La Festa
dell’Amaretto Santacrocese 2016 - Da
ventiquattro anni l’8 dicembre, giorno
dell’Immacolata Concezione, il paese si
ferma per ricordare quei lontani trascorsi.
E lo fa con una festa che inizia alle 9 del
mattino con l’apertura degli stand, e si
conclude alle 20 con una cena di gala che
quest’anno tra i commensali avrà lo chef
Simone Rugiati. In mezzo tanti eventi: i
laboratori Slow Food (ore 10 e ore 16), il
laboratorio dedicato ai bambini a cura di
Ciaf Maricò per portare un messaggio di
solidarietà ai piccoli terremotati (ore
10-20), la disfida fra amarettai con
l’elezione del migliore al quale sarà
consegnato il prestigioso trofeo “Amaretto
d’Oro”. Trofeo che di anno in anno, come una
gustosa Coppa del Mondo, passa di mano in
mano custodito con rispetto dai pasticcieri
e fornai (in tutto 5) che ancora portano
avanti la tradizione. Quest’anno allo
storico trofeo “Amaretto d’Oro” se ne
affiancano altri due: “Amaretto d’Antan”
(ideato anni fa dalla condotta locale Slow
Food per porre l’accento sulle ricette di
famiglia) e il nuovissimo “Amaretto Kid’s”
(anche questo ideato da Slow Food per
trasmettere la conoscenza delle proprie
radici all’interno della scuola).
La storia dell’Amaretto - Nasce come dolce
povero, realizzato all’interno del Monastero
di Santa Cristiana, un istituto religioso
agostiniano, voluto nel 1279 dalla beata
Cristiana Menabuoi (al secolo Oringa
Menabuoi) come reclusorio, quindi
trasformato in monastero quindici anni più
tardi. Per anni fu un istituto di clausura,
il cui unico messaggio fisico inviato
all’esterno erano gli Amaretti che venivano
preparati per Natale dalle suore come
ringraziamento ai benefattori del paese che
a vario titolo davano loro sostegno. La
ricetta è documentata a partire
dall’Ottocento, ma sicuramente è
antecedente. Tutto ha inizio dalle mandorle
che i parenti mandavano dalla Sicilia alle
converse.
Perché l’8 dicembre – L’8 dicembre, giorno
dell’Immacolata Concezione, è stato scelto
come ricorrenza per la festa dell’Amaretto
perché è una data molto importanti per il
Monastero agostiniano di Santa Cristiana.
Infatti l’8 dicembre 1278 Santa Cristiana in
pellegrinaggi ad Assisi ebbe in visione la
Madonna.
La ricetta – La ricetta originale è composta
di soli: mandorle tritate grossolanamente,
zucchero, uova. Ogni amarettaio poi
inserisce qualche modifica. Ad esempio c’è
chi aggiunge la scorza grattugiata del
limone, chi utilizza più o meno chiare
d’uovo, chi appoggia il biscotto su una
cialda. Le varianti ci sono, salvo il
rispetto dei tre ingredienti di base.
Gli Amarettai – Attualmente gli Amarettai
sono cinque: le pasticcerie Vacchetta e
Loriana Betti, i forni Freschi e Fornaretto,
il bar Greco 2.0. Insieme portano avanti la
tradizione di questo biscottino che viene
ormai prodotto tutto l’anno. E partecipano
ad eventi (come la recente Mostra Mercato
del Tartufo Bianco di San Miniato) ed
iniziative, oltre a collaborare con rinomati
artigiani per sperimentare l’utilizzo
dell’Amaretto in altri ambiti gastronomici
come la gelateria, la cucina, l’arte
dolciaria in genere.
Il concorso – “Amaretto d’oro” è il premio
attribuito al vincitore della sfida tra
artigiani che ogni anno l’8 dicembre,
durante la festa dell’Amaretto Santacrocese,
si disputa a Santa Croce sull’Arno. Cinque i
giurati chiamati ad esprimere il loro parere
sulla base di forma (la tipica a piramide),
colore (un giallo più o meno intenso),
sapore e rispetto della ricetta originale. A
questo trofeo (realizzato dalla Gioielleria
Baroni di Santa Croce sull’Arno) che verrà
esposto dal vincitore fino all’edizione
successiva, si aggiungono l’Amaretto d’Antan
e l’Amaretto Kid’s.
La cena di gala – Ogni anno a fine festa il
paese organizza una cena con i piatti e gli
ingredienti del territorio. L’anno scorso
venne a cucinare Igles Corelli, quest’anno i
fornelli saranno appannaggio dalle cuoche
della cucina scolastica del Comune con la
direzione del cuoco Benedetto Squicciarini.
Tra i commensali illustri che alle ore 20
converranno al Museo della Conceria ci sarà
anche il famoso chef televisivo Simone
Rugiati, peraltro originario di Santa Croce
sull'Arno.
Parte del ricavato della cena (30 euro a
persona, gratis per i bambini fino a 10
anni) sarà devoluta all’Unicef.
Per info e prenotazioni: Pro Loco di Santa
Croce sull’Arno tel. 0571.31101. |