Torna dunque
con un rinnovato entusiasmo per un nuovo
progetto, un’idea di serata di emozioni in
musica e parole che è diventata un
appuntamento fisso. Spronati dai risultati
ottenuti, dallo straordinario ricordo e dal
bellissimo clima creatosi gli scorsi anni, i
protagonisti di “Napoli nel cuore” tornano
quindi sul palco per il quarto anno
consecutivo con un nuovo happening teatrale
dedicato alla cultura partenopea.
Enrico Montesano, Mariano Rigillo, Peppe
Barra, Maria Pia de Vito, Max Giusti, sono
stati tanti e diversi gli artisti, non solo
napoletani, che con il cuore hanno preso
parte nelle passate edizioni a questa sorta
di happening teatrale. La stampa ha seguito
e commentato con entusiasmo questa
iniziativa per la straordinarietà di un
evento che nasce senza fondi o
sponsorizzazioni e che si concretizza solo
per la generosità di grandi artisti che
realmente “con il cuore” aderiscono a questo
progetto. Ma è soprattutto leggendo i
commenti dei tanti spettatori, napoletani e
non, che hanno assistito alle passate
edizioni cantando, divertendosi ed
emozionandosi che si può comprendere lo
spirito che anima questa iniziativa.
Sul palco un repertorio eterogeneo di
teatro, musica, poesia, racconti con un
unico fil rouge: Napoli. La Napoli di
Eduardo, di Russo, di Viviani ma anche
quella ironica e leggera di autori anonimi
che hanno comunque saputo esprimere in
epoche diverse lo spirito napoletano. La
Napoli interpretata da chi l’ha vissuta
perché sul Golfo ha le sue radici ma anche
da grandi artisti che napoletani non sono ma
che con i loro interventi non hanno esitato
a rendere omaggio ad una cultura che tanto
ha influenzato il loro percorso artistico.
(guarda il video su alcuni momenti salienti
dello scorso anno).
Per tutti i protagonisti la voglia di
raccontare quell’universo sociale e
culturale che Napoli ha espresso nella
storia e che fa sì che alla Cultura
Napoletana si rimanga profondamente,
visceralmente legati. Com’è il caso della
persona cui questa serata è dedicata: Mario
Finamore. Il suo quarantennale impegno in
Rai, in cui la sua Napoli era sempre
presente, è il caso di molti napoletani nel
mondo da sempre ambasciatori della propria
cultura in pectore. Questa Napoli è
sentimento, identità, senso di appartenenza.
Questa serata “Napoli nel Cuore” vuole
essere ancora una volta un po’ tutto questo:
il ricordo di una persona che ha sempre
avuto la sua Napoli nel cuore, l’atto
d’amore per la cultura e le opere di chi ha
scritto di Napoli un giorno per dar modo a
noi di capirla e apprezzarla di più anche
oggi.
A proporci ancora una volta queste emozioni
sul palco, in questa serata condotta da
Fabrizio Finamore e sostenuta da un nome
storico della cultura napoletana come la
casa editrice Bideri, un cast ancora più
ricco ed eterogeneo. La grande voce di
Tosca, la simpatia e l’estro di Maurizio
Casagrande e il delicato intimismo musicale
di Joe Barbieri saranno le novità di
quest’anno. Ma questa edizione di “Napoli
nel cuore” vedrà anche il ritorno di grandi
attori italiani nati a Napoli come Pino
Ammendola e Vittorio Viviani e del direttore
artistico del teatro dell’Angelo, l’attore e
regista Antonello Avallone. Non mancheranno
poi grandi interpreti della tradizione
musicale classica napoletana come Mario
Maglione, attori napoletani con 50 anni di
palcoscenico alle spalle come Franco Gargia,
storici giornalisti Rai grandi cultori della
canzone napoletana come Mimmo Liguoro e
tanti grandi ospiti a sorpresa, icone della
napoletanità che dalla platea o con
interventi video daranno il proprio
contributo a questo viaggio multicolore
all’Ombra del Vesuvio.
Dopo il defibrillatore donato al liceo
Garibaldi, i mobili alla casa famiglia di
corso Novara e i frigoriferi per i pasti ai
senza tetto della Comunità di Sant’Egidio,
“Napoli nel cuore” anche quest’anno vuole
lasciare un segno reale, tangibile
sostenendo l’acquisto di queste attrezzature
sanitarie di grande importanza per le
popolazioni del reatino colpite dal recente
sisma.
Cambia il territorio di destinazione quindi,
ma non la filosofia che ha sempre
caratterizzato la raccolta alla base di
questa manifestazione. Andare oltre le
singole esigenze del momento e pensare al
futuro, ad un bene che possa rimanere nel
tempo per queste persone anche quando i
riflettori dei media non saranno così accesi
sulle loro vicende. Essere di concreto aiuto
a chi rimane, a una popolazione che non può
e non deve lasciar morire il proprio
territorio e che è chiamata fermamente a
reagire con l’aiuto di tutti, anche della
cultura.
Anche questo è un gesto di “resilienza”,
anche questo è un fine da “Napoli nel
cuore”.
Sulla pagina web www.napoli-nel-cuore.it è
possibile trovare foto, commenti e rassegna
sia delle serate teatrali che degli eventi
di consegna degli scorsi anni.
Un ringraziamento particolare va al Teatro
dell’Angelo che ospita la serata e al suo
direttore artistico Antonello Avallone. |