Da giovedì il
Cimitero agli Allori, nato poco dopo la metà
del XIX secolo come continuazione di quello
degli inglesi di Piazzale Donatello, noto
per essere, oltre che un luogo di riposo, un
museo a cielo aperto, dove sono sepolti
personaggi illustri della storia, da Oriana
Fallaci all’amante di Edoardo VII Alice
Keppel, al pittore americano Francis
Alexander (amico di Oscar Wilde), tornerà a
utilizzare l’arte quale mezzo per far
riflettere sulla vanità di molte cose che si
incontrano nel quotidiano, in favore di
un’analisi più approfondita e sincera sui
veri valori della vita.
Il programma si aprirà con la prima
esecuzione assoluta di “Don’t Cry #4 / Blind
Willie Johnson”, per la regia di Mario
Setti. La danza di Kaos Balletto di Firenze,
su coreografie di Roberto Sartori si fonderà
con gli interventi musicali dal vivo del
chitarrista Guido Masi che duetterà con le
musiche originali di Blind Willie Johnson,
interpretate su disco dall’artista stesso e
dalle voci di Tom Waits, Sinéad O’Connor,
Lucinda Williams, Rickie Lee Jones,
nell’omaggio uscito per l’etichetta
americana Alligator lo scorso febbraio.
Johnson è stato uno degli protagonisti del
blues e del gospel, vissuto dal 1897 al 1945
nel profondo sud degli Usa: la situazione
intorno a lui era quella di povertà,
discriminazione, violenza. Willie era cieco
non per nascita, ma perché la matrigna gli
gettò negli occhi dell’acido solforico per
fare un dispetto al padre. Tuttavia, con la
sua musica fu in grado di influenzare quasi
tutti: autori di vario genere ne hanno
seguito le orme, tra cui Bob Dylan.
Sabato 30 luglio, invece, si terrà “Don’t
Cry #5 / Manfred - Carmelo Bene”, la
rappresentazione scenica, tra musica e
video, dell’opera di Lord Byron, portata al
successo da Carmelo Bene nel 1978. Sulle
note di Schumann, per la regia originale di
Riccardo Giannini, sarà una versione onirica
dell’opera, ambientata alla fine dell’800,
riproposta nella versione originale per
pianoforte, coro da camera e solisti, con
Pier Paolo Vincenzi al pianoforte e il Coro
da Camera di Bologna diretto da Pier Paolo
Scattolin. La voce e le immagini di Carmelo
Bene si intrecceranno a quelle degli artisti
in scena (si cita Valentina Testoni nel
ruolo dello spirito recitante), nella lunga
notte che Manfred passerà a contatto con i
ricordi del suo passato, tra le ansie e le
speranze di questo eroe romantico. Lo
spettacolo godrà di un nuovo allestimento
site specific.
“Quello degli Allori, ancor prima che un
cimitero, è uno spazio meraviglioso che si
inserisce tra l’edificato e il contado”,
spiega Eugenio Giani, presidente del
Consiglio regionale. “Si inserisce
perfettamente in quel contesto e offre il
riposo eterno a illustri personalità che
spesso venivano a Firenze spinte da motivi
forti. Ora, lì riposa anche Oriana Fallaci,
che celebriamo ogni 15 settembre e alla
quale Don’t cry ha dedicato la commuovente
edizione dello scorso anno”. L’iniziativa di
quest’anno, “segue l’idea che vi fossero
anche manifestazioni di musica e teatro, in
questo che non è solo luogo di morte, e
porta due eventi straordinari, nello spirito
del riconoscimento della bellezza e della
storia del cimitero degli Allori”.
Aggiunge Carlo Steinhauslin, vice presidente
del Comitato delle Chiese evangeliche:
“Un’iniziativa come questa si addice bene al
luogo, che pensiamo essere di aggregazione,
e che in più può incrementare la notorietà
del cimitero degli Allori. Infatti la gente
ancora non lo conosce abbastanza ,
nonostante la bellezza e la sua valenza
storica, forse perché era un cimitero a
cattolico, ma dal ’70 lo abbiamo aperto a
tutti i culti religiosi. Ad esempio è qui la
tomba della famiglia Stibbert, che avrebbe
bisogno di restauro poiché versa in
condizioni critiche”.
Dice Mario Pacinotti, presidente Fondazione
Pubbliche Assistenze: “Ripartire con il
progetto Don’t Cry non è solo un modo per
continuare a proporre spettacoli di qualità
in un luogo inusuale ma ricco di storia e
cultura come il Cimitero agli Allori, ma è
anche l’occasione per celebrare quella che
sarà una nuova stagione del cimitero stesso.
A partire dal mese di giugno, infatti, la
Fondazione Pubbliche Assistenze è ancora più
coinvolta e legata agli Allori, in quanto da
una semplice collaborazione, siamo passati
alla gestione completa (ordinaria e
amministrativa) del cimitero. Questo vuol
dire una possibilità ancora maggiore di
valorizzare il luogo, realizzare progetti e
iniziative culturali, collaborare con
soggetti pubblici e privati al fine di
inserire la struttura degli Allori nel
contesto del patrimonio artistico-culturale
fiorentino e non solo. Nei prossimi mesi,
infatti, il Comitato delle chiese
evangeliche e la nostra Fondazione
realizzeranno iniziative tese a valorizzare
la pluralità delle espressioni religiose e
culturali presenti nel cimitero, sempre con
l’obiettivo di far riscoprire alla città un
luogo prezioso e con un grande potenziale
anche di attrazione turistica”.
Dice Mario Setti, regista e presidente Nuovi
Eventi Musicali: “Don’t Cry è pensato in
accezione positiva, non di compianto.
Vogliamo esprime con questi spettacoli una
sostanziale gioia di vivere, con cori
gospel, danzatori, musicisti. Entrambe le
produzioni nascono da una riflessione tra
vivere e apparire, tra l’essere o l’esserci.
Chi è morto per davvero e chi è vivo per
finta? In particolare, mi ha colpito la
storia di Blind Willie Johnson, che, sebbene
cieco, era bellissimo, ebbe mogli e figli e
suonava la chitarra, per strada, dove
capitava. Con la chitarra ha inventato lo
slide e un genere. Alla fine si accorsero di
lui, la Chiesa Battista lo aiutò, la
Columbia Records lo registrò e fu così che
non morì di fame. Un’esperienza umana e
artistica quella di Willie Johnson unica e
irripetibile, che trova una tappa anche
nello spazio profondo, laddove la Nasa ha
inviato tracce della nostra civiltà
inserendo tra i vari documenti del nostro
sapere Il suo brano più famoso Dark was the
night, cold was the ground, spedito con la
sonda Voyager 1, insieme a autori quali
Beethoven. Quando ho scoperto il cd omaggio
della Alligator ho pensato subito al
cimitero agli Allori, e alla danza, alla
messa su pelle e su corpo del meccanismo
geniale della musica di Willie. Kaos
balletto darà forma a questa musica, a
questa energia: si tratta di battimani,
mugugni, slide, sorrisi”.
Gli spettacoli si terranno entrambi in
doppio turno, alle ore 21 e alle ore 22.
Posti limitati, ingresso 10€ su prenotazione
a info@nuovieventimusicali.it; infoline
0552001875
• Giovedì 28 luglio alle ore 21 e alle ore
22
DON’T CRY#4/BLIND WILLIE JOHNSON
GUIDO MASI_CHITARRE
KAOS BALLETTO DI FIRENZE
Danzano: Alessia Fancelli, Chiara Prina,
Claudia Landone, Valentina Messieri,
Federica Capozzoli, Annarita Diprizio,
Christian Fara, Stefano Ledda
ROBERTO SARTORI_COREOGRAFIE
ANDREA MARGAROLO_LUCI
CLAUDIA CEVILLE_VIDEO
MARIO SETTI_REGIA
Una produzione Nem_Nuovi Eventi Musicali per
Fondazione Pas e Comitato consorziale delle
chiese evangeliche
• Sabato 30 luglio alle ore 21 e alle ore 22
DON'T CRY #5
MANFRED/CARMELO BENE
di Lord Byron, musiche di Robert Schumann
RICCARDO GIANNINI_REGIA
VALENTINA TESTONI_SPIRITO RECITANTE
PIERPAOLO VINCENZI_PIANOFORTE
CORO DA CAMERA DI BOLOGNA_DIRETTORE
PIERPAOLO SCATTOLIN |