Adattamento e
regia: Stefano Sabelli
Scene: Michelangelo Tomaro
Costumi: Marisa Vecchiarelli
Disegno Luci: Daniele Passeri
Direttore di scena: Vittorio Ziccardi
Una produzione Libero Opificio Teatrale
Occidentale
TEATRO DELL’OROLOGIO
Sala Moretti - Via dei Filippini 17/a – Roma
www.teatrorologio.com
+39 06 6875550 – biglietteria@teatroorologio.com
Spettacoli in scena nei giorni: 28-29-30
ottobre 3-4-5-6 novembre 2016
Giorni feriali: 21,30 - Domenica: 18,30
Biglietti: Intero €15 – Ridotto €12
+ Tessera Associativa (valida per tutta la
stagione)
A quattrocento anni dalla morte di William
Shakespeare, va in scena una lettura
originalissima di uno dei suoi testi più
coinvolgenti: Re Lear. Dal 28 ottobre al 6
novembre, nella Sala Moretti del Teatro
dell’Orologio di Roma, la Compagnia del LOTO
propone una nuova versione dell’opera
tradotta da Alessandro Serpieri, incentrata
sulla tematiche legate alla decomposizione
della Famiglia, alla Follia senile e alla
caducità di Re e Regni, che vedrà
protagonista Stefano Sabelli.
Lear, stanco Re zingaro, divide il suo Regno
e il suo bel Carro gitano, fra due figlie
adulatrici che, come in un concorso di
bellezza, si fanno incoronare con civettuolo
cinismo Miss di Regioni, ormai divise.
Sentenziando che “dal Nulla nasce Nulla”, il
vecchio Re, ripudia però la terza figlia,
quella più amata, che “nulla” aveva chiesto
in dote, rifiutando lo show e le lusinghe
interessate delle sorelle. È l’inizio della
fine! Tutto si decompone mentre esplodono
ritmate fanfare Gipsy che annunciano
l’implosione del Regno. Edmund, figlio
illegittimo del vecchio Gloucester, lancia
le sue calunnie contro il fratellastro Edgar
e contro Lear, cosa che lo rende carne assai
seducente per l’avida lussuria di Gonneril e
Regan, che se ne litigano le attenzioni.
Lear, nel frattempo, più pazzo del suo
Pazzo, non trova più luogo e sosta per il
suo debordante ed invadente carrozzone da
giostraio. Mentre barbarie e cecità
travolgono tutto, il Grecale annuncia la
tempesta in un’ampolla di vetro che scardina
le menti e il nomadismo del vecchio Re
perde, col Regno, la sua Rosa dei venti.
In scena, insieme ad un cast di 12
validissimi interpreti, ci saranno anche i
musicisti della Riserva MOAC & Bukurosh
Balkan Orchestra, a commentare le azioni
drammatiche all’interno di un impianto
scenico creato da Michelangelo Tomaro. I
costumi sono di Marisa Vecchiarelli, le luci
a cura di Daniele Passeri.
Stefano Sabelli è attore, autore, regista,
scenografo, fondatore e direttore artistico
del Teatro del Loto. Dopo essersi diplomato
presso l’Accademia Nazionale d’Arte
Drammatica, è entrato nel 1981 al Lee
Strasberg Theatre Institute di Los Angeles.
Negli anni ha collaborato con diverse
personalità della Cultura e dello
Spettacolo, italiane e internazionali,
alternando l’attività artistica a quella di
manager culturale, capace di realizzare
produzioni, rassegne, mostre ed eventi
originali e di successo. |