E così tra
draghi, misteri e antiche leggende che qui
ancora si respirano in ogni angolo,
Monteleone Sabino tornerà ad accogliere i
visitatori con la sua semplicità, la stessa
che fin dall’Alto Medioevo affascina tutti
coloro che vi giungono; sarà ancora più
suggestivo, in un simile contesto, ammirare
l’enorme distesa di pane bruschettato e
conoscere il processo di lavorazione che
parte dall’oliva e arriva
all’imbottigliamento dell’olio.
Saranno infatti proposte visite guidate nel
frantoio biologico del paese, che
mostreranno la lavorazione dell’olio con le
macine di pietra: le ruote delle macine
frantumeranno le olive riducendole in una
pasta composta dalla polpa e dal nocciolo
ormai sbriciolato; quindi l’esperto
frantoiano stabilirà il giusto grado di
frammentazione delle olive, e disporrà
l'impasto ottenuto a strati sui fiscoli -
dei dischi tessuti con corde - per poi
procedere alla pigiatura in apposite presse.
Sarà possibile degustare gratuitamente il
nuovo olio, conoscerne la lavorazione e
acquistarlo direttamente dai produttori: lo
scorso anno in più di 5.000 parteciparono a
questa giornata, acquistando oltre 500 litri
di olio. L’oro verde della Sabina sarà poi
in buona compagnia con il vino novello e i
piatti tipici cucinati dalla Pro-Loco
all’interno di un ampio spazio coperto, il
tutto in attesa del momento culminante della
festa, la caratteristica sfilata del filone
di pane lungo 20 metri con la distribuzione
gratuita delle bruschette.
Anche in questa edizione troverà spazio il
Concorso Oliviferaque Mutusca – L’Oro verde
di Trebula Mutuesca, che premierà l’olio
migliore di Monteleone, mentre Fuoriporta
proporrà le eccellenze di piccoli produttori
artigianali italiani provenienti dal Lazio e
non solo. Fra spettacoli folcloristici e
canti popolari, sin dalle prime ore del
mattino sarà possibile visitare l’Anfiteatro
romano, il museo comunale e il Santuario di
Santa Vittoria. La leggenda legata al culto
della patrona del paese racconta che la
Santa si convertì al cristianesimo sotto
l'Imperatore Decio, attorno all'anno 250:
quel tempo un orribile drago, che si era
nascosto in una grotta, spargeva la morte
fra la popolazione di Trebula; Vittoria
riuscì con la forza della fede a cacciarlo
via, convincendo la popolazione della città
a convertirsi in massa. Malgrado la fama
acquisita con l'impresa, Vittoria fu
invitata da un funzionario, Taliarco, ad
abbandonare il cristianesimo e venerare la
dea Diana, e al suo rifiuto venne uccisa con
un colpo di pugnale. Dopo sette giorni la
Santa fu seppellita nella grotta del drago e
lì venerata: si racconta che nell'esatta
zona in cui avvenne il martirio, l'erba non
cresca più.
Info:
Luogo – Monteleone Sabino – Rieti
Quando – 20 novembre
Tel – 3408505381
Info –
www.fuoriporta.org –
info@fuoriporta.org FB
fuoriporta/sagre |