Dai Ricchi e
Poveri ai Rapper, da Ligabue ai Cori Gospel,
da Morandi ai Queen, tutte le canzoni senza
farne nessuna. Uno schiacciasassi che
trangugia e livella Sanremo, X Factor,
Albano e Il Volo.
OBLIVION: THE HUMAN JUKEBOX è la playlist
che non hai mai avuto il coraggio di fare,
uno Spotify vivente che provoca scene di
panico, isteria collettiva, ma soprattutto
interminabili richieste di bis!
OBLIVION
Graziana Borciani, Davide Calabrese,
Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio
Vagnarelli ovverogliOblivion, si incontrano
nel 2003 a Bologna dove iniziano a
frequentare (ma solo virtualmente) una serie
di maestri eccellenti come il Quartetto
Cetra, Giorgio Gaber, i MontyPython fino a
creare un loro stile originale che mescola
modernità e tradizione, vintage e attualità.
Trascorrono anni intensi spesi nel teatro di
rivista e nei musical, poi nel 2009
diventano notissimi al grande pubblico
grazie al loro video su YouTube “I Promessi
Sposi in 10 minuti”, geniale micro-musical
visto ed emulato da milioni di utenti.
Da quel momento iniziano un lungo tour
teatrale con lo spettacolo “Oblivion Show”
per la regia di Gioele Dix, in co-produzione
con il Teatro Stabile del Friuli
Venezia-Giulia: due stagioni di tour e oltre
200 repliche nei più importanti teatri e
città italiane.
Il teatro chiama poi la TV: debuttano sul
piccolo schermo a “Parla con me” di Serena
Dandini e segue poi l’invito nel cast di
“Zelig” (prima serata Canale 5) nel 2011.
Migliaia di studenti impazziscono per le
parodie culturali degli Oblivion diventate
ormai parte del gergo giovanile: oltre a “I
Promessi Sposi in 10 minuti” ci sono
“L’Inferno in 6 minuti” e “Pinocchio in 6
minuti”. Nasce anche un libro con dvd dal
titolo “I Promessi Esplosi”, (Pendragon
2011) tra il didattico e il comico:
esperienza che confluiscein una serie di
Lectio Dementialis nei più prestigiosi Licei
ed Atenei d’Italia.
Nel maggio 2011 pubblicano su YouTube
“Obliviatar - Avatar in 6 minuti” realizzato
in grafica 3d con la collaborazione di Video
Italia per la regia di Michele Ferrari.
Nello stesso anno debutta il nuovo show
teatrale “Oblivion Show 2.0. Il Sussidiario”
sempre con la regia di Gioele Dix.
Nell’ottobre 2012 esce il loro primo singolo
“Tutti quanti voglion fare yoga” seguito da
un divertentissimo video interattivo, mentre
nell’aprile 2013 viene pubblicato il singolo
e video di “C’è bisogno di zebra”.
Dal 2012 è in distribuzione anche il
progetto su Giorgio Gaber “Far finta di
essere G”, nato con il patrocinio della
Fondazione Gaber.
Nell’agosto 2013 debutta sul palco del
Ravello Festival “Othello, la H è muta”
spettacolo nel quale demoliscono a colpi di
grottesca ironia sia l'Othello di
Shakespeare che l'Otello di Verdi in uno
show con la consulenza registica di Giorgio
Gallione che sarà rappresentato anche al
Teatro Regio di Parma dopo una lunghissima
tournée.
Nel 2014 gli artisti presentano
“Oblivion.zip”, il loro personale archivio
portatile che prevede per la prima volta il
coinvolgimento del pubblico: una scaletta a
richiesta dei presenti.
Nel febbraio del 2015 debuttano sul web gli
irresistibili mash-up del gruppo che
ottengono milioni di visualizzazioni, in
particolare “Morandi VS Queen” conquista
subito milioni di visualizzazioni.
A dicembre 2015 sono ospiti di “Panariello
sotto l’albero” in prima serata su RaiUno e
a gennaio 2016 partecipano alla festa dei 40
anni del quotidiano La Repubblica dove
presentano il nuovo singolo “Evolution of
Sanremo”, un’incredibile carrellata delle 66
canzoni vincitrici del festival di Sanremo
in solo 5 minuti. Il brano spopola poi sul
canale YouTube del gruppo ottenendo a breve
migliaia di visualizzazioni.
Cristina Atzori
World Entertainment Company- BaGS Live -
Press Office
cristina.atzori@wec-spa.com
IT Tel. +39.02. 67071216 Mob.
+39.349.8205112
Hanno scritto di loro…
La voglia di spasso che fa centro
Quello in scena fino al 1° maggio al Teatro
Leonardo non è unjuke box musical, ma «il»
juke box musical: è «human», perché fa del
fattore umano l’arma di scasso di una
divertente seduta psicologica di gruppo. È
tra i migliori show offerti dagli Oblivion(
foto) che da anni puntano alle canzoni come
reagente e specchio culturale con gran
voglia di spasso non sempre innocente. I
cinque folli entertainer-cantanti- attori,
professionismo e tempismo a cinque stelle,
fra cubi alla Rubik- Mondrian, chiedono alla
platea chi devono imitare, innescando un
gioco di bigliettini allegro e contagioso.
Inizia così un montaggio, di relazioni
pericolose, incroci azzardati, scratching,
utilizzando le risorse e le provviste dello
spirito di osservazione: iniziano con un
tutto Sanremo di 5’e continuano coi rapper,
trio Lescano, Morandi, Queen, Bach, Ligabue,
i Cetra, Mina, Zero, Al Bano con Romina
versione moscovita, a spasso nel tempo,
nelle mode, nelle note. Alla fine all’indice
dei nomi trionfo dei performer sorridenti:
Davide Calabrese e Lorenzo Scuda (ideatori),
Fabio Vagnarelli, Graziana Borciani, la
Maselli sostituta di Francesca Folloni in
attesa di un petOblivion. Regia di Gallione,
ritmo senza pause nel non facile gioco meta
teatrale dell’improvvisazione, che gli
Oblivion reggono per 100’ inseguiti da un
clamore entusiasta e connivente.
Maurizio Porro (Corriere della Sera)
Che bravi gli Oblivion jukebox umani.66
festival di Sanremo liofilizzati in 5
minuti.
Diavolo di questi Oblivion. Dopo aver
sintetizzato, stritolato e rimixato i
classici della letteratura, dai Promessi
sposi a Dante, i cinque folletti della
comicità in musica in The human jukebox
(regia di Giorgio Gallione) stravolgono la
tradizione, meno sacra ma altrettanto
intoccabile, della canzone italiana.
Strizzando l’occhio al pubblico, invitato a
infilare in una boccia di vetro foglietti
coi nomi dei cantanti preferiti, estratti e
improvvisati dai novelli Cetra durante lo
spettacolo. Un impiccio da cui si cavano con
ironia da vendere e il solito incredibile
virtuosismo in un’ora e mezza travolgente in
cui si ride fino alle lacrime, e che non
risparmia nessuno: dalle 66 edizioni di
Sanremo liofilizzate in cinque minuti alla
parodia dei tenorini del Volo con bavaglini
e vocioni da Hulk, da X-Factor alle vecchie
glorie Al Bano e Romina, Pupo & C. finiti in
Russia al “festival zar”. Eccellenti, con
menzione speciale a Clara Maselli che
sostituisce con ottimo affiatamento
Francesca Folloni in maternità.
Simona Spaventa (Repubblica)
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