto in ‘La Strada del Tartufo’,
un’idea che sta trovando accoglimento da
parte anche di altri sindaci, dimostrando
così di essere un contenuto e non solo uno
slogan”.
E tra i sindaci che appoggiano l’idea di
Luzi c’è Fabio Fratini, primo cittadino di
San Giustino, comune in provincia di Perugia
che dista da Vado appena 30 chilometri:
“Finalmente si vede la luce in fondo al
tunnel – ha detto Fratini – il completamento
di un’opera pubblica così importante come la
Fano-Grosseto è per il nostro territorio
fondamentale, la proposta lanciata da Luzi
mi trova pienamente d’accordo e la mia
presenza qui oggi, oltre ad essere un
attestato di stima per la città, è un
segnale di forte vicinanza ai vadesi e a chi
li rappresenta”
E un segnale di vicinanza a Sant’Angelo in
Vado e al suo prodotto di punta arriva anche
dal Parlamento, rappresentato dalla
senatrice Camilla Fabbri, da sempre in prima
linea in difesa e per la valorizzazione del
Tartufo: “Fin dal primo giorno del mio
insediamento – ha detto la Fabbri – ho
lavorato ad un disegno di legge che metta il
tartufo sullo stesso piano degli altri
prodotti agricoli. Oggi sono orgogliosa di
comunicare che il governo, lo scorso maggio,
ha portato l’aliquota iva per questo
prodotto dal 22 al 10%, l’obiettivo –
conclude Fabbri – è farla scendere al 4%
entro fine anno”.
Tutti in campo per il Tuber Magnatum Pico
dunque, un’eccellenza dell’alta Valle del
Metauro e motore trainante dal punto di
vista turistico, come sottolineato dal
direttore di Confcommercio, Amerigo Varotti:
“Una mostra multilaterale come questa – ha
detto Varotti – porta turismo e se c’è
turismo un territorio cresce e si migliora.
Sant’Angelo in Vado, specialmente in questo
periodo, offre decine di opportunità ai suoi
visitatori, non solo da punto di vista
dell’enogastronomia, ma anche sotto
l’aspetto storico e culturale”.
E proprio la cultura è stata protagonista
del secondo taglio del nastro avvenuto nei
suggestivi locali della Cantina Maroncelli
dove il vicepresidente del consiglio
regionale Renato Claudio Minardi e il
vicesindaco di Sant’Angelo in Vado, Romina
Rossi hanno ufficialmente dato il via alla
mostra itinerante “Il tartufo tra mito e
arte”: “Il tartufo è la nostra identità – ha
detto Romina Rossi che tra le altre cose è
anche l’assessore al Tartufo – e con questa
mostra vogliamo farlo vedere sotto
sfaccettature diverse. Vogliamo volare in
alto, vogliamo raccontare chi siamo, ma non
vogliamo fermarci a Sant’Angelo. L’obiettivo
infatti, è far diventare la mostra
itinerante e portare questi quadri, queste
sculture e queste fotografie in giro per il
mondo fino ad arrivare all’Expo di Dubai del
2020”.
Terza ed ultima tappa di questa lunga
cerimonia d’apertura, seguita da tantissima
gente, complice anche il sole che piano
piano si faceva largo su Sant’Angelo, è
stata la “trasformazione” di Piazza delle
Erbe in “Piazza del Territorio”, luogo
simbolico dove poter esporre tutte le
prelibatezze gastronomiche del posto,
quest’oggi messe in mostra da Coldiretti che
proprio in Piazza delle Erbe ha riproposto
la sua Campagna Amica, un modo per dare il
giusto valore agli agricoltori e qualità e
certezze ai consumatori.
Proprio in Piazza delle Erbe, ribattezzata
Del Territorio con tanto di taglio del
nastro per mano dell’assessore regionale
Loretta Bravi, nel pomeriggio si è svolta la
seconda edizione del Cooking Show “La
Tradizione è servita”, gara di cucina
riservata ai ristoratori del territorio che
si pone come obiettivo quello di valorizzare
il tartufo e tutte le altre tipicità della
Massa Trabaria e sempre nello stesso luogo,
per tutti i week end della Mostra, la
Coldiretti porterà quelle che sono le
eccellenze dei suoi agricoltori che meglio
si sposano con il tartufo.
Terminate le cerimonie ufficiali, il sindaco
Luzi ha potuto far da cicerone ai suoi
ospiti lungo le magnifiche vie e i borghi
dell’ex Tifernum Mataurense dove per
l’intera giornata si sono susseguiti tornei
sportivi, mostre micologiche, animazione per
bambini e il XXIII Raduno delle
Autoclassiche “Le Strade del Tartufo”, che
ha permesso di ammirare ai tanti visitatori
decine e decine di autovetture che, dopo
essersi ritrovate nella zona industriale, si
sono messe in bella mostra lungo la via
d’accesso principale del paese.
A completare la ricchissima agenda di eventi
di questo primo week end, la dimostrazione
di Cerca al Tartufo tenuta dai tartufai e
tartuficoltori del posto, tante attività
intraprese dai bambini della scuola
elementare locale e l’intrattenimento
musicale dei I Recrive, evento che ha fatto
da apripista all’apertura dei ristoranti e
delle stuzzicherei, prese d’assalto per
tutti i due giorni di festa.
Per tutte le informazioni
www.mostratartufo.it e
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