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Teatro: La via del successo - Roma (3/15
Maggio 2016) |
AMII STEWART
In
La via del successo
Di Tiziana D’Anella e Lena Sarsen
Con SERGIO MUNIZ
Musiche: autori vari
Regia: Enzo Sanny
Arrangiamenti musicali: M° Marco Tiso
Coreografie: Stefano Vagnoli
Scene: Andrea Bianchi
Costumi: Martina Piezzo
Disegno luci: Massimo Tomasino
Disegno Audio: Sergio Barlozzi
Sarà una star di calibro internazionale, la
magnifica Amii Stewart, accompagnata dalle
straordinarie Lucy Campeti e Francesca
Haicha Tourè, l’eccezionale interprete de
“La Via del Successo”, un classico musical
americano.
Ventisei notissimi brani in programma, tra i
quali Listen, Think, I’m telling you, You
can’t hurry love, Stop! In the name of love,
I feel good, Soul man, Joyful Joyful (The
Supremes, Aretha Franklin, Tina Turner,
James Brown, Dreamgirls) vengono riportati
in chiave moderna e conditi di una robusta
dose di r&b, soul e pop. |
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Come nella tradizione del musical, ampio
spazio è dedicato al balletto e alla grande
orchestra dal vivo, che permettono di
trasmettere la contagiosa allegria e il
ritmo trascinante delle canzoni, lasciate
rigorosamente in inglese. Il tutto condito
da uno sfavillante allestimento scenico,
costumi scintillanti, e dai potenti mezzi
illuminotecnici e audiovisivi.
Questo spettacolo, è liberamente ispirato
alla carriera del gruppo vocale femminile
statunitense "Diana Ross & The Supremes", in
auge negli anni '60, che grazie al team
produttivo della Motown Records, arrivarono
con dodici singoli in vetta alla classifica
Billboard Hot 100 e alla classifica R&B.
All’apice del loro successo, a metà degli
anni ’60, i media cominciarono a parlare di
loro come possibili rivali dei Beatles. Nel
1970 Diana Ross lasciò il gruppo per
intraprendere la carriera da solista, mentre
le Supremes continuarono fino al 1977. Si
sciolsero dopo una lunga carriera di quasi
vent’anni di successo. Nel maggio 1983 si
riunirono in occasione di uno special
televisivo per i festeggiamenti dei
venticinque anni della Motown Records.
Quanto alla popolarità mondiale la loro
esperienza rese possibile per i futuri
artisti di R&B e afroamericani di arrivare
ad un grosso successo discografico. La loro
fama è stata talmente smisurata che nel 1988
sono state inserite nella “Rock and Roll All
of Fame” e nella “Vocal Group Hall of Fame”.
Nel 1994 gli è stata assegnata una stella
nella “Hollywood Walk of Fame”. La nostra
storia richiama in più punti la carriera di
questo epocale gruppo femminile, inserendo
dati chiaramente riconducibili alla loro
carriera. L’avvio si ha in una scuola di
musica di Detroit dove tre amiche, tre
ragazze di colore, Karen, Mary e Frenchie,
fanno parte dello stesso gruppo di studi.
Siamo fra gli anni 60 e 70, hanno talento, e
la loro ambizione è di mettere in scena uno
spettacolo musicale. Grazie ai contatti di
Frenchie, riescono ad arrivare a New York
per incontrare Martin Thomas, il più
importante manager di musica afroamericana,
che crede nelle loro innegabili doti vocali,
ed organizza un concerto nel prestigioso
Saint James Theatre di New York. Presente
alla serata ci sarà Roger Peterson,
presidente della Dolly Records, che le
ingaggia per un contratto discografico. Da
qui, con una trasposizione di teatro nel
teatro, si assisterà ai vari tour di
concerti delle tre ragazze, al percorso
della loro carriera seguita costantemente
dal giornalista Alan Coleman, che le
ospiterà anche nel suo salotto televisivo,
all’ascesa verso il proclamato successo. Il
repertorio musicale lo abbiamo scelto fra i
maggiori successi soul e R&B. Parliamo della
cultura afroamericana, che ha dimostrato al
mondo intero di avere una propria identità
influenzando all’epoca quasi un decennio, e
che è rimasta nel cuore e nella mente di
tanti. Artisti come James Brown, Aretha
Franklin, Marvin Gaye, Tina Turner, Otis
Redding e i successi delle stesse Supremes.
Noi, abbiamo partorito questa storia grazie
all’amore e la passione per una colonna
sonora che ha accompagnato parte della
nostra vita. Speriamo, di aver avuto un’idea
vincente…
Tiziana D’Anella – Lena Sarsen
Note di regia
Credo siano passati oltre trent’anni da
quando vidi “La rosa purpurea del Cairo” di
Woody Allen. E’ il sogno. Nient’altro che il
sogno. Noi guardiamo lo schermo e lo schermo
ci dà ciò che desideriamo, regalandoci
spesso quel poco di astrazione dal reale che
tanto affascina. Il teatro, per quanto possa
racchiudere in sé generi diversi, resta
sempre da vivere sino in fondo. Ti spinge,
come se una forza soprannaturale, volesse
prepotentemente emergere dal profondo per
uscire allo scoperto. Il mio personale
percorso, come prolifico produttore del
panorama teatrale italiano, e poi anche come
regista di molti degli spettacoli che
produco, mi ha visto nascere musicista e
cantante. Erano gli anni 70, e il mio
repertorio era proprio il rhythm&blues.
Leggere il testo di Tiziana D’Anella e Lena
Sarsen, mi ha riportato indietro a quegli
anni, a quei sapori, a quel ritmo. La
volontà di realizzare registicamente e
produttivamente la messa in scena di questo
spettacolo è stata pressoché immediata.
Certo, non è stata un’impresa facile mettere
in scena una storia con una colonna sonora
formata da brani che hanno contraddistinto
un’epoca. Niente doveva essere lasciato al
caso, tantomeno all’improvvisazione, al fine
di creare uno spettacolo che allo stesso
tempo risultasse fluido, emozionante,
frizzante, ma soprattutto “vivo”. Il primo
grande dilemma era quello di trovare dei
protagonisti all’altezza. E la mia scelta è
caduta su Amii Stewart, Lucy Campeti,
Francesca Haicha Tourè, Will Weldon Roberson,
Jean Michel Danquin, che rispettivamente
interpretano i ruoli di Karen, Mary,
Frenchie, Martin Thomas, Roger Peterson.
Perché ho scelto proprio loro? Perché sono
dei cavalli di razza. Perché hanno talento
da vendere. Perché solo la “pelle nera” ti
può fare arrivare alla pancia, al cuore,
alla mente, la straordinaria anima e
l’entusiasmo di questo genere musicale. Ce
lo diceva anche Nino Ferrer “… Signor King,
signor Charles, signor Brown… io faccio
tutto per poter cantar come voi… ma non c'è
niente da fare, non ci riuscirò mai… e penso
che sia soltanto per il mio color che non
va... Ecco perché io vorrei, vorrei la pelle
nera, vorrei la pelle nera !!!” Ultimo, ma
non meno importante, la bravura e la
professionalità di Sergio Muniz, nel ruolo
del giornalista Alan Coleman. La via del
successo, e’ strutturato come il classico
musical americano, che mette in risalto
soprattutto le caratteristiche squisitamente
musicali delle tre straordinarie interpreti.
Infatti, i 26 brani in programma, tra i
quali Listen, Respect, Think, Proud Mary,
I’m telling you, You can’t hurry love, Stop!
In the name of love, I feel good, Soul man,
Joyful Joyful, vengono riportati in chiave
moderna e conditi di una robusta dose di
r&b, soul e pop. Brani talmente noti al
pubblico, che concedono ampi spazi agli
interpreti, al balletto e alla grande
orchestra dal vivo in scena, permettendo
loro di sfoggiare la propria incredibile
bravura, e sicuramente trasmettere la
contagiosa allegria trascinante del ritmo
delle canzoni, lasciate rigorosamente in
inglese. Il tutto condito da uno sfavillante
allestimento scenico, costumi scintillanti,
e dai potenti mezzi illuminotecnici e
audiovisivi. Insomma, questa è un’altra
delle mie avventure, in cui ho riversato
tutto il mio entusiasmo, il mio cuore, la
mia passione, realizzando una messa in scena
raffinata e coinvolgente adatta a tutte le
età. I miei ringraziamenti vanno a chiunque
abbia partecipato a questa realizzazione, ma
in particolar modo ai miei stretti
collaboratori: Marco Tiso per gli
arrangiamenti musicali, Jean Michel Danquin
per le coreografie, Andrea Bianchi per le
scenografie, Martina Piezzo per i costumi,
Massimo Tomasino per le luci. E Tiziana
D’Anella, che oltre ad avere avuto l’idea di
questo spettacolo ne è l’autrice, e che mi
affianca con la mia stessa passione ed
entusiasmo, nelle scelte artistiche e nella
realizzazione per 365 giorni l’anno. Enzo
Sanny
CAST ARTISTICO
Amii Stewart: Karen
Lucy Campeti: Mary
Francesca Haicha Touré: Frenchie
Will Weldon Roberson: Martin Thomas
Jean Michel Danquin: Roger Peterson – Frank
Sergio Muniz: Alan Coleman
Martina Gatto: Betty – sarta - giornalista
4 ballerini e 12 elementi di orchestra dal
vivo in scena
Dal 3 al 15 maggio 2016
TEATRO OLIMPICO
Piazza Gentile da Fabriano 17, Roma
tutti i giorni ore 21, domenica ore 18,
Riposo 5 e 9 maggio
prezzi da € 45,00 a 16,50
tour:17 maggio Sanremo
19 maggio Varese
20 maggio Politeama Di Genova
22 teatro Verdi Di Montecatini
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