Profumi,
colori e sapori per l'infiorata di Poggio
Moiano
Natura e cultura, sentimento religioso,
passione per l’arte e valorizzazione del
territorio: sono tutti questi elementi,
sapientemente combinati, a dare vita
all’Infiorata di Poggio Moiano, la storica
manifestazione che dal 24 al 26 giugno
tornerà ad animare il paese in provincia di
Rieti. Un appuntamento imperdibile giunto
ormai alla 45esima edizione, con oltre
trecento metri di tappeti floreali posti
lungo la passeggiata del centro storico che
trasformeranno Poggio Moiano in una
splendida tela sulla quale abili artisti
dipingeranno, con i petali dei fiori,
caratteristici quadri con le più belle
tonalità cromatiche che la natura offre.
Una tradizione che si perde nella notte dei
tempi, se si pensa che già gli abitanti
dell’antico “Podio de Moiano” avevano
l’abitudine di gettare alla rinfusa i petali
dei fiori per onorare il passaggio delle
processioni religiose; nel 1971 la neonata
Pro Loco decise di legare questa usanza alla
promozione del territorio e dei suoi
prodotti tipici, dando vita alla moderna
Infiorata del Sacro Cuore che ogni anno
richiama migliaia di visitatori. E’ davvero
difficile, d’altronde, restare impassibili
di fronte allo spettacolo regalato da rose,
gerani, calendule, agapanti e foglie,
selezionate non solo in base al colore, ma
anche per la forma o per le caratteristiche
della superficie, sapientemente lavorate
dagli abitanti del luogo. Negli anni ogni
poggiomoianese è stato coinvolto in questa
manifestazione non solo come infioratore, ma
anche nella fase di preparazione, come la
raccolta, il “piluccamento”, l'essiccamento
e il macinamento dei fiori: oltre ai fiori
che vengono utilizzati freschi, altri
vengono raccolti, “spetalati” e lasciati
essiccare in un ambiente con poca luce - per
impedire che il petalo perda la vivacità di
colore - per poi essere triturati e ottenere
le polveri di fiore. |