Un’esposizione
ad alto tasso di emozioni, realizzata a 50
anni dal primo alloro mondiale del grande
campione e in concomitanza con il centenario
della Forni Industriali Bendotti di Costa
Volpino, azienda a cui Agostini è da sempre
molto legato. «Sono cresciuto con Tita e
Tino Bendotti: quando ho saputo che avrei
dovuto gareggiare in motomondiale, sono
partito con loro alla volta delle più
emozionanti piste d’Europa. Per questo oggi,
festeggiare insieme alla famiglia Bendotti i
nostri duplici anniversari è un traguardo
bellissimo» - spiega Giacomo Agostini, a cui
Lovere tre anni fa ha donato l’onorificenza
cittadina, passeggiando tra alcuni dei più
importanti cimeli della sua carriera.
La prima tuta, il primo casco - che ha
rifiutato di vendere anche dietro proposte
economiche strabilianti. E poi i trofei e le
moto con cui ha vinto alcuni dei tanti
mondiali corsi. Tra queste, solo per
l’inaugurazione, anche due specialissime MV
Agusta, un cult per gli appassionati di
moto. Mentre un’altra, storica motocicletta,
la MV Agusta 500cc è protagonista
dell’installazione «Del valoroso e del suo
destriero», che resterà in piazza XIII
Martiri a Lovere fino al 5 luglio in
concomitanza con l’arrivo della quarta tappa
del Giro Rosa.
Un’opera nata dalla genialità
dell’architetto Mauro Piantelli per esaltare
l’uomo e l’eroe: Giacomo, il cui nome si
compone di 7 lettere, come i sette titoli
mondiali vinti in classe 350; Agostini, 8
lettere proprio come i mondiali vinti in
classe 500. Un’installazione che con un
particolare gioco di vetri fa sì che la moto
al suo interno assuma una forma diversa a
seconda dello sguardo adottato. Curve,
rettilinei, accelerazioni: l’opera d’arte da
statica diventa dinamica, proprio come le
imprese di Agostini. «Sono davvero felice e
molto orgoglioso – ha commentato il campione
- é stupendo vedere che tante persone, il
mondo del motociclismo e Lovere ricordano
con così grande affetto il 50esimo
anniversario dalla mia prima vittoria
mondiale. E ancora di più mi affascina poter
condividere questo momento con la famiglia
Bendotti. Quando mostrai il mio magazzino ai
dirigenti Yamaha, si trattava proprio dei
capannoni della Forni Industriali Bendotti.
I giapponesi rimasero talmente colpiti dagli
spazi che tre giorni dopo la visita mi
inviarono il contratto da firmare».
«Giacomo è come uno di famiglia. Siamo stati
e, non abbiamo dubbi, continueremo a essere
gli uni il sostegno degli altri. Questa
splendida mostra e l’installazione
dell’architetto Piantelli sono per noi due
doni speciali fatti agli appassionati di
motociclismo, a tutti i loveresi, a chi,
come noi, crede che con determinazione,
tenacia e talento si possa fare tutto nella
vita. I nostri primi 100 anni e
l’eccezionale carriera di Giacomo Agostini
sono qui a testimoniarlo» - dichiarano
Margherita e Michele Bendotti.
E per concludere al meglio le celebrazioni,
appuntamento il 24 giugno a Costa Volpino,
nei capannoni Bendotti, per il concerto
aperto a tutti del pianista Stefano Bollani.
Concerto a ingresso libero su prenotazione
obbligatoria sul sito https://bollani.bendotti.it/
oppure presso Palazzo Tadini di Lovere a
partire dal 2 giugno 2016. Sfondo speciale
del concerto: un forno a carro da 100
tonnellate rigorosamente firmato Bendotti. |