La sete di
conoscenza e la curiosità hanno da sempre
mosso l’uomo a varcare i limiti angusti
delle “Colonne d’Ercole”. Sono gli stessi
motori che hanno spinto il giornalista e
scrittore Michele Traversa a spingersi oltre
i confini della “sua Bari” per tuffarsi in
realtà e Paesi diversi per cultura e
tradizioni. Per usi e costumi lontani sì, ma
sognati e mitizzati da chi, appartenente
dalla generazione dei 40enni, è cresciuto a
pane e serie tv americane e documentari di
viaggi. Un immaginario condiviso da molti.
Traversa ci è stato davvero in quei luoghi e
come novello Marco Polo ha riportato
emozioni, palpiti, aneddoti e storie pieni
zeppi di riferimenti a musica, cinema,
cultura che raccontano come non mai un
Paese. Un contatto vero, non quello
oleografico da cartolina, quello che ti
consente di entrare nei gangli interiori,
nelle viscere di un popolo, di mischiarti
con la gente, di nutrirti del loro stesso
cibo. Ecco, appunto, “la cucina”! Altro
mezzo di conoscenza assoluta di un luogo,
delle sue tradizioni e della sua storia. A
corredare ogni capitolo del libro infatti vi
è una ricetta tipica delle città visitate
per la gioia delle papille gustative dei
lettori. Perché Traversa è un buongustaio,
ma anche un esploratore a suo modo, un
esploratore 2.0, consapevole quanto basta
(esattamente come il quantitativo di sale e
pepe di un piatto nelle ricette) ma che non
lesina quel pizzico di follia che necessita
all’avventura. “Il mondo visto di Traversa”
è uno spassoso zigzagare nel mappamondo di
un simpatico viaggiatore. Non già una guida
turistica ma un piccolo diario privato su
cui l’autore appunta tutti i luoghi che ha
visitato e respirato nel corso delle sue
peregrinazioni e che hanno lasciato
un’impronta indelebile nella sua memoria.
Fotogrammi di viaggi che lo hanno portato in
giro per il mondo, quello stesso mondo che
Michele Traversa ha scelto di raccontare
attraverso il filtro degli aneddoti e delle
avventure di cui è stato protagonista. Un
autore e un reporter che, prima ancora, è un
“curioso viaggiatore seriale”, sempre pronto
a fare i bagagli per partire alla scoperta
di nuove mete o per tornare sulle tracce dei
luoghi che più lo hanno affascinato. In
viaggio con Michele Traversa questa volta
c’è anche la sua famiglia, la moglie
Eleonora e i loro due figli. È questo,
infatti, lo scarto che si registra rispetto
al primo libro: nel secondo capitolo della
sua “saga” personale l’autore ha deciso di
alternare a resoconti di viaggi compiuti da
solo quelli in compagnia dei suoi affetti
più cari, le ancore che lo riportano in ogni
occasione alla sua Itaca. Spigliato e
beffardo Michele Traversa confeziona una
nuova simpatica e leggera lettura nel tipico
stile di quello che è stato ribattezzato il
“Traversa Pensiero”, un atteggiamento
propositivo e autoironico con cui affrontare
la realtà cercando di scovare dove alberghi
la “bellezza” autentica, in un tramonto, nel
sorriso di un viandante o in un piatto
fumante di qualche prelibatezza locale.
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