Il “Found
footage” è una tecnica narrativa con la
quale si designa l’utilizzo di materiale
audiovisivo preesistente che nel processo di
rielaborazione, attraverso diversi metodi,
acquisisce un nuovo significato. Lo storico
Thomas Elsaesser identifica la cinefilia
come uno dei fattori fondamentali per capire
le pratiche audiovisive con found footage.
Il lavoro di appropriazione e riassemblaggio
di materiale filmico genera tra immagine e
significato rapporti molto particolari, che
fanno riferimento alla costruzione di
immaginari e memorie.
Al Found footage è ora dedicata una intera
rassegna, dal titolo “Memorie esterne”,
realizzata dagli artisti residenti alla Real
Academia de España en Roma in collaborazione
col Centro Sperimentale di Cinematografia in
programma al Cinema Trevi di Roma giovedì 9
giugno, a partire dalle 20,45.
Memorie esterne proporrà in cartellone una
serie di filmati realizzati negli ultimi
anni da artisti e registi spagnoli che
lavorano, in modi diversi, con found footage
e combinerà pezzi provenienti dalla
tradizione cinematografica sperimentale con
quelli legati alla videoarte contemporanea.
Alcuni dei lavori proiettati sono stati
visti solamente su internet o in sale
espositive e, a tal proposito, l’iniziativa
mira a far scoprire questi filmati con la
qualità e le tempistiche di una sala di
proiezioni, proponendo così il progetto come
una mostra in formato cinema.
La rassegna propone, attraverso le opere di
Al Díaz, Pilar Álvarez, Jordi Colomer, Los
Ganglios, María Cañas, Eli Cortiñas e Isaki
Lacuesta, un percorso che va dal video
domestico e la sua influenza nella
costruzione della memoria personale,
all’archivio come elemento fondamentale
nella costruzione della memoria collettiva,
per finire con filmati che riflettono sul
cinema e sulla sua influenza nella
definizione di immaginari individuali e
sociali.
Con l'obiettivo di approfondire l'argomento
sulle pratiche audiovisive legate al found
footage, il giorno successivo, venerdì 10
giugno, alle ore 19:00, si svolgerà nei
prestigiosi spazi della Real Academia de
España en Roma un incontro tra Al Díaz e
Jordi Colomer, moderato da Alessandra Mammì,
storica dell'arte e critica responsabile del
programma Art Trevi.
La manifestazione anticipa il saggio finale
del 2016 degli oltre venti artisti residenti
all’Accademia, evento che introdurrà lo
stile di ognuno di essi e il loro personale
contributo a Roma attraverso un percorso
dedicato ai molteplici linguaggi di Arte e
Cultura, in programma il prossimo 23 giugno.
“MEMORIE ESTERNE” - IL PROGRAMMA DELLA
RASSEGNA
Lembranza di Al Díaz (2016, 21’)
Questo film-saggio, eseguito negli ultimi
mesi da Al Díaz (Bóveda, 1984) nella Real
Academia de España, è il punto di partenza
di questa rassegna. Un filmato che propone
una riflessione profonda sui collegamenti
tra memoria, cinema e identitá. Lembranza,
che in lingua galega significa ricordo,
viaggia tra la rievocazione e la teoria
scientifica attraverso un delicato lavoro
con i filmati in super8 girati dalla
famiglia dell’autore prima della sua
nascita, durante i loro viaggi in Europa,
quando lavoravano nel mondo del circo.
Questo materiale funge da supporto a un
ricordo artificiale, vissuto attraverso i
racconti e le immagini di altri. Una memoria
esterna che comunque configura l’identità
dell’autore.
Sólo es un juego di Pilar Álvarez (2014, 2’)
Pilar Álvarez (Santander, 1982) lavora di
solito con video domestici, in particolare
con i filmati che suo fratello fa da qualche
anno ai propri figli. Ormai sono più di
duemila video, girati con cellulari, tablet
e telecamere, che testimoniano il passato
prossimo di questa famiglia, i quali vengono
usati da Pilar come materia prima per le sue
creazioni
audiovisive, che diventano analisi critiche
contemporanee della quotidianità familiare e
dei rapporti e regole che la definiscono. In
quest’opera l’artista si concentra
insistentemente su un momento particolare di
un allenamento di calcio di suo nipote.
Svartlamon Parade di Jordi Colomer (2014,
14’)
La città come spazio sociale è un elemento
fondamentale dell’immaginario collettivo. In
quest’opera Jordi Colomer (Barcelona, 1962)
parte da un archivio proveniente da
Trondheim che raccoglie registrazioni di
sfilate di studenti, avvenute dagli anni
Venti fino agli anni Ottanta. Prendendo come
spunto queste pratiche ormai perse, Colomer
cerca di generare nuove immagini che ci
permettano di riflettere sulla città e sulle
comunità che vi abitano.
LOL di Los Ganglios (2012, 3’)
LOL, acronimo inglese di Laugh of loud
(tante risate) è un videoclip che presenta
una serie di video che sono diventati virali
su internet per illustrare una canzone del
gruppo musicale Los Ganglios. LOL parla
delle reazioni a questo tipo di immagini che
si trovano nel grande archivio condiviso di
youtube e riflette in chiave umoristica
sulla carenza linguistica nei social media.
Nei quali ormai vengono usati spesso video
di altre persone per esprimere le proprie
idee e stati di animo.
Dios se ríe en las alturas di María Cañas
(2011, 2’)
Questo filmato unisce archivio documentale e
finzione cinematografica per parlare dei
collegamenti tra il fenomeno degli UFO e le
apparizioni mariane. L’artista tramite il
video collage satirico contesta i discorsi
cinematografici, mediatici e fanatici. María
Cañas (Sevilla, 1972) viene spesso definita
iconoclasta e lavora partendo dai
presupposti della videoguerriglia e
l’appropriazione di immagini di archivio che
provengono soprattutto da internet.
Attraverso la sua opera e secondo le sue
parole Cañas cerca di “combattere i miti
socioculturali instaurati attraverso i mezzi
di comunicazione di massa, trasformando i
discorsi ufficiali in versioni low-cost di
cultura critica”.
Dial M for Mother di Eli Cortiñas (2008,
11’)
Eli Cortiñas (Las Palmas de Gran Canaria,
1976) stabilisce un rapporto molto personale
con l’immagine cinematografica, della quale
si serve per parlare di temi autobiografici
e allo stesso tempo sociali. Attraverso il
dialogo tra personaggi reali e provenienti
da diverse fiction genera un tipo di
narrazione allo stesso tempo personale e
condivisa. In quest’occasione usa scene
interpretate dall’attrice Gena Rowlands in
tre film diversi di John Cassavetes: Woman
Under the Influence (1974), Opening Night
(1977) e Gloria(1980).
Variaciones Marker di Isaki Lacuesta (2007,
33’)
In questo saggio cinematografico Isaki
Lacuesta (Gerona, 1975) lavora sulla
capacità delle immagini del regista Chris
Marker di generare nuove storie. Usa
frammenti dei suoi film per costruire
narrazioni in diverse direzioni mediante il
riutilizzo e la reinterpretazione, ma con
l’obiettivo di costruire un racconto
audiovisivo a metà strada tra l’omaggio al
cinema e il discorso teorico. “I practice
enough piracy myself to enjoy being pirated”,
rispose Chris Marker quando Isaki gli
scrisse spiegandogli il progetto che
intendeva di fare.
Tutte le opere saranno proiettate in
versione originale con sottotitoli in
italiano.
Info:
Segreteria culturale Real Academia de España
en Roma: Cristina Redondo
+39 06 5812806 - cristina.redondo@maec.es
Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni
Tel: +39 06 3225044 - 328 4112014 - info@elisabettacastiglioni.it
REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
A partire dalla sua fondazione nel 1873, la
Reale Accademia di Spagna a Roma ha svolto
un ruolo fondamentale nella formazione di
numerose generazioni di artisti e
intellettuali spagnoli. Il suo obiettivo
primario è quello di offrire la possibilità
a creatori spagnoli, latinoamericani e
italiani, con una traiettoria promettente o
già consolidata nelle rispettive discipline,
di creare un progetto proprio tra le mura
del centro, che funge quindi da piattaforma
di proiezione internazionale della cultura
creativa di Spagna, America Latina e Italia,
e consolida il vincolo culturale tra i due
Paesi, nonché tra Europa e America Latina.
La Reale Accademia di Spagna a Roma è una
piattaforma culturale e un centro di
produzione e ricerca artistica di
riferimento, situata nel complesso
monumentale di San Pietro in Montorio, in
cui spicca il Tempietto del Bramante,
gioiello architettonico del Rinascimento.
Dipende funzionalmente e organicamente dal
Ministero d’Affari Esteri, per tramite della
Segreteria di Stato per la Cooperazione
Internazionale e per l’America Latina, cui
spetta il coordinamento e, in ottemperanza
al principio di univocità della politica
estera, per tramite dell’Ambasciata di
Spagna presso la Repubblica Italiana.
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