Il fulcro
dell’esposizione, curata da Barbara Guidi
con la collaborazione di Maria Luisa
Pacelli, è costituito dalle 37 opere
provenienti dalle collezioni del Museo
Giovanni Boldini di Ferrara, che permettono
di documentare tutta la carriera
dell’artista, evidenziando il ruolo di
spicco del ferrarese nel rinnovamento della
pittura italiana e internazionale.
Il progetto vanta, inoltre, la
partecipazione di importanti istituzioni
museali italiane: dalle gallerie fiorentine
degli Uffizi e di Palazzo Pitti alla
Galleria nazionale d’arte moderna e
contemporanea di Roma, dalla Pinacoteca
“Giuseppe De Nittis” di Barletta alla
Galleria Nazionale di Parma, dai Musei
Civici di Pavia alla Collezione Salce di
Treviso, rappresenta una nuova opportunità
per valorizzare l’opera di Boldini oltre i
confini italiani.
L’esposizione consentirà al pubblico russo
di ripercorrere la parabola creativa di
Boldini: dalle prime esperienze nella
Firenze dei Macchiaioli alla produzione
successiva all’approdo nella Parigi degli
impressionisti fino al successo con quelle
icone della ritrattistica con cui si impone
sulla scena internazionale. Per restituire
il contesto nel quale lavorò e per
raccontare la vicenda dei suoi
contemporanei, il percorso è completato da
una selezione di opere di altri celebri
pittori italiani come Giuseppe De Nittis,
Federico Zandomeneghi, Paolo Troubetzkoy e
Vittorio Corcos, attivi tra Italia e Francia
al volgere del secolo e che, insieme a
Boldini, animarono la scena artistica del
tempo. A differenza dell’edizione cinese
verrà presentata in questa sede anche una
sezione dedicata a manifesti pubblicitari
dell’epoca, provenienti dalla Collezione
Salce di Treviso e selezionati dalla stessa
direttrice, Marta Mazza.
Info:
www.hermitagemuseum.org |