Un saggio,
un’esposizione, un momento di incontro che
intende celebrare anche la lunga ed intensa
attività della prestigiosa Accademia che
continua da decenni, con il sostegno del
Ministero degli Affari Esteri spagnolo, a
dare ospitalità a talenti delle discipline
più diversificate. Sotto l’egida
dell’attuale “Directora”, María Ángeles
Albert de León, a partire dalle 19 di
giovedì prossimo e alla presenza delle
Istituzioni più affini, si darà vita ad un
vero e proprio concentrato di cultura in
cui, di persona, sarà possibile interagire
con i creatori di progetti tanto innovativi
quanto attuali, dal punto di vista
concettuale, tecnologico e di
argomentazione.
Dalla prosecuzione narrativa dell’Odissea
ambientata, dopo Troia, nei lidi romani ad
esperimenti teatrali che mirano ad esplorare
i limiti dell’Auto Sacramentale con
personaggi dell’opera originale di Calderón
de la Barca che si mescolano a personaggi
della società romana contemporanea; da
percorsi digitali basati su tematiche
vietate in epoca fascista a ricerche sui
luoghi di cultura ricavati dalla
trasformazione di spazi obsoleti o in disuso
quali il Maxxi o il Maam; dagli scatti
fotografici catturati all’uscita di numerosi
after della capitale e corti sviluppati
secondo la tecnica del “found footage” al
film su Roma e sui Romani e i loro sensi di
colpa; collage musicali che sintetizzano
l’intero palinsesto artistico appartenente
alla romanità e poesie sinfoniche composte a
partire dalle innumerevoli camminate nei
vicoli del centro storico, fino allo studio
sullo spirito di collaborazione
artistico-musicale tra le diverse accademie
straniere a Roma e i suoi abitanti, progetto
di una coesione simil-utopica che può
restituire senso e dignità alla
co-operazione interculturale europea. Questi
alcuni dei lavori e delle tematiche che
saranno presentati, ognuno frutto della
visione dell’Altro su quello che Roma ha
rappresentato e rappresenta tutt’ora. Un
modo anche per cittadini o semplici amanti
della città per allarmarsi o compiacersi, ma
comunque esplorarsi ed autoanalizzarsi
attraverso gli occhi indagatori di esperti
talenti non così lontani dai nostri confini
nazionali. L’ingresso è libero a tutti.
Di seguito l’elenco degli artisti residenti
alla Real Academia de España (stagione
2015-2016) con sintesi dei progetti (ordine
alfabetico per cognome):
Susana Arenillas: percorso fotografico
digitale costruito sulle tematiche di Donna,
Etiopia e collettività omosessuale a Roma
durante il periodo fascista.
Fátima Bethencourt: studio sullo spirito di
collaborazione artistico-musicale tra le
diverse accademie straniere a Roma con
l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e i
suoi abitanti.
Gabriela Bettini: rappresentazione pittorica
(olio su tela), della tensione che esiste
tra la memoria e l’oblio, come conseguenza
della distruzione di alcune enclave della
città e dei ricordi ad esse legati.
Antonio Blanco: collage musicale basato
sulla trascrizione del palinsesto artistico
romano, nella rappresentazione di una città
che parla della sua essenza immortale.
Andrés Catalán: libro-poesia dal titolo
Andante mirato ad innalzare la totalità
multiforme della città su una doppia
impalcatura costruita sulla struttura
sinfonica e sull’atto del camminare come
comune denominatore di tante riflessioni che
la città stimola.
Jorge Conde: ricerca sui luoghi di cultura
ricavati dalla trasformazione di spazi
obsoleti o in disuso, come il Maxxi (ex
caserma) o il Maam (ex fabbrica di carne).
María Elena Cuenca: ricerca di
approfondimento tra archivi vaticani e
romani sulla figura dell’importante
compositore Francisco de Peñalosa (ca.
1470-1528).
Alberto Díaz López: cortometraggio elaborato
a partire da alcuni frammenti di vecchie
bobine in super 8, secondo la tecnica del
Found footage, e testato sui principi
dell’immagine introspettiva, in perfetta
fusione tra passato, presente e futuro.
Benjamín Dominguez: ricerca, compiuta
all’interno dell’Istituto Superiore per la
Conservazione e il Restauro di Roma
(I.S.C.R.), che affronta lo studio della
valutazione dei rischi e il perfezionamento
di progetti di conservazione preventiva di
retablos in legno policromo, in relazione
all’edificio e alla sua ubicazione nel
territorio.
Jaime Ferrer Forés: ricerca fondata sulla
nozione di modanatura in architettura, a
partire dall’opera dell’architetto romano
Luigi Moretti.
Jaime González e Manuela Pedrón: progetto
curatoriale multiforme di co-working che
vincola gli spazi culturali e gli artisti
italiani, collaborando con istituzioni come
il BilBOlBul di Bologna o la Cineteca Trevi
di Roma, con l’Accademia di Spagna e con i
suoi residenti.
Iñaki Gracenea: progetto di editing digitale
fondato sul concetto di architettura
panottica secondo la struttura delle
prigioni descritte da Bentham ed applicate
ad episodi di rivolta in carcere italiani
negli anni 70.
José Guerrero: fotomontaggi e collage
fotografici che mostrano la stratigrafia
architettonica e “immaginaria” della città
di Roma.
Martín López Lam: personalizzazione di un
percorso di arti visive, tra scultura e
fumetto, nel tentativo di integrazioni
cromatiche e concettuali all’interno di
determinati spazi romani.
Jesús Madriñan: stravolgimento della
fotografia di studio con l’utilizzo di
tecniche tradizionali e minuziose in
situazioni inevitabilmente spontanee e
inafferrabili. Argomento: “Dopo Roma”, una
serie di ritratti scattati all’uscita di
numerosi after della capitale italiana.
Inés Molina Fuentes: progetto di ricerca
sulla Storia dell’Illusionismo a Roma che
culminerà con uno spettacolo di magia di
scena intitolato Pinetti smascherato,
incentrato su questo mago del XVIII sec. che
è il più rilevante degli illusionisti
italiani .
Clara Montoya: serie di 8 opere che parlano
di Roma come un passato in perenne
ricostruzione a partire dal presente, come
un continuo mutare e aggiustare e
ricostruire.
David Muñoz: film su Roma e sui Romani, con
la descrizione dei sensi di colpa, di
un’Europa che avanza ma solo apparentemente
e di uomini che aprono il cuore, in sella
alle loro moto (vespe made in Italy)
all’analisi e all’ascolto, oramai
completamente traumatizzati dagli
accadimenti di questa società contemporanea.
Ulises Juárez Polanco: romanzo basato sulla
prosecuzione dell’Odissea nei lidi romani,
anziché nel risaputo ritorno ad Itaca…
Julia Ramírez Blanco: studio del significato
utopico della convivenza romana del gruppo
di artisti noto come i “nazareni”, movimento
che puntava a realizzare un rinnovamento
delle arti e una risignificazione della
vita.
Josep Tornero: progetto visivo di ricerca
sul dionisiaco nell’arte del Barocco.
Rafael R. Villalobos: esperimento teatrale
che mira ad esplorare i limiti dell’Auto
Sacramentale e la sua messinscena con un
retablo impossibile in cui i personaggi
dell’opera originale di Calderón de la Barca
si mescolano a personaggi della società
romana per riflettere su temi come la
Grazia, l’Arbitrio o l’Amore nel mondo
contemporaneo.
Juan Zamora: lavori pittorici intercalati ad
elementi ambientali sul Montorio, colle del
Gianicolo. |