Chi mai
sospetterebbe che quest’angolo d’Italia
abbia qualcosa a che fare con Rodolfo
Valentino o che i suoi paesaggi sono stati
scelti per realizzare nientemeno che un film
western? È scontato e risaputo che siano
stati fatti dei film su San Francesco: ma
chi li conosce tutti? E non è strano che una
regione così tranquilla, pacifica e
idilliaca sia stata spesso utilizzata come
ambientazione per film thriller o a sfondo
poliziesco?
Per molti versi l’Umbria è un set quasi
naturale, in virtù dei suoi paesaggi spesso
incontaminati e della particolare struttura
architettonica dei borghi e città che la
compongono, rimasta intatta nei secoli.
Ideale sfondo per decine di pellicole e di
produzioni televisive, molti delle quali di
ambientazione storica.
Il progetto della mostra “L’Umbria sullo
schermo”, che aprirà al pubblico il 29
giugno 2016 e resterà aperta fino a gennaio
2017, nasce da un duplice scopo, come del
resto tutte le iniziative realizzate dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia:
valorizzare il tessuto comunitario sul piano
della memoria e delle radici raccontando di
un rapporto – quello tra territorio e grande
e piccolo schermo – che probabilmente è
ancora oggi sconosciuto ai più, ma anche
creare occasioni potenziali di sviluppo
economico.
Si parte dalle origini storiche del cinema
con una suggestiva galleria di antichi
macchinari e strumenti cinematografici
provenienti da collezioni private, collocati
lungo tutto il percorso, per arrivare alle
tecnologie più moderne grazie alle quali i
visitatori potranno vivere anche
coinvolgenti esperienze immersive che li
proietteranno all’interno di scenografie
virtuali.
Il nucleo centrale della mostra è
rappresentato dalla proiezione di clip
tratte da alcune tra le pellicole più
rappresentative girate nella regione nel
corso degli anni, spaziando dai primissimi
anni del ‘900 fino alle fiction più recenti,
come Carabinieri, Don Matteo e Luisa
Spagnoli che oltre ad aver calamitato
l’attenzione di milioni di spettatori hanno
dato una grande visibilità alle località in
cui sono stati girati (Gubbio, Spoleto,
Città della Pieve, la stessa Perugia). Il
materiale raccolto è stato fornito da
numerose case di produzione come Rai Teche,
Rai Cinema, Istituto Luce, Mediaset, Medusa,
Cinecittà e Cattleya, solo per citarne
alcune.
Fa poi una certa impressione scoprire –
percorrendo la mostra – che in Umbria hanno
lavorato registi come Dario Argento, Pupi
Avati, Mario Monicelli, Liliana Cavani,
Franco Zeffirelli, Roberto Benigni o vi
hanno recitato attori del calibro di Alberto
Sordi e Carlo Verdone, di Mickey Rourke e
Peter Ustinov. Nomi e volti di molti grandi
attori si potranno vedere e leggere negli
accattivanti e colorati manifesti d’epoca e
nelle locandine pubblicitarie che tappezzano
le pareti delle sale.
Senza contare che in Umbria hanno avuto i
loro natali stelle dello spettacolo quali
Monica Bellucci, Laura Chiatti, Marco Bocci
e Filippo Timi. Naturalmente c’è anche una
sezione dedicata agli attori umbri più noti
che si sono affermati a livello nazionale ed
internazionale. Di Monica Bellucci in
particolare viene esposta una foto mai vista
prima (e molto curiosa, mai vista prima) di
quando era giovanissima: una foto tratta dal
book di uno dei suoi primi servizi
fotografici, prima che diventasse un’icona
della bellezza italiana nel mondo.
L’Umbria come set cinematografico non verrà
però raccontata solo attraverso le immagini.
Una parte degli spazi verrà infatti
allestita con pezzi di scenografie, con
oggetti e costumi utilizzati nei vari film
prodotti e realizzati in Umbria: il costume
di Pinocchio concesso da Cinecittà Studios e
indossato da Roberto Benigni nel film
dedicato al famoso burattino di legno girato
presso gli studi di Papigno, vicino Terni;
il bancone della cioccolateria utilizzato
nella fiction Luisa Spagnoli andata in onda
su Rai 1 nel febbraio 2016; e la bici
originale nonché immancabile compagna di Don
Matteo.
Completa il percorso la ricca galleria di
disegni originali delle scenografie di
Fratello Sole, Sorella Luna di Franco
Zeffirelli, realizzati da Gianni Quaranta,
attualmente assessore alla cultura del
Comune di Spoleto, vincitore nel 1986 del
premio Oscar alla migliore scenografia per
il film Camera con vista.
Ma non finisce qui. Per i visitatori più
appassionati (e che magari ambiscono a
diventare attori) è stato creato un set dove
ci si potrà cimentare in provini con tanto
di ciak e macchina da presa. Al piano terra
del palazzo è stata inoltre allestita una
sala cinema con schermo e poltroncine
d’epoca dove si potranno visionare - sulla
base di un fitto programma giornaliero -
proiezioni audiovisive, documentari, film
autoprodotti da autori umbri, ecc.
Legato alla mostra, di cui racconta i tratti
salienti e le curiosità su film e personaggi
che hanno caratterizzato la storia del
cinema umbro, è anche il libro-catalogo
scritto da uno dei curatori, Fabio Melelli –
apprezzato storico del cinema - edito dalla
casa editrice Aguaplano.
Info:
www.fondazionecariperugiaarte.it
tel. 075. 5724563 |