Dasein, essere
nel tempo
Sergio Fiorentino
a cura di Alberto Mattia Martini per la
Galleria Arionte Arte Contemporanea
Cavallerizza – Palazzo Sant’ Elia
Via Maqueda 81 – Palermo
www.fondazionesantelia.it
13 > 30 maggio 2016
Orari: da martedì a venerdì 9 | 18, sabato e
domenica 10 |19.
Ingresso libero.
Inaugurazione: 13 maggio dalle 18 alle 22.
Il volto come anima del mondo, questa è la
scelta che Sergio Fiorentino ha l'urgenza ed
il coraggio di circoscrivere come alfabeto
comunicativo del suo pensiero. Partendo dal
concetto che la realtà che ci circonda è a
volte complessa e sfuggente, l'artista
sceglie il volto, il ritratto e a volte
l'uomo nella sua totalità corporea, per
ricordarci che noi siamo nel mondo grazie al
mondo stesso e che esso non è qui per noi,
ma il contrario. Apparentemente svuotati,
privati di emozioni, i ritratti di Sergio
Fiorentino osservano il circostante, con
occhi fissi orientati dritti e tesi al
proprio interlocutore visivo. Una fissità
apparentemente asettica che invece racconta
l'intimità dei personaggi, andandone a
esplorare la loro fragile umanità, ma al
contempo anche la determinazione ad "esserci
nel mondo", uscire dalla logica della forza,
della ragione imposta con la prevaricazione,
rinunciando alla pretesa di essere i
detentori della verità. I personaggi
raccontati da Fiorentino rischiano, "ci
mettono la faccia", avendo ben presente che
non esiste un'unica realtà oggettiva. Il blu
domina nelle opere di Fiorentino, un blu
oltremare che richiama il mare della Sicilia
e l'indaco del cielo di Noto, della luce che
abbaglia gli occhi, a tal punto da doverli
socchiudere, ma non chiuderli, per non
privarsi un solo attimo dell'infinito. Il
colore blu acrilico diviene la base dalla
quale partire per poi successivamente
intervenire con i colori ad olio e quindi
dare vita e struttura ai soggetti ritratti.
Il blu tuttavia non scompare, non muore ma
riemerge, potremmo dire risorge
improvvisamente, quando l'artista interviene
infierendo ed infliggendo numerosi graffi
alla persona ritratta. Un gesto
apparentemente violento, distruttivo, che
lascerebbe pensare ad un impeto
irrefrenabile ed è invece un atto d'amore
per il genere umano.
“PAESAGGI… sei artisti due realtà
siciliane’’
a cura di Giacomo Fanale per I.D.E.A.hub
con testo critico di Simona Di Bella
Sala delle Capriate – Palazzo Sant’Elia
Via Maqueda 81 – Palermo
www.fondazionesantelia.it
13 > 30 maggio 2016
Orari: da martedì a venerdì 9 | 18, sabato e
domenica 10 |19.
Ingresso libero.
Inaugurazione: 13 maggio dalle 18 alle 22.
“PAESAGGI… sei artisti due realtà’’ propone
opere di artisti siciliani che sono inseriti
a buon titolo nel panorama artistico
internazionale, e che hanno riscosso
riconoscimenti e apprezzamenti significativi
all’estero, “culture a confronto e culture
di riflesso”. Sei artisti - Melchiorre
Napolitano, Enzo Venezia, Rosetta
D'Alessandro, Enzo Rovella, Giacomo Failla,
Luciana Anelli - latori di quel messaggio
universale che è del “fare arte” in Sicilia;
si confrontano con una cultura antica e con
una naturale tavolozza cromatica che non ha
riscontri al mondo. La mostra “PAESAGGI...“
indaga il mondo dell’inconscio, l’anima,
costringe sulla tela atmosfere del sogno,
dell’immaginario sensoriale, capaci di
esprimere messaggi universali che intrigano
e che affascinano.
Contaminati da esperienze internazionali,
gli artisti in mostra hanno saputo
interagire con orizzonti più ampi,
sviluppando sensibilità, rielaborando
emozioni, ampliando i contesti. Ambasciatori
di “cultura”, si sono affermati nel contesto
dell’arte contemporanea, in modi e cromie
profondamente dissimili, ma con elementi
formali e lessicali comuni.
Coetanei o quasi, Melchiorre Napolitano,
Enzo Venezia, Rosetta D'Alessandro, Enzo
Rovella, Giacomo Failla, Luciana Anelli
hanno saputo mediare tra tradizione e
sperimentazione, sensibili ai movimenti
artistici contemporanei con cui si sono
sempre confrontati; ma hanno sempre
conservato la loro intensa sicilianità: le
loro opere sono manifesti di due realtà
isolane storicamente lontane e a volte
conflittuali, espressione di un particolare
momento ritenuto significativo del lavoro di
ciascuno di loro.
“Il PAESAGGIO” è sentimento, realtà
immaginata, testimonianza muta di un sentire
che attraversa l'anima e la fonde con la
razionalità cruda. Il paesaggio è viaggio,
metafora arcaica di una lontana isola,
agognata, forse mai raggiunta, perché la
meta è solo un pretesto. Sei artisti,
altrettante realtà contemporanee, sei modi
di raccontare il sentimento insulare. Liberi
da stereotipi polverosi e folkloristici,
sperimentano il superamento dei confini
topografici. Diversi tra loro, coetanei
artisticamente, accomunati dall'amore per i
cromatismi naturalistici, dalla passione per
il sale e la terra. In Luciana Anelli il
segno pittorico è lo specchio deformante di
una società contemporanea che lascia spesso
disorientati, attoniti. Una ricerca di
“ordine”, attraverso la rigidità delle forme
e degli spazi, intesa come bisogno di
certezza in mezzo a scenari tumultuosi, tra
incubo e realtà. Giacomo Failla interiorizza
il paesaggio e lo sublima attraverso
l'alchimia dei colori. Un'esplosione
caleidoscopica di emozioni, a tratti
violenta, da cui si sprigiona l’energia
originaria. Di sentimento onirico, a tratti
mistico, sono intrise le opere di Rosetta
D'Alessandro. Riflessioni, immagini acquose
immerse in un lattiginoso silenzio, uno
spazio reale e allo stesso tempo metafisico.
Un'evidenza che appare pressoché scontata
per Enzo Rovella, la cui ricerca quasi
spasmodica della bellezza lo ha portato ad
indagare civiltà lontane e ad accogliere
l'essenza che ogni esistenza cela,
attraverso virtuosismi cromatici
perturbanti. I paesaggi descritti dal tratto
squisitamente grafico di Enzo Venezia sono
pulsanti di cultura e tecnica raffinata. È
suggestiva la citazione di Metropolis (Fritz
Lang) nel paesaggio palermitano,
costantemente rivisitato, che mette in
evidenza le zone d'ombra e quelle in luce
così come i limiti e i pregi. Melchiorre
Napolitano analizza invece la relazione di
reciprocità tra forma e colore. Rompe un
equilibrio sottile, spesso effimero,
mettendo a nudo segni, figure, cromatismi.
Scava all'interno della coscienza, quasi a
cercarne il nucleo magmatico..
Simona Di Bella
Si ringraziano
Rotary Club Palermo Est - Sicilia Malta;
Inner Wheel Club Palermo Normanna, Ass.VOLO.
Banca Popolare Sant’Angelo, Tasca d’Almerita,
Pietro Vittorietti edizioni, CASA.
UFFICIO STAMPA
Carmela Grasso mobile 349 26 84 564 | email:
melagrasso@gmail.com
Simonetta Trovato mobile 333 52 89 457 |
email:
simonettatrovato@libero.it
Gli artisti
“Dasein. Essere nel Tempo”
Sergio Fiorentino
nasce a Catania dove vive e lavora. Dopo gli
studi classici e l'Accademia di Belle arti
si dedica per anni allo studio ed alla
ricerca del design e delle arti decorative
del XX secolo. Nel 2011 riprende a
dipingere. Da quel momento presenta varie
mostre in sedi pubbliche e gallerie private.
Tra le altre, “Sognatori” (2011), all’ Ex
Collegio dei Gesuiti di Noto; “Doppio Sogno”
a Scicli, alla Fondazione Mazzullo di
Taormina, al Castello di Donnafugata
a Palazzo della Cultura di Catania.
partecipa alla collettiva “Artisti di
Sicilia” a cura di Vittorio Sgarbi, alla ex
Tonnara Florio di Favignana, al Palazzo
Sant’Elia a Palermo e Castello Ursino a
Catania. Nel 2015 espone a Young Sicilians a
Roma, all’ Expo arte di Varedo, a cura di
Vittorio Sgarbi. “Daisen. Essere nel Tempo”
è già stata presentata all’ex convitto
Ragusa di Noto.
“Paesaggi…sei artisti due realtà siciliane”
Giacomo Failla
nasce a Catania dove vive e lavora. Diverse
le partecipazioni a mostre personali e
collettive in Italia ed all’estero,
significativi i riconoscimenti di critica e
di pubblico in Germania dove ha esposto più
volte tra il 2007 e il 2013 a Norimberga, e
all’Art Market di Budapest nel 2013. Ha
partecipato alla 54° Biennale di Venezia
Padiglione Italia 2012; alla mostra “Artisti
di Sicilia” a cura di Vittorio Sgarbi a
Palermo e a Catania. Come personali: “Di
Luce di colore” a Palazzo Platamone
(Catania) nel 2010; “Sublime peso della
leggerezza” a Palazzo Sant’Elia (Palermo)
nel 2012; e “Hologram” a Palazzo Ziino
(Palermo) nel 2015.
Melchiorre Napolitano
nasce a Palermo dove si laurea in
Architettura ed insegna discipline
pittoriche al Liceo Artistico statale. Dal
1966 ad oggi ha allestito numerose personali
e collettive in Italia e all’estero. Dal
2009 ad oggi ha esposto nella Federazione
Russa, con personali a Mosca, Novosibirsk,
Irkutsk, Krasnoyarsk, Omsk, Samara,
Togliatti, Ekaterinburg, Staroutkinsk,
Pervouralsk. Nel 2011 è stato selezionato
per la 54° Biennale di Venezia, Padiglione
Italia, per esporre le sue opere a Mosca
presso l’Istituto Italiano di Cultura.
Luciana Anelli
nasce a Catania dove vive e lavora.
Diplomata all’Istituto Statale d’Arte, ha
insegnato nello stesso istituto
Progettazione per la pittura e la grafica.
Inizia nel ‘60 a partecipare a mostre
personali e collettive in Italia e
all’estero: da Atene a Parigi, a Berlino
accompagnate da importanti contributi
critici. La sua pittura nasce in forma
neorealistica, segue un’arte di narrazione
intimistica. E’ narrazione la lettura dei
muri ‘80 dove scopre la presenza del
linguaggio spontaneo. Seguono la ricerca del
segno, l’approfondimento della poesia
visiva, le citazioni.
Enzo Venezia
nasce a Palermo dove vive e lavora. Laureato
in architettura, ha lavorato come grafico
prevalentemente nell’ambito dei beni
culturali. Suoi sono molti dei manifesti e
depliant su svariati eventi culturali in
Italia e all'Estero tra cui alcune edizioni
del Festino di Palermo. Per il teatro Biondo
Stabile ha realizzato diversi manifesti e
scenografie di spettacoli. Ha curato
l’allestimento di numerose mostre promosse
dalla Regione Siciliana, dal Comune di
Palermo, e da diversi istituti universitari
siciliani. Tra i suoi allestimenti più
recenti, “L’urbanistica e l’architettura
nella Sicilia greca”, al museo archeologico
di Agrigento. La sua passione per il teatro
lo ha condotto ad insegnare scenografia dal
1987 al 2000 nella scuola di teatro diretta
da Michele Perriera.. E' appassionato il suo
impegno di artmaker: numerose sono state,
negli anni le mostre di sue opere. Tra le
installazioni, “Luminaria”, nel giugno del
2003 ai Cantieri culturali alla Zisa di
Palermo.
Enzo Rovella
nasce a Catania, dove vive e lavora. Tra le
sue principali esposizioni spiccano la
partecipazione alla 14° Quadriennale di Roma
(Anteprima, Napoli, Palazzo Reale) nel 2003;
alla 54° Biennale di Venezia (padiglione
Sicilia) nel 2011. Nel dicembre 2012 è stato
premiato a Pechino con la 2° Cup
International of Art Water Cube ed una sua
opera è stata acquisita per il museo del
Water Cube. Ultima acquisizione quella del
Comune di Alcamo per il Museo del Vino
(Castello dei Conti di Modica). Nel 2011
espone in una bipersonale alla Fondazione
Sambuca di Palermo, partecipa alla mostra
“Sicilia sopra tutti” al Montevergini di
Siracusa. Nel 2010 espone alla galleria
Antonio Battaglia di Milano, nel 2007 al
Monastero dei Benedettini di Catania e alla
galleria Bianca Maria Rizzi di Milano. Nel
2005 espone alla 2° Biennale di Pechino. Per
Il Rito della luce 2014, di Fiumara d’Arte
di Antonio Presti, ha realizzato una grande
pittura murale donata alla città di Catania.
Rosetta D’Alessandro
nasce a Palermo dove vive e lavora. A
Venezia frequenta i corsi di tecniche
incisorie alla Scuola internazionale di
grafica. Dal 1974 al 2009 insegna discipline
pittoriche al Primo Liceo Artistico di
Palermo. Dal 1962 (la prima mostra da
Flaccovio a Palermo) ad oggi ha partecipato
a rassegne d’arte nazionali ed
internazionali. Dal 1996 ha riprodotto libri
d’artista con storie e tecniche diverse,
rendendoli preziosi con fogli oro, carta
lavorata e plasmata come argilla. Da alcuni
anni è presente ne “L’arte contemporanea
nelle antiche dimore” tra cui “Il Chiostro
del Bramante”, edizioni Mondadori.
I.D.E.A hub è l’acronimo di Interactive Data
European Artistic hub, community di artisti
e professionisti nata dalla volontà di
alcuni docenti che operano in ambito
artistico e credono nella forza generatrice
dell’arte. Un cantiere per promuovere nuove
realtà culturali, per valorizzare quelle
passate, facilitare la migrazione delle
conoscenze e sostenere la condivisione di
idee; favorire l'integrazione socio
culturale, catalogare e pubblicizzare i
processi d'ibridazione e le trasformazioni
della società contemporanea. |